SCELTA DI CAMPO DELL'EX SINDACO DI AVEZZANO E DELLA SUA RETE CIVICA,''CENTROSINISTRA CONFUSO''; ''PRONTI A CORRERE CON TRE LISTE''

ELEZIONI ABRUZZO: DI PANGRAZIO ”DA CENTRODESTRA CANDIDATO AUTOREVOLE”

di Filippo Tronca

12 Luglio 2018 07:22

Regione - Politica

AVEZZANO – “Il centrodestra faccia un nome per la candidatura di presidente della Regione: se non sarà calato dall’alto, e sarà espressione del territorio, noi civici potremo valutare di sostenerlo”.

Suona la carica e detta le condizioni, l’ex sindaco di Avezzano (L’Aquila) Giovanni Di Pangrazio, che schierato oramai sul fronte avverso di suo fratello Giuseppe, presidente del consiglio regionale del Partito democratrico, lavora assiduamente a consolidare e potenziare la sua nuova creatura politica, Civiche per l’Abruzzo, una rete di liste civiche locali, già una ventina, che intende trasformarsi in una lista elettorale, che guarda oramai espressamente al centrodestra, in vista delle prossime elezioni regionali che si svolgeranno anticipatamente in autunno, oppure a scadenza naturale nel prossimo mese di maggio. Una rete pronta a schierarsi al fianco di altre civiche che stanno facendo un percorso simile, ma dai contorni ancora da definire, come Azione Politica di Gianluca Zelli, e Pescara Liberale di Daniele Toto.

“A noi interessa che chi sarà scelto sia persona autorevole, competente, leale e soprattutto espressione del territorio e non calato dall’alto, dai tavoli romani”  chiarisce.

A riprova della sua “fede” civica che guarda al centrodestra, Di Pangrazio lancia bordate al governatore e senatore Luciano D'Alfonso che “con il doppio ruolo sta facendo fare una brutta figura nazionale all'Abruzzo”. 

“Siamo già una squadra di oltre 20 liste civiche e se ne aggiungeranno altre”, spiega ad Abruzzoweb Di  Pangrazio, tornato nel suo ruolo di dirigente della Provincia dell'Aquila, confermando che il dialogo è per ora soprattutto, per non dire esclusivamente con il centrodestra, che però ha le sue belle beghe a causa dello scontro tra Forza Italia e Lega per la scelta del candidato presidente.

“Devo rimarcare – dice infatti Di Pangrazio – che nel centrodestra c’è molta attenzione al nostro movimento, ci siamo incontrati in modo molto proficuo a L’Aquila mesi fa, su invito del coordinatore de dipartimenti della Lega Gianfranco Giuliante, e abbiamo un dialogo aperto e costante con vari esponenti di Forza Italia”.





Continuando nel panorama delle civiche, parallelo alle Civiche per l'Abruzzo, è quello di Abruzzo Insieme, che fa incetta anch’essa di adesioni tra gli amministratori locali, e che ha come promotore il pioniere del civismo in Abruzzo, il consigliere regionale di Abruzzo civico, ed ex assessore regionale, Andrea Gerosolimo di Sulmona, uscito dalla Giunta regionale unitamente all’altro assessore regionale Donato Di Matteo, ex Pd, all’indomani del flop del centrosinistra alle elezioni politiche. Progetto che vede in prima linea anche l’altro consigliere Mario Olivieri e si presenta forte di circa 400 adesioni e della elezione di due consiglieri regionali alle regionali del 2014.

In prima linea nel progetto Civiche per l’Abruzzo assieme a Di Pangrazio troviamo l'ex presidente del Sulmona Calcio, Piergiorgio Schiavo, il sindaco di Canistro ed ex assessore regionale Angelo Di Paolo, il sindaco di Gamberale (Chieti) Maurizio Bucci, ex sindaco San Valentino in Abruzzo citeriore Angelo D’Ottavio, ex stretto collaboratore dell'ex vice presidente della Giunta Regionale, Alfredo Castiglione.

Numerosi anche i consiglieri comunali della Marsica che hanno aderito, e anche un buon numero di candidati alle ultime elezioni, un po’ in tutti gli schieramenti.

Per Di Pangrazio, dirigente pubblico molto noto in Italia a capo per anni dell'associazione della categoria, si tratta poi di un ritorno all’originario alveo del centrodestra, ai tempi di quando era il direttore generale nella Provincia dell’Aquila del presidente Palmiero Susi, dopo la sua esperienza di sindaco civico si, ma a capo di coalizioni miste e assai trasversali, con anche il Partito democratico dentro, sconfitto al ballottaggio un anno fa da Gabriele De Angelis del centrodestra. Poi però è scattata l’”anatra zoppa”: il Tribunale amministrativo regionale prima e il Consiglio di Stato riesaminando l’esito del voto, ha stabilito che in realtà la maggioranza delle preferenze l’aveva presa la coalizione di Di Pangrazio. I cambi di casacca in consiglio comunale hanno poi consentito a De Angelis di puntellare la maggioranza e di rimanere in sella.

Guardando in casa centrodestra, Di Pangrazio non vuole entrare nel merito dello scontro tra Lega e Forza Italia sulla scelta del candidato presidente.

Il Movimento 5 stelle non viene nemmeno preso in considerazione – indifferenza ripagata con  stessa moneta – e i rapporti con il centrosinistra sono a dir poco freddi.





“Il centrosinistra appare ancora molto confuso, forse perché non ha ancora elaborato la sconfitta. E se non fai questo passaggio non puoi pensare di risalire la china. Il centrosinistra deve poi capire che non può continuare a correre dietro a Luciano D’Alfonso, che mantenendo la doppia carica di presidente della Regione e di senatore, sta facendo fare una brutta figura a tutto l’Abruzzo. Ma detto questo noi non abbiamo nessuna preclusione, siamo pronti al dialogo, a condividere i progetti migliori”.

Rapporto tutto da chiarire invece con Abruzzo Insieme.

“Gerosolimo sta facendo il suo percorso, ma ripeto, noi siamo inclusivi e aperti”, si limita a dire Di Pangrazio.

Una cosa è certa per Di Pangrazio, il “civismo è il futuro”, perché sottolinea, “i partiti non intercettano più i bisogni dei cittadini, nessuno escluso, sono in profonda crisi, e stanno generando solo qualunquismo, che non ci porterà da nessuna parte. Il civismo rappresenta invece il territorio, è un movimento dal basso costituto in buona parte da amministratori locali, che hanno esperienza nella gestione della cosa pubblica, sono abituati a dialogare quotidianamente con i cittadini e a risolvere i loro problemi. Io però non demonizzo i partiti, dico che serve un enzima, un’azione politica esterna che possa favorire il rinnovamento dei partiti, e questo appunto è quello che io intendo per civismo”.

C’è chi osserva che da una parte di Di Pangrazio è il leader dell’opposizione di centrosinistra in consiglio comunale di Avezzano al centrodestra di De Angelis, dall’altra sta lavorando ad un'alleanza alle elezioni regionali con il centrodestra.

“Nessuna contraddizione – taglia corto Di Pangrazio – io mi sono candidato sindaco a capo di un’ampia colazione civica, dentro cui il Pd è solo una componente. E inoltre anche la maggioranza di De Angelis non può essere definita di centrodestra, è piuttosto un fritto misto dove c’è un po’ di tutto”.

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