ELEZIONI: PD, LOLLI AUSPICA RICUCITURA CON LEU; CIALENTE UN GOVERNO GENTILONI

1 Marzo 2018 21:24

L'Aquila - Politica

L'AQUILA – “Non solo si può, si deve ricucire con Liberi e uguali. Dove governiamo e finché abbiamo vinto lo abbiamo fatto con lo schieramento di centrosinistra. Uno degli obiettivi fondamentali deve essere quello di ricostruire lo schieramento. Io non credo abbiano ragione quelli che dicono che Renzi li ha mandati fuori, perché io per esempio non la penso come Renzi e non sono stato mandato fuori, sto ancora qui”.

Lo ha detto il vice presidente della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli, oggi a margine dell'evento conclusivo della campagna elettorale del Partito democratico all'Aquila, a cui hanno partecipato i candidati al Parlamento Stefania Pezzopane, Massimo Cialente, Lorenza Panei e il presidente della Regione Luciano D'Alfonso, candidato al Senato nel collegio unico regionale, introdotti dalla comicità di Nduccio.





“Un incarico a Gentiloni potrebbe permettere un disegno che, se non ci sarà la possibilità di una governabilità vera, consenta un governo vero, prima di fare una legge elettorale e richiamare gli italiani a votare”, ha detto Cialente.

“Chiudere la campagna elettorale con Bertolaso significa avere il torcicollo, continuare a guardare al passato, un passato pieno di contraddizioni. Il modello L'Aquila è adesso, non allora”, ha detto la Pezzopane commentando la scelta di Forza Italia di invitare l'ex capo della Protezione civile a concludere la campagna per le politiche.

“Noi guardiamo al futuro, quindi la nostra non è stata una campagna elettorale volta a sottolineare i fasti del passato ma volta a proiettare L'Aquila nel futuro. E anche le azioni amministrative che abbiamo fatto, per la ricostruzione, per dare all'Aquila un respiro nuovo, anche con nuove possibilità, penso al Gssi, al Maxxi, ai fondi del bando Fare Centro, ai fondi del 4 per cento, sono tutte inziative per dare forza al futuro non al passato”.





“La riforma della Protezione civile? È stato un grave errore – ammette la Pezzopane – La Protezione civile andava riformata assolutamente perché erano stati affidati alla Protezione civile dei compiti e delle funzioni che mai avrebbe dovuto fare, ma si è passati da un estremo all'altro. Da quell'estremo, in cui la Protezione civile era onnipresente, onniscente, a una Protezione civile privata dei mezzi, in cui i poteri stanno alle Protezioni civili regionali che però hanno bisogno delle autorizzazioni regionali, una catena che non ha senso. Quella legge, però, l'ha votata anche Forza Italia”.

Nella sala dell'Ance, tra gli altri, il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, il direttore generale della Asl, Rinaldo Tordera, il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, i consiglieri comunali Stefano Palumbo, Paolo Romano, Lelio De Santis, il segretario cittadino del Pd e consigliere comunale Stefano Albano, il sindaco di Scoppito, Marco Giusti, la sindacalista della Cgil Rita Innocenzi, la dirigente Transcom Lorena Marzolo(m.sig.)

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