ELEZIONI: DI NINO (FI), ”PORTERO’ IN AULA CAPARBIETA’ E COERENZA, AZIONE ANTI INCENDI ‘SPOT’ DI COME SONO”

di Alberto Orsini

2 Febbraio 2018 18:33

Regione - Politica

PESCARA – Candidata a sorpresa nel “collegio di ferro” del maggioritario, quello chietino-pescarese per il Senato, con le insegne del centrodestra e in quota Forza Italia, Antonella Di Nino si presenta come sindaco di Pratola Peligna (L’Aquila), con la volontà di portare a palazzo Madama “freschezza, l’ottimismo nelle idee e nelle azioni e la caparbietà” ma anche “coerenza e senso di appartenenza”, come spiega nell’intervista ad AbruzzoWeb.

Rispetto per gli avversari, il sottosegretario uscente Federica Chiavaroli per il centrosinistra e l’ex direttore del Centro Primo Di Nicola per il Movimeto 5 stelle, ma “cercherò giorno dopo giorno di affermare la bontà della candidatura per far vincere la coalizione e Forza Italia”.

Resterà sindaco, confidando anche nelle capacità della squadra di governo, e ricordando il grande impegno di agosto nel salvare il suo territorio da parte dell’incendio del Monte Morrone, “se gli spot elettorali devono rappresentare la realtà e non la finzione, allora certamente lo è stato, anche se lontanissimo dalle mie intenzioni – confessa – È stato veritiero e genuino perché ha messo in luce il carattere e i sentimenti di Antonella”.

La sua viene considerata una delle sfide più incerte del maggioritario: come pensa di farsi preferire a un sottosegretario uscente e a un giornalista affermato?

Le sfide mi hanno sempre affascinato e le ho sempre affrontate con forza di volontà e determinazione. Sono una maratoneta e questo mi ha costantemente aiutato a gestire con tanta serenità d’animo le corse più belle, anche quelle relative alle esperienze politiche che ho fatto finora. Naturalmente, rispetto il sottosegretario Chiavaroli, il direttore Di Nicola e tutti gli altri candidati di questo collegio uninominale. Ognuno ha le sue qualità. Spero che la freschezza, l’ottimismo nelle idee e nelle azioni e la caparbietà nel raggiungimento degli obiettivi, che considero tra i miei tratti distintivi, possano aiutarmi a farmi preferire.

I sondaggi prima delle liste davano il centrodestra in testa, inseguito dal Cinque stelle e il centrosinistra in coda, le sembra plausibile? Cambierà qualcosa dopo l’uscita dei nomi?





I sondaggi esprimono una tendenza sull’orientamento del voto, e vanno presi sempre con prudenza e realismo. I candidati e le liste della coalizione del centrodestra sono altamente competitivi e, per quel che riguarda la mia persona, cercherò giorno dopo giorno di affermare la bontà della candidatura per far vincere la coalizione e Forza Italia.

Se eletta, come riuscirà a conciliare l’attività di sindaco con quella di parlamentare?

Come hanno fatto tanti altri miei colleghi sindaci che hanno egregiamente svolto entrambi i ruoli. Aggiungo che posso contare su una preziosa squadra di governo nel mio Comune, come dimostrano i risultati di questi quasi nove mesi di amministrazione.

La discendenza da un noto gruppo imprenditoriale può aver pesato nella valutazione per l’inserimento nelle liste come nome nuovo della cosiddetta società civile, o è contato solo il suo curriculum politico?

Sono orgogliosa della azienda di famiglia, ma cinque anni di vice presidenza della Provincia dell’Aquila hanno costituito una palestra politico-amministrativa notevole. Un patrimonio dal quale attingo quotidianamente nella mia attuale esperienza di sindaco di Pratola Peligna. Tutto questo sempre dalla stessa parte politica, senza cambi di casacca e di schieramento. Credo, dunque, che coerenza e senso di appartenenza abbiano pesato in maniera chiara nella scelta del mio partito.

Essere chiamata a rappresentare i territori di Chieti e Pescara che difficoltà comporterebbe?

Tutte le difficoltà che si mettono in conto nell’affrontare una sfida così importante e delicata come questa. Ma senza paure. L’Abruzzo è una regione con alcune differenze importanti tra i suoi territori e le sue province, ma con alcuni elementi comuni che uniscono e rafforzano il senso di appartenenza. Se sarò eletta, raccoglierò responsabilmente le istanze dei territori e delle loro comunità, cercando di rappresentare un punto di riferimento attivo e presente.





Un grande progetto chiave su cui vorrebbe impostare la sua attività da senatrice?

Non nascondo che ho a cuore la situazione di grave crisi economica i cui effetti sul tessuto sociale hanno assunto un peso rilevante, soprattutto dopo il 2008. Le aree interne, la parte più a Sud della Regione, l’intero territorio, sono state colpite da un pesante processo di deindustrializzazione. Più che di un grande progetto chiave, però, voglio parlare di un grande impegno a studiare, proporre e favorire, nel necessario raccordo con gli altri livelli istituzionali, tutte le misure necessarie per provare a invertire una tendenza che mina le certezze di imprese e famiglie. La mia garanzia principale sarà l’impegno.

L’esclusione di nomi storici del centrodestra, da Fabrizio Di Stefano in giù, le crea imbarazzo, senso di responsabilità, orgoglio o quali sentimenti?

Niente di tutto questo. Certamente mi dispiace molto per Fabrizio, che è un’importante risorsa per il partito e per l’intera area politica del centrodestra abruzzese. Quando la vita ti offre l’opportunità di poter rappresentare la tua regione e i tuoi territori in Senato, l’emozione è tale e tanta che pensi solo a fare bene per non deludere chi ha creduto in te. E io ce la metterò tutta con l’onestà e la trasparenza che hanno sempre contraddistinto il mio comportamento.

A freddo, ritiene che il suo forte impegno profuso nel salvataggio del territorio che amministra dall’incendio del Morrone dell’estate scorsa possa avere costituito, pur non essendo nelle intenzioni, uno spot elettorale a posteriori?

Ad agosto ho affrontato con determinazione le imprevedibili a drammatiche criticità di quei momenti, non risparmiandomi mai, sempre e soltanto per la mia terra e i miei concittadini. Ho assunto decisioni, assumendomi anche molte responsabilità. Ho tenuto costantemente informati i miei concittadini, cercando di rassicurarli. Ho fatto ciò che deve fare un sindaco che è in prima linea nella tutela della sua terra. Se gli spot elettorali devono rappresentare la realtà e non la finzione, allora certamente lo è stato, anche se lontanissimo dalle mie intenzioni. È stato veritiero e genuino perché ha messo in luce il carattere e i sentimenti di Antonella.

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