EDILCONFIDI L’AQUILA: CICCHETTI ‘PIU’ SOCI E FIDUCIA, MALE IL FUORI CRATERE’

6 Maggio 2016 12:19

L'Aquila - Economia

L’AQUILA – Nell’anno del suo quarantennale, il presidente dell’Edilconfidi dell’Aquila, Adolfo Cicchetti, si prepara a un’assemblea annuale “dalle note positive, nonostante le chiare difficoltà dovute alla diffidenza e alle ristrettezze che regnano nel mondo del credito bancario”, come si legge in una nota dell’associazione.

“Anche quest’anno chiudiamo in attivo l’esercizio – annuncia il presidente, che guida la cooperativa dal 2014 – e il 7 maggio prossimo i soci saranno chiamati alla ratifica di un programma ambizioso oltre che di un bilancio sano. I numeri danno ragione alla nostra politica associativa: possiamo contare a oggi circa 12 milioni di euro di finanziamenti concessi per oltre 100 imprese”.





Secondo Cicchetti “l’ultimo anno abbiamo registrato un incremento dei soci, segno sia della maggiore difficoltà di accesso al credito che di una aumentata fiducia verso il nostro confidi che viene riconosciuto dalle stesse banche locali come interlocutore affidabile. Grazie all’assistenza che offriamo alle imprese – continua – nell’accesso al credito bancario abbiamo contribuito alla crescita delle imprese e del territorio, nella storica fase della ricostruzione post-sisma”.

“A tal proposito, e questo è uno dei fiori all’occhiello delle nostre strategie di intervento, abbiamo dedicato una specifica linea di credito denominata ‘Ricostruiamo’ che si rivolge alle imprese che investono risorse nei lavori del cratere – scrive ancora – Questa linea sarà attiva per i prossimi tre anni, fino al 2018, e ci poniamo l’obiettivo di mantenerla attiva per tutto il corso della ricostruzione affinché gli istituti di credito affianchino il processo fino al suo completamento. Si tratta di un finanziamento extra-convenzione che consente quindi di ottenere un credito maggiore rispetto al tetto massimo consentito dal regolamento della Cooperativa di Garanzia”.

“Concludiamo dunque un anno positivo per Edilconfidi – asserisce Cicchetti – anche se una maggiore sofferenza si rileva al di fuori del cratere, con una provincia che risente della generale crisi del settore delle costruzioni, fortemente condizionata anche da una maggiore difficoltà nell’accesso al credito per chi opera fuori dai grandi flussi finanziari dedicati alla ricostruzione post sismica”.





“Nella ricostruzione, per far fronte alla concorrenza più aggressiva così come in generali condizioni di crisi – ammonisce poi – è ancora più importante che le imprese, soprattutto quelle piccole, siano in grado di fare massa critica nei confronti degli istituti bancari e sappiano presentarsi unite per sviluppare un buon potere contrattuale”.

“È su questa leva che si muove l’Edilconfidi ed è per questo che ancora oggi, dopo quarant’anni, rappresenta un punto di riferimento per le imprese della provincia”, conclude Cicchetti.

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