ECONOMIA: 100 ANNI FA LA NASCITA DEL PESCARESE FEDERICO CAFFE’

6 Gennaio 2014 19:01

Pescara - Economia

PESCARA – “Uno dei figli migliori di Pescara e dell’Abruzzo, che ha lasciato una traccia profonda nella vita culturale italiana e nella storia dell’Università del nostro Paese. Non a caso la facoltà di Economia dell’Università La Sapienza di Roma è intitolata a lui”.

Così il parlamentare pescarese di Sinistra ecologia libertà Gianni Melilla ricorda Federico Caffè, nato esattamente 100 anni fa.

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Il 6 gennaio 1914 a Castellamare Adriatico (dal 1926 Pescara) nasceva Federico Caffè.

Economista di formazione keynesiana, per decenni è stato ordinario di Politica economica e finanziaria all’Università di Roma. Dal suo insegnamento sono usciti tanti economisti da Mario Draghi, a Ignazio Visco, Ezio Tarantelli, Fausto Vicarelli, Pierluigi Ciocca solo per citarne alcuni.

Autore di oltre 200 pubblicazioni ha concentrato la sua attività di studio e ricerca principalmente sui temi del welfare, della politica economica, della distribuzione del reddito con una spiccata sensibilità nei confronti della dimensione sociale e della parte più debole della popolazione.





Ha collaborato a lungo con il quotidiano comunista Il Manifesto con saggi e articoli acuti sulla situazione economica e sociale.

Di lui voglio ricordare due frasi che descrivono a pieno la sua cultura: “Al posto degli uomini abbiamo sostituito numeri e alla compassione nei confronti delle sofferenze umane abbiamo sostituito l’assillo dei riequilibri contabili”,  e “Il riformista preferisce il poco al tutto, il realizzabile all’utopico, il gradualismo delle trasformazioni ad una sempre rinviata trasformazione radicale del sistema”.

A metà aprile del 1987 è scomparso senza lasciare tracce.

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