ELEZIONI: PEZZOPANE, ”SUL SOCIALE GRAZIE ALLA MIA POLITICA ORA SOLDI E LEGGI, IL COMUNE SIA PIU’ UMILE”

17 Febbraio 2018 16:28

Regione - Politica

L’AQUILA – “Proprio in questi giorni, ad alcuni cittadini dell'Abruzzo, dell'Italia e anche dell'Aquila e di questo territorio stanno arrivando le prime erogazioni del reddito di inclusione”.

Lo annuncia con soddisfazione ai microfoni di AbruzzoWeb Stefania Pezzopane, senatrice uscente e candidata come capolista del Partito democratico per la Camera nel collegio L’Aquila-Teramo.

Parlando di sociale, la Pezzopane rivendica almeno tre grandi azioni svolte nel quinquennio, ovvero reddito di inclusione, dopo di noi e autismo: tre norme su cui promette di lavorare con ancora più dedizione qualora rieletta.

Infine, da ex assessore comunale, non lesina una critica agli attuali componenti della Giunta Francesco Bignotti e Monica Petrella, che con un rimpallo di responsabilità, come anticipato da questo giornale, non hanno saputo motivare come il capoluogo abbia perso ingenti finanziamenti regionali “dimenticandosi” di partecipare a una serie di bandi.





Sul reddito di inclusione, la senatrice ricorda che “oltre a costituire un sostegno al reddito per quelle famiglie che hanno una difficoltà e che hanno una condizione di estrema fragilità e povertà, è uno strumento che accompagna anche la persona e la famiglia interessata a un'incursione nel mondo del lavoro”.

“Naturalmente questo dipenderà dalla qualità del lavoro che metterà in campo anche l'ente locale – continua – ma a chiunque versi in condizioni di grande difficoltà indico proprio la strada concreta di rivolgersi all'Inps o allo sportello comunale e inoltrare la domanda per accedere, perché il meccanismo che abbiamo individuato per legge per decreto è un meccanismo molto rapido”.

In relazione alla legge sul dopo di noi, “è stata messa in campo proprio sulla spinta del territorio perché, quando ho fatto altre attività istituzionali, in particolare l'assessore al Comune, mi ero occupata proprio di questa necessità delle tante famiglie bisognose”.

Infine, “mi sono occupata della legge sull'autismo che abbiamo scritto insieme alle associazioni e alle famiglie che hanno questo problema. Va a completare un disegno organico – evidenzia – assieme alla legge sul terzo settore e altri strumenti che hanno cambiato radicalmente le politiche sociali nel nostro Paese”.

Per il futuro, “l’obiettivo sarà rafforzare questi strumenti che sono del tutto innovativi e renderli praticabili. Noi abbiamo costruito un apparato legislativo con delle risorse e che adesso deve essere praticato e deve essere monitorato e, ovviamente, realizzato – incalza – Sul reddito di inclusione vanno aumentate le risorse e gli strumenti, il mio obiettivo è di rendere per le persone con disagio e per i disoccupati possibile l'utilizzo di tutti i mezzi di trasporto praticamente a costo zero”.





“Un'altra proposta che voglio realizzare è questa del reddito minimo – dice ancora – Assistiamo a uno sfruttamento del lavoro di molti, giovani in particolare ma spesso anche meno giovani, che fanno delle prestazioni lavorative che vengono pagate a volte cifre inaccettabili: ecco una legge su cui mi voglio cimentare, ho già costruito diciamo un architrave dello stipendio minimo, deve esserci una tariffa minima che deve essere almeno quella di 6 euro all’ora che consenta a chi lavora di avere una sicurezza di possibilità e soprattutto di non essere sfruttato”.

Infine il “caso” in Comune, ora gestito dalla nuova amministrazione di centrodestra.

“Sull'utilizzo dei bonus e delle risorse per le persone più disagiate i fondi mi risulta siano finiti in perenzione, quindi devono fare una manovra di bilancio per recuperarli. Sulla partecipazione ai bandi regionali temo che siano ormai fuori tempo massimo”, ipotizza la candidata.

“Il suggerimento che faccio è di essere più modesti e più generosi senza sbandierare i risultati prima di ottenerli e di lavorare insieme anche alle altre istituzioni per supportare i più disagiati e le persone con gravi difficoltà con tutti gli strumenti statali regionali che ci sono – conclude – Molto spesso dagli amministratori locali ci sono lamentele che non ci sono risorse, invece stavolta grazie alla nostra politica ci sono”. Alberto Orsini

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