ELEZIONI, ECCO LA NUOVA GEOGRAFIA DEL CONSIGLIO REGIONALE POST 4 MARZO

di Marco Signori

7 Febbraio 2018 06:30

Regione - Politica

L'AQUILA – È destinata a mutare radicalmente, la composizione del Consiglio regionale abruzzese, con le elezioni politiche del 4 marzo. Di quanto, saranno gli elettori a stabilirlo: di certo c'è che sono 9 gli inquilini dell'Emicilo, a partire dal presidente della Giunta, Luciano D'Alfonso, che è anche consigliere regionale, candidati tra Camera e Senato.

Sette appartengono alla maggioranza di centrosinistra: oltre al governatore, che secondo alcune interpretazioni normative degli uffici regionali è insostituibile in quanto ruolo apicale, ci sono Camillo D'Alessandro, Sandro Mariani, Luciano Monticelli e Dino Pepe del Partito democratico, Maurizio Di Nicola di Centro democratico e Lucrezio Paolini dell'Italia dei valori.

Altri due aspiranti sono dell'opposizione di centrodestra: Gianni Chiodi, che, scaricato da Forza Italia, si è candidato con Noi con l'Italia, e Giorgio D'Ignazio del Nuovo centro destra, in campo con Civica popolare della Lorenzin.

Al loro posto, qualora eletti in Parlamento, entrerebbero i primi dei non eletti delle rispettive liste provinciali.





In particolare tra i dem, dove il consigliere delegato ai Trasporti D'Alessandro è quasi matematicamente eletto alla Camera, essendo capolista nel collegio proporzionale Chieti-Pescara, può dirsi già con un piede all'Emiciclo Antonio Innaurato, che già fece parte della prima versione del Consiglio, poi ribaltata dai riconteggi dell'ufficio centrale elettorale presso la Corte d'Appello nel giugno 2014.

Al posto del capogruppo Mariani, dell'assessore Pepe e di Monticelli, eletti tutti in provincia di Teramo e candidati all'uninominale per Montecitorio il primo e al proporzionale Camera L'Aquila-Teramo gli altri due, entrerebbero in Consiglio Anna Marcozzi, presidente provinciale del Pd teramano accreditata anche nel toto-politiche, Gloriano Lanciotti, presidente della Camera di Commercio di Teramo, e Wania Della Vigna, legale nota per aver seguito molte cause del post-terremoto 2009.

Di Nicola, presidente della commissione consiliare Bilancio ed ex sindaco di Pescina (L'Aquila), capolista di +Europa al proporzionale Camera collegio L'Aquila-Teramo, lascerebbe lo scranno all'Emiciclo a Giampaolo Arduini, storico addetto stampa dello stesso Consiglio, di cui oggi è capo ufficio stampa, ed ex vice sindaco aquilano.

Al posto del capogruppo dell'Italia dei valori Lucrezio Paolini, infine, subentrerebbe Paolo Rosario Nicolò, già sindaco di Villamagna (Chieti), primo dei non eletti in provincia di Chieti.





Nel centrodestra, infine, al posto di D'Ignazio, che comunque va ormai considerato organico al centrosinistra, entrerebbe tra i banchi Nicola Di Marco, ex presidente del Consiglio comunale di Roseto e assessore provinciale.

Per l'eventuale sostituzione dell'ex governatore Chiodi, poi, sempre secondo le interpretazioni normative degli uffici del Consiglio regionale, si va a pescare il primo dei non eletti, in termini assoluti, in ambito regionale: cioè quello che ha riportato più voti tra tutte le liste della coalizione di centrodestra tra tutti i collegi provinciali.

A rispondere a questo requisito è l'ex presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano, che tuttavia ha buone possibilità di elezione al Senato essendo capolista di Forza Italia al proporzionale.

Dopo di lui, scorrendo tra i primi dei non eletti, ci sono Luca Ricciuti, Daniele D'Amario, lo stesso Di Marco e Alfredo Castiglione.

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