FRACASSI, GUARDIANI E PROVVISIERO SI SONO DIMESSI CON UNA LETTERA

E’ CRISI PIENA AL COMUNE DI TERAMO: BRUCCHI PERDE I TRE ASSESSORI ‘GATTIANI’ DI FUTURO IN

9 Novembre 2017 13:15

Teramo - Politica

TERAMO – Tre assessori della giunta comunale di Teramo, guidata da Maurizio Brucchi, si sono dimessi dall'incarico.

L'iniziativa, annunciata al termine del burrascoso Consiglio comunale di martedì scorso, che non si è aperto per la seconda volta consecutiva per mancanza del numero legale di consiglieri, è stata ufficializzata questa mattina con una lettera che Franco Fracassa, assessore con delega ai Lavori pubblici, Eva Guardiani, assessore alle Politiche sociali e Caterina Provvisiero, per la Pubblica istruzione, del gruppo Futuro In che fa capo al consigliere regionale di Forza Italia Paolo Gatti, hanno consegnato nelle mani del sindaco.





“Nei giorni scorsi, il gruppo di Futuro In, al quale apparteniamo e con il quale ci siamo presentati alle scorse elezioni a sostegno della tua candidatura a sindaco – si legge nella lettera – ti ha invitato esplicitamente alle dimissioni per motivi a te già noti e sui quali sarebbe inutile intrattenersi ulteriormente”. 

“D’altra parte anche l’assenza in Consiglio degli stessi consiglieri di Futuro In – continua la lettera – non trova diversa interpretazione se non quella di una persistente ingovernabilità politica e amministrativa della città”. 

“Non possiamo fare altro che prendere atto dell’attuale situazione e riteniamo doveroso presentare nelle tue mani le dimissioni dalla conferita delega e dalla carica di assessori che abbiamo svolto con orgoglio, onestà e partecipazione”, sono le parole dei tre dimissionari. 





“Riteniamo che le nostre dimissioni siano un atto dovuto e di rispetto del ruolo e della funzione da te espletata come sindaco della città. Con la stima di sempre”, chiude la lettera.  

I sei consiglieri comunali “gattiani” di Futuro In, dopo aver chiesto le dimissioni del sindaco appena approvato il bilancio, martedì non si sono presentati in assise civica facendo venir meno il numero necessario per aprire la seduta, che doveva discutere e approvare proprio il documento contabile.

Al momento il sindaco non ha ancora deciso se tenere per sé le deleghe dei dimissionari oppure se ridistribuirle ai quattro assessori che restano in esecutivo.

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