ELEZIONI: NEL TERAMANO ANCHE UNA COALIZIONE GIALLO-VERDE E LISTE DI FRAZIONE

di Marco Signori

15 Maggio 2019 06:06

Teramo - Politica

TERAMO – Le attenzioni sono concentrate su Giulianova, la città più grande chiamata alle urne e la terza d'Abruzzo in questa tornata, ma in provincia di Teramo sono ben 22 e molti di dimensioni tali da destare l'interesse della politica regionale i Comuni che vanno al voto il 26 maggio prossimo.

La sfida più importante è probabilmente quella di Pineto, storicamente “rossa” come la gran parte della provincia, dove ha deciso di scendere in campo l'ex questore di Pescara Paolo Passamonti, sul quale tuttavia il centrodestra non è riuscito a fare quadrato, visto che la Lega corre per conto suo con Luca Di Pietrantonio.

Insieme a Passamonti e Di Pietrantonio, sfida il sindaco uscente, Robert Verrocchio del Partito democratico, Filippo Da Fiume del Movimento cinque stelle.

Lega che tenta il radicamento territoriale dopo l'exploit alle regionali ma che registra ancora qualche difficoltà nel voto più amministrativo e meno politico, a causa delle consuete beghe locali, come quelle che a Mosciano Sant'Angelo, il centro più popoloso chiamato al voto dopo Giulianova e Pineto, hanno portato quella che doveva essere la candidata sindaca del Carroccio a defilarsi fino a candidarsi nella lista del sindaco uscente, di area centrosinistra.

In provincia di Teramo, poi, si vota ad Ancarano, Arsita, Campli, Canzano, Castiglione Messer Raimondo, Cellino Attanasio, Cermignano, Colledara, Corropoli, Fano Adriano, Montefino, Morro d'Oro, Mosciano Sant'Angelo, Penna Sant'Andrea, Rocca Santa Maria, Sant'Egidio alla Vibrata, Sant'Omero, Torano, Torricella Sicura e Tossicia.

Ad Ancarano la sfida è contro il quorum per il sindaco uscente Angelo Panichi, visto che non ha contendenti e quindi dovrà raggiungere il 50 per cento più uno dei consensi per conquistare il terzo mandato.

Ben quattro le liste presentate ad Arsita, dove si contendono la fascia tricolore Catiuscia Cacciatore, vice sindaco uscente, Francesco Esperto e Ludovica Paolone, che capeggiano liste in gran parte composte da agenti di polizia, che com'è ormai noto spesso corrono in massa alle amministrative perché godono di un mese di aspettativa retribuita, e Stefano Flajani, che alle ultime regionali è stato candidato presidente di CasaPound.

A Campli la sfida è delle più tradizionali: centrodestra da un lato, con l'ex assessore Federico Agostinelli, e centrosinistra dall'altro, con Maurizio Di Stefano.





A Canzano si contendono la guida del Comune il sindaco uscente Franco Campitelli, l'ex assessore Maria Marsilii e Antonio Taraschi.

Castiglione Messer Raimondo si sfidano Vincenzo D'Ercole, figlio del sindaco uscente Giuseppe, e Giampaolo Luciani.

A Cellino Attanasio a sfidare il sindaco uscente Giuseppe Del Papa è Manfredo Cori, consigliere di minoranza.

A Cermignano si contendono la fascia tricolore Febo Di Berardo e Remo Battipane, ma le elezioni del comune della valle del Fino sono tinte di giallo perché secondo alcuni giornali locali ci sarebbe una terza lista, ancora una volta composta da appartenenti alle forze dell'ordine di altre località italiane, di cui però non si conoscono le identità.

A Colledara a sfidare il sindaco uscente Manuele Tiberii, di centrodestra, è Giuseppe Di Bartolomeo, che cinque anni fa fu sconfitto dopo aver guidato il municipio dal 2009 al 2014.

A Corropoli si contendono la fascia tricolore Franco Falò, espressione del centrosinistra, Dantino Vallese, espressione del centrodestra e legato all'ex sindaco Umberto D'Annuntiis, oggi sottosegretario alla Regione con Forza Italia, e Mario Anastasi.

A Fano Adriano, dove si registra una certosina divisione tra gli abitanti del capoluogo e quelli della frazione di Cerqueto, si contendono la fascia tricolore Angelo Mastrodascio, vice sindaco uscente in rappresentanza dei primi, e Luigi Servi, indicato dai secondi. Anche in questo caso, c'è una lista costituita da agenti penitenziari di fuori provincia con candidato sindaco Alessandro De Amicis.

A Montefino ci riprova l'uscente Ernesto Piccari, che dovrà vedersela con Giancarlo Sierri.

A Morro d'Oro a raccogliere l'eredità del sindaco uscente Michele Poliandri sarà in ogni caso una donna, la sfida infatti è tra Valeria Maiorani, vice sindaco, e Romina Sulpizii.





Tre i contendenti a Mosciano Sant'Angelo: in campo l'uscente Giuliano Galiffi, Teseo Potenza, espressione di Azione Politica, il movimento civico guidato da Gianluca Zelli che ha partecipato con risultati lusinghieri anche alle regionali, e Maria Cristina Cianella.

A Penna Sant'Andrea il sindaco uscente Severino Serrani dovrà vedersela con Nicola Salini, commissario dell'Ater.

A Rocca Santa Maria a insidiare il bis di Lino Di Giuseppe è Matteo Cesarini, la cui lista tuttavia è considerata civetta, un escamotage per evitare di fare i conti con il raggiungimento del quorum.

Ben quattro i candidati a Sant'Egidio alla Vibrata, dove si sperimenta localmente l'alleanza giallo-verde che guida il governo del Paese: a sostegno di Sirio Talvacchia, infatti, che rappresenta la continuità con l'amministrazione uscente, ci sono sia rappresentanti della Lega, sia del Movimento cinque stelle. In campo, poi, l'ex assessore provinciale del Popolo delle libertà Elicio Romandini, nella cui lista sono tuttavia presenti anche rappresentanti del centrosinistra, e Fabrizio Filipponi con il Popolo della famiglia.

A Sant'Omero la sfida è tra il sindaco uscente Andrea Luzii, espressione del centrosinistra, e Giorgio Di Sabatino, consigliere di opposizione e già assessore comunale.

A Torano Nuovo la sfida è tutta al femminile: in campo Anna Ciammariconi, espressione del centrosinistra che tra i candidati consiglieri vanta anche il consigliere regionale del Partito democratico Dino Pepe, che del paese è stato sindaco, e Piera Ruffini, sostenuta dal centrodestra ma che raccoglie anche espressioni dei Cinque stelle e delusi del Pd.

Sifa contro il quorum anche a Tossicia, dove a proporsi è solo Emanuela Rispoli, che si propone in continuità con l'amministrazione uscente.

A Torricella Sicura, infine, il sindaco uscente Daniele Palumbi deve vedersela con Caterina Mariani.

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