PESCARA “- La lettura del comunicato del sindacato giornalisti abruzzesi e dell'Ordine dei giornalisti non può che suscitare preoccupazione per la salvaguardia dell’indipendenza dell’informazione nella nostra regione”.
Lo dice l'ex consigliere regionale di Rifondazione comunista Maurizio Acerbo a proposito della paventata vendita del quotidiano Il Centro, notizia svelata da AbruzzoWeb.
“Spero che non sia vero che per risolvere i problemi di anti-trust il gruppo di Carlo De Benedetti intenda cedere la testata. Sarebbe ancor più grave se ad acquistarla fosse qualche cordata della sanità privata o, ancor peggio, società legate al gruppo Toto come si sente dire in giro”.
“Il più forte gruppo che opera nel settore dei lavori pubblici, dell’edilizia, dei trasporti e che gestisce in concessione l’autostrada che collega l’Abruzzo a Roma – ricorda Acerbo – già può contare sull’amicizia di un presidente della Regione che nelle vicende giudiziarie che lo hanno riguardato si è autodefinito 'damo di compagnia' della famiglia Toto”.
“Ricordo che in questo momento è in ballo un gigantesco progetto di Toto dall’impatto ambientale enorme che gli garantirebbe il prolungamento della concessione per decenni e lavori per l’importo per 5,7 miliardi. Se un gruppo che ha legami così forti con le scelte della pubblica amministrazione e delle istituzioni a livello locale e regionale acquisisse il controllo del quotidiano Il Centro si configurerebbe un panorama informativo da terzo mondo”, aggiunge Acerbo.
“Spero che si tratti soltanto di una voce ma sento il dovere di lanciare l’allarme perché ne va del futuro della nostra Regione. Una grande azienda editoriale di carattere nazionale dà più garanzie di pluralismo a livello regionale di imprese che hanno innumerevoli conflitti d’interesse sul territorio – conclude – Sarebbe davvero triste che Il Centro finisse sotto il controllo diretto di un dominus del cemento nell’anno del 30° compleanno!”.
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