ELEZIONI TERAMO: A DESTRA CANI E… GATTI, A SINISTRA CERCASI CANDIDATO DI SPESSORE

di Filippo Tronca

20 Gennaio 2018 08:00

Teramo - Politica

TERAMO – I giochi delle elezioni comunali di Teramo si faranno solo dopo le politiche del 4 marzo, nelle quali sono impegnati anima e cuore molti big e capobastoni locali.

C’è chi però già ha bruciato i tempi proponendosi come candidatura alla poltrona di sindaco  lasciata vuota anzitempo dal forzista Maurizio Brucchi, dimissionario a dicembre, e dovrà raccogliere i cocci di una città dilaniata dai conflitti interni al centrodestra a seguito della pugnalata alle spalle inferta a Brucchi in primis dai consiglieri fedeli al potente consigliere regionale di Forza Italia Paolo Gatti, per il quale si prospetta un partita tutta in salita, circondato com’è da vecchi e nuovi nemici.

A lanciare con ampio anticipo la sua candidatura “rigorosamente civica” è l’imprenditore Serafino Pulcini, che anela a tornare alla politica attiva dopo essere stato parlamentare dei Progressisti dal 1994 al 1996, nonché presidente provinciale dell’Associazione costruttori.

A rompere gli indugi nel frastagliato campo del centrodestra è anche Alberto Covelli, ex Nuovo centrodestra, consigliere comunale della maggioranza uscente di ‘’Teramo soprattutto’’, fedele pedina dell’ex vicesindaco Dodo Di Sabatino Martina, che dopo aver lanciato strali contro il “traditore” Gatti ha stretto alleanza a livello regionale “all'assessore regionale alle Aree interne, Andrea Gerosolimo, attraverso il suo ingresso nel movimento Abruzzo Insieme, definito dai suoi ideatori rigorosamente “civico”.

Ad appoggiare questa candidatura potrebbe essere proprio Brucchi, con una sua lista, a cui basta il gradiente anti-gattiano di Covelli e Di Sabatino.

Contro Gatti, ma anche contro Brucchi, si orientano le prime mosse, nel campo dilaniato centrodestra, di Mauro Di Dalmazio, consigliere regionale di Abruzzo futuro, e di Rudy Di Stefano, coordinatore locale del movimento Direzione Italia che fa capo a Raffaele Fitto

Di Stefano è stato assessore di Brucchi e fedelissimo di Gatti, diventando anche suo collaboratore politico nello staff regionale. Ora sia Brucchi che Gatti, sono suoi acerrimi nemici. 





Vicino a questa posizione anche l'onorevole montiano Giulio Cesare Sottanelli

E Gatti? 

Per ora è tutto preso nella partita per lui decisiva di strappare una candidatura al parlamento. 

Nomi che circolano relativi candidature “gattiane” quelle di Antonella Ballone, vice presidente della società di trasporto Baltour e figlia del presidente Agostino Ballone, che è anche a capo della Confindustria abruzzese. 

Altro nome circolato quello della giornalista di Teleponte Dorotea Mazzetta.

Passando al centrosinistra è certa solo una cosa: non può permettersi si di perdere l’occasione di riconquistare dopo tanti anni il Comune, forte della debacle del centrodestra, ma dovrà trovare questa volta un candidato forte e vincente per evitare figuracce come quella portata a casa da Manola Di Pasquale, che fu sbaragliata da un pur non irresistibile Brucchi nel 2014. 

Di Pasquale è sostenuta dal presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, non solo alla candidatura a sindaco ma anche, tra feroci polemiche, nella nomina a presidente dell'Istituto zooprofilattico.





Un nome forte per un centrosinistra unito e competitivo in realtà ci sarebbe: quello di Luciano D'Amico, rettore dell’Università di Teramo ed ex presidente della Società regionale dei trasporti Tua, poi dimessosi a febbraio 2017 perché è acclarato che le sue due cariche non erano compatibili. 

D’Amico è stato fortemente sponsorizzato alla presidenza Tua, anche qui dal presidente D’Alfonso, ma tale evenienza in quel di Teramo non è detto che sia un valore aggiunto, per quanto scritto prima.

Un peso non da poco nelle decisioni non potrà che averlo Sandro Mariani, capogruppo del Partito democratico in Regione Abruzzo, che però teramano non è, essendo di Campli. 

Mariani ha però all’attivo la partita di ottobre al congresso provinciale, avendo sostenuto il segretario uscente Gabriele Minosse, sindaco di Cortino, sbaragliando lo sfidante Elvezio Zunica, componente della segreteria regionale, sostenuto invece sconfitto invece Dino Pepe, assessore regionale all’Agricoltura, Luciano Monticelli, consigliere delegato alla Cultura, il presidente della Provincia, Renzo Di Sabatino, e dietro di loro il grande manovratore in appoggio a Zunica, e ancora lui, dal presidente D’Alfonso.

Si confermano infine le voci dell’interessamento a eventuali candidature a sindaco nel campo del centrosinistra di Gianguido D’Alberto, capogruppo Pd uscente, e di Giovanni Cavallari, ex capogruppo del Pd. 

Cavallari, in rotta con il partito, è più orientato però ad una proposta civica.

Davvero presto infine per dire cosa faranno il Movimento 5 stelle e anche Potere la popolo, quest'ultima nuova formazione di sinistra radicale che a Teramo città ha uno degli zoccoli duri abruzzesi.

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