AFFLUENZA ALLE 22, PICCHIATA CLAMOROSA, A L'AQUILA VERSO IL -9% LE CURIOSITA': FOTO RISCHIOSE SU FB, MATITE CANCELLABILI, SCHEDE BRUCIATE

ELEZIONI: URNE APERTE FINO ALLE 15 IL GIORNO DECISIVO, CROLLO DEI VOTANTI

25 Febbraio 2013 08:00

Regione - Politica

L’AQUILA – Un crollo verticale. La prima giornata di voto per le Politiche in Abruzzo, quella di domenica, ha fatto registrare una picchiata dell’affluenza del 7% in regione, con la punta della provincia dell’Aquila dove si sfiora il -9%.

Tante le curiosità della prima giornata, dalle matite cancellabili denunciate da alcuni alle ultracentenarie al voto, per non parlare di chi ha compiuto 18 anni, soffiando sulle candeline e andando subito dopo al seggio.

Oltre un milione gli abruzzesi che stanno andando a votare per il rinnovo di Camera e Senato e la scelta del governo che guiderà il Paese nella prossima legislatura.

I 1.644 seggi sparsi per tutta la regione hanno aperto domenica mattina dalle 8 fino alle 22. Oggi la ‘coda’ dalle 7 alle 15. Lo scrutinio avrà inizio al termine delle operazioni di voto, cominciando dallo spoglio delle schede per l’elezione del Senato.

La provincia con il corpo elettorale più sostanzioso è quella di Chieti, con 319.632 aventi diritto al voto alla Camera e 293.352 al Senato, seguita da Pescara, Teramo e L’Aquila.

Per la circoscrizione Abruzzo saranno eletti 14 deputati e 7 senatori. I primi saranno frutto della ripartizione dei seggi a livello nazionale, mentre gli inquilini di palazzo Madama saranno scelti sulla base dei risultati regionali. Alla coalizione vincente vanno quattro senatori, gli sconfitti si dividono gli altri tre.

L’AFFLUENZA


LUNEDI’ ALLE 15: DATO DEFINITIVO, -5%

È del 75,89% il dato finale dell’affluenza in Abruzzo nell’ultima rilevazione di lunedì alle ore 15 per le elezioni politiche, secondo i dati diffusi dal ministero dell’Interno.

Il dato è inferiore del 5,06% alla precedente tornata del 2008, quando alla stessa ora aveva votato l’80,95% degli abruzzesi.

Quanto alle province, Teramo quella più assidua con il 77,66% (-3,49%), segue Pescara con il 75,75% (-6,30%), quindi Chieti con il 75,73% (-4,80%) e infine L’Aquila con il 74,48% (-5,70%). (alb.or.)

DOMENICA ALLE 22: CROLLO VERTICALE, L’AQUILA QUASI -9%

È del 54,08% l’affluenza in Abruzzo alle ore 22 per le elezioni politiche, secondo i dati diffusi dal ministero dell’Interno.

Il terzo dato rilevato è molto inferiore, del 7,05% alla precedente tornata del 2008, quando alla stessa ora aveva votato il 61,13% degli abruzzesi.

Quanto alle province, è ancora Teramo quella più assidua con il 56,93% (-5,01%), segue Pescara con il 54,34% (-7,46%), quindi Chieti con il 53,25% (-7,22%) e infine L’Aquila con il 52,04%, lo scarto peggiore con -8,44% sul 2008. (alb.or.)

DOMENICA ALLE 19: CHIETI +2% SUL 2008, L’AQUILA -3%

È del 44,97% l’affluenza in Abruzzo alle ore 19 per le elezioni politiche, secondo i dati diffusi dal ministero dell’Interno.

Il dato è inferiore dello 0,53% alla precedente tornata del 2008, quando alla stessa ora aveva votato il 45,50% degli abruzzesi: uno scarto, tra l’altro, in diminuzione rispetto alla rilevazione delle 12.

Quanto alle province, ora è Teramo quella più assidua con il 47,53% (-0,36%), segue Pescara con il 45,36% (-1,68%), quindi L’Aquila con il 43,96% (-3,04%) e infine Chieti con il 43,46%, l’unico dato superiore al 2008 con +2,14%. (alb.or.)

DOMENICA ALLE 12: SALE CHIETI, CROLLA L’AQUILA

È del 12,48% l’affluenza in Abruzzo alle ore 12 per le elezioni politiche, secondo i dati diffusi dal ministero dell’Interno.

Il dato è inferiore dello 0,79% alla precedente tornata del 2008, quando alla stessa ora aveva votato il 13,27% degli abruzzesi.

Quanto alle province, Pescara è quella più assidua con il 13,27% (comunque -1%), segue Teramo con il 13% (-1,20%), quindi Chieti con l’11,94% (l’unica in attivo, +1,11%) e infine L’Aquila con l’11,86%, con un crollo dello 2,02%. (alb.or.)

LE CURIOSITA’

Schede fotografate e rischio di arresto, ragazze nude che contestano Silvio Berlusconi, schede perse, o bruciate, o abbandonate.

Succede come al solito di tutto durante la grande maratona elettorale.

Ecco una raccolta dei fatti più curiosi capitati in tutta Italia.

PESCARA: FOTOGRAFA LA SCHEDA, DENUNCIATO

Mentre si trovava nella cabina ha fotografato la scheda elettorale sulla quale aveva appena segnato la propria preferenza.





All’esterno, però, si è sentito il rumore dello scatto e per l’uomo sono cominciati i guai.

Si tratta di un imprenditore pescarese di 43 anni che i Carabinieri della stazione di Spoltore (Pescara) hanno deferito in stato di libertà per il reato di “inosservanza alle misure volte ad assicurare la segretezza dell’espressione del voto nelle consultazioni elettorali e referendarie”.

Il seggio dove ha votato si trova a Villa Raspa di Spoltore e gli scrutatori presenti, insospettiti dal “clic”, hanno avvisato il presidente del seggio che ha richiesto l’intervento del personale di vigilanza.

L’uomo, su richiesta dei presenti, ha mostrato il telefono cellulare sul quale era presente l’immagine della scheda appena contrassegnata con la croce.

PESCARA, DICIOTTESIMA CANDELINA E VIA AL SEGGIO: I DEBUTTANTI

Sono debuttanti ma spesso hanno le idee più chiare dei veterani.

Sono i diciottenni al voto, quelli che hanno compiuto la maggiore età, ritirato il certificato elettorale e fatto l’esordio nel segreto dell’urna tutto in meno di 24 ore.

Il Messaggero cita alcuni casi di liceali dello Scientifico di Montesilvano come Matilde Di Cristo, che ha spento le candeline e subito dopo è andata al seggio.

Oppure studenti del Classico di Pescara come Federico Di Girolamo, nato all’alba del 24 febbraio 1995.

L’AQUILA, MAMMA DI UN CANDIDATO AL VOTO A 103 ANNI

Ines D’Alessandro, 103 anni suonati, non ha mancato neanche stavolta l’appuntamento al seggio.

Mamma di Enzo Lombardi, ex sindaco dell’Aquila, candidato con la lista Rialzati Abruzzo, è stata accompagnata dallo stesso figlio alle urne e ha votato con il sorriso sulle labbra.

Un esempio notevole di longevità anche elettorale.

IMPICCI A TERAMO E PESCARA

A Teramo, il Movimento 5 Stelle ha segnalato a Comune, Prefettura e presidenti di sezione irregolarità in tre sezioni di un seggio per “numerosi” casi di elettori non fatti votare in quanto non risultanti nelle liste della sezione indicata nella tessera elettorale.

Secondo l’M5S, tali elettori sono stati invitati a raggiungere gli uffici comunali per aggiornare la tessera; in alcuni casi, è stato consentito loro di votare nella sezione adiacente. Il Movimento ha chiesto di armonizzando i comportamenti e di recuperare i soggetti ai quali è stato impedito di votare.

A Pescara, i vigili urbani hanno rimosso due striscioni con la scritta ‘Tu mi tesseri e io non ti voto’ da altrettanti ponti e coperto, davanti a un seggio, uno spazio per le affissioni destinato alla Lista Ingroia ricoperto dal M5S.

SUL WEB: CHIETI, ”MATITE CANCELLABILI ALLA SCUOLA ARNIENSE”

Matite non copiative anche in Abruzzo, a Chieti. Notizia vera o fasulla, dubbio che riguarda anche le tante altre simili che stanno girando in queste ore di voto in Italia.

A segnalarla, comunque, secondo Newspedia e il blog Clandestino, una cittadina chietina, Anna Mauro.

“Attenzione! – si legge – Alla sez. n. 14 della Scuola Elementare Arniense fino alle ore 12,35 si è votato con matite cancellabili come ho personalmente potuto verificare con una comune gomma. Ho segnalato il problema al presidente di seggio, lasciando le schede nella cabina, e restituito la matita pretendendone la giusta sostituzione. Le matite indelebili erano effettivamente rimaste nel sacco che viene consegnato per l’allestimento del seggio”.

“Dopo aver votato e inserito le mie schede nelle rispettive urne, ho chiesto e ottenuto il verbale di quanto accaduto. Presente un rappresentate di lista del Partito Democratico. Successivamente ho riferito l’episodio ad altri esponenti di partito di mia conoscenza”, prosegue.

“Dunque fino alle 12,35 in quella sezione si è votato con la matita sbagliata. Scopro adesso da FB che nella stessa scuola alla sezione n. 21 si è verificato lo stesso problema e che tutt’ora di sta votando con matite cancellabili perché nessuno ha pensato di far mettere a verbale”, conclude la donna.

GRILLINI PUBBLICANO FOTO SU FB E RISCHIANO ARRESTO

Molti sostenitori del Movimento 5 Stelle non hanno resistito e hanno pubblicato le foto, scattate nelle cabine elettorali, delle schede votate.

Molti si sono pentiti dell’errore e hanno subito cancellato gli scatti, ma alcuni gruppi nel social network le hanno raccolte e sono tuttora visibili.

Portare nelle cabine cellulari o altri apparecchi capaci di fotografare viola il segreto elettorale ed è un reato punito, in base al decreto legge 49 del 2008, con con l’arresto da 3 a 6 mesi e con un’ammenda da 300 a 1.000 euro.





MESSINA, MATITE NON INDELEBILI, TUTTO A VERBALE

Matite non indelebili alla sez.214 di Sperone, nella zona nord di Messina.

A denunciare l’accaduto degli elettori che hanno fatto mettere a verbale quanto accaduto nel seggio, dopo una verifica fatta anche con il presidente.

Casi sono stati segnalati su siti web e forum da numerose sezioni in tutta Italia.

Tra le contromisure suggerite da alcuni, quella di inumidire la punta della matita con la lingua, che dovrebbe rendere il tratto più difficilmente cancellabile.

RAGAZZE A SENO NUDO CONTESTANO BERLUSCONI

Tre ragazze attiviste di Femen, non italiane, probabilmente russe a seno nudo hanno contestato il presidente del Pdl, Silvio Berlusconi, al suo arrivo al seggio elettorale.

Le tre, che hanno sfidato la neve, hanno gridato al suo indirizzo: “Basta Berlusconi, basta Berlusconi”, e sono subito state fermate dalla polizia e portate fuori dal seggio.

ANZIO, PRESIDENTE DI SEGGIO NASCONDE SCHEDE ELETTORALI

Fa il giro del web la vicenda, denunciata dal movimento 5 stelle, della presidente di seggio che sarebbe stata sorpresa a nascondere schede elettorali ad Anzio.

Cresce il numero di tweet e post dedicati all’argomento e la cosa comincia a diffondersi anche sulle pagine ufficiali dei partiti e dei candidati.

POTENZA, DUE CONTRADE NON VOTANO IN BLOCCO

I cittadini di due contrade di Comuni del Potentino, Possidente di Avigliano e Sant’Antonio Casalini di Bella, hanno deciso di non votare in segno di protesta contro la chiusura degli uffici postali.

La protesta, promossa dai Comitati costituti dagli stessi cittadini, va avanti da alcuni mesi contro la riorganizzazione degli uffici decisa da Poste Italiane e contestata in diverse occasioni anche dalla Regione e dall’Anci della Basilicata.

ROMA, SCATOLA CON LE SCHEDE ABBANDONATA E SEQUESTRATA

Una scatola chiusa con le schede elettorali è stata sequestrata stamattina in un seggio in via Lanciani, a Roma.

La scatola con le schede, probabilmente dimenticata o consegnata in ritardo, è stata trovata all’esterno della scuola.

Del caso è stata interessata la polizia e sono in corso accertamenti, mentre nel frattempo le schede sono state sequestrate.

TOSCANA, VOLONTARI PER TOGLIERE LA NEVE E FAR VOTARE

Operatori e volontari stanno lavorando sodo per mantenere sgombre le strade dalla neve, garantire la viabilità in tutte le strade della regione e consentire a tutti i cittadini l’accesso ai seggi.

Lo rende noto la Regione Toscana. La neve è caduta abbondante dalle prime ore di stanotte, dalla bassa collina (100-200 metri) alla montagna, nelle province di Arezzo, Grosseto, Firenze, Pistoia, Lucca e Massa, ma nessuna località è rimasta isolata.

CAGLIARI, BRUCIATE SCHEDE ELETTORALI

Nuova azione di protesta dei lavoratori dei Centri servizi per il lavoro (Csl e Cesil) della Sardegna: qualche ora dopo l’apertura delle urne per le elezioni politiche questa mattina, davanti al palazzo della Regione, in viale Trento a Cagliari, hanno dato fuoco a varie schede elettorali.

Gli operatori, che da 29 giorni sono in presidio, anche con alcune tende, davanti alla Regione, chiedono la soluzione della vertenza per il loro posto di lavoro: da gennaio infatti sono senza un contratto.

GIOVANI IN ERASMUS VOTANO LO STESSO, SUL WEB

Nessun provvedimento ad hoc per consentire agli studenti Erasmus in Europa di votare? E io ‘votolostesso’.

È il nome dato alla campagna promossa in una trentina di città europee che ha visto l’organizzazione di seggi ‘virtuali’ per esprimere il voto nonostante i giovani residenti all’estero per motivi di studio non rientrino tra le categorie ricomprese nel voto per corrispondenza.

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