PER I PM TARABORRELLI HA FAVORITO UNA DITTA IN CAMBIO DI DONI

DRAGAGGIO: TUTTI I NOMI DEGLI INDAGATI TESTA, ‘C’ERO ALL’APERTURA DELLE BUSTE’

28 Marzo 2013 12:36

Pescara - Cronaca

PESCARA – Accanto ai due nomi finiti ai domiciliari nell’inchiesta della procura distrettuale antimafia dell’Aquila sul dragaggio del porto di Pescara con l’accusa di turbativa d’asta, Angelo Bellafronte Taraborelli e Giuseppe Biscontin, sono stati iscritti sul registro degli indagati 31 persone tra tutti gli amministratori o legali rappresentanti delle società che hanno partecipato all’appalto finito nel mirino degli inquirenti, ovvero quello del 2011 affidato alla ditta Gregolin di Venezia

Gli indagati sono Luca Nicolaj (Nicolaj Srl), Galileo Nicolaj (Nicolaj Srl), Antonello Mancini (Nicolaj Srl), Pierre Henri Catteau (Dec-Nv), Francesco Paolo Pesce (Dec-Nv), Davide Mosca (Dec-Nv), Candeloro Di Sabatino (Euro Piemme Srl), Artesiano D’Attilio (Euro Piemme Srl), Cristian Ventura (Euro Piemme Srl), Andrea Nuccitelli (Nuccitelli Snc), Luigi Minenza (progettista), Sabino Cannone (Ecologica Anzuca Srl), Gianluca Giansante (Soget Srl), Luciano Columbaro (Soget Srl), Franco De Lutiis (Marzoli Trans Srl), Guerino Testa (commissario delegato), Emanuele Ucci (Rup), Angelo Bellafronte Taraborrelli (supporto al Rup), Luciano “Cucco” Boscolo (Dragaggi Srl), Giuseppe BiscontinFrancesco Gregolin (Gregolin Lavori Marittimi Srl), Marcello Rossi (Marcello Rossi spa), Paolo Del Pistoia (amministratore unico Sa.Si.T srl), Umberto Cicuttin (Costruzioni Cicuttin srl), Franco Bresciani (Bresciani srl), Antonella Bean (Rossi Renzo srl), Roberto “Anzoletti” Boscolo (Dragaggi spa), Carlo Amato (Icem srl), Diego Paltrinieri ( Prama srl), Walter Malvolti (Carlo Agnese), Dante “Contadin” Boscolo (Nuova Co.Ed.Mar).

Tra gli indagati anche il presidente della Provincia di Pescara, Guerino Testa, in qualità di ex commissario al dragaggio. A lui viene contestato il falso, stessa accusa che pende sul responsabile unico del procedimento Manuel Ucci, funzionario della Provincia di Pescara, sul quale pende l’accusa di falso.

A condurre le indagini sono i sostituti procuratori Antonietta Picardi e Simonetta Ciccarelli mentre il gip della distrettuale è Marco Billi.

Per i pm, Testa, Ucci e Taraborrelli avrebbero attestato “contrariamente al vero, nel verbale del 12 ottobre 2011 di formale apertura dei plichi per la valutazione delle 12 proposte che gli stessi venivano aperti davanti ai 3 della commissione”. Illustra la procura che i “plichi risultavano autenticati con le sigle dei verbalizzanti e recanti la data della verbalizzazione”.

TESTA: ”ERO ALL’APERTURA DELLE BUSTE, POI IN CONSIGLIO”





“Ero all’apertura delle buste ed essendoci pure il Consiglio provinciale, al termine dell’espletamento di tutta l’attività, mi sono recato in Consiglio visto che le due sale sono molto vicine”.

Lo ha affermato il presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa, in relazione all’accusa di non essere stato presente all’apertura delle buste di una gara d’appalto per il dragaggio del porto di Pescara, che gli viene contestata dai pm della procura distrettuale del capoluogo che indagano sulle operazioni.

Così Testa si è difeso oggi nell’interrogatorio condotto dal sostituto procuratore Antonietta Picardi presso il tribunale del capoluogo.

Testa è accusato di falso ideologico in qualità di commissario delegato per le operazioni di dragaggio all’epoca dei fatti.

Il presidente si è detto sereno all’uscita dell’interrogatorio: “Ho detto tutto alle autorità competenti, spero e penso di aver chiarito la mia posizione, è stato un clima disteso e collaborativo”, ha concluso, accompagnato dagli avvocati Ernesto e Luca Torino Rodriguez. (m.gal.)

TESTA NON PARLA PRIMA DELL’INTERROGATORIO

È arrivato puntuale negli uffici della procura della Repubblica dell’Aquila, poco prima delle 16.30, il presidente della Provincia di Pescara, Guerino Testa, per essere interrogato dal sostituto procuratore Antonietta Picardi nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla distrettuale antimafia sul dragaggio del porto di Pescara.





Coinvolto con l’accusa di falso in qualità di ex commissario per il dragaggio, Testa non ha voluto rilasciare dichiarazioni prima del colloquio.

Ad accompagnarlo i suoi due legali Ernesto e Luca Torino Rodriguez. (m.gal.)

“APPALTO IN CAMBIO DI DONI”

L’inchiesta, le cui indagini sono state condotte dalla Guardia di finanza del comandante Mauro Odorisio, ha preso di mira l’appalto del terzo lotto di cui ha esaminato tutti i passaggi, dalla lettera d’invito del settembre 2011 all’aggiudicazione dell’appalto alla ditta Gregolin Lavori Marittimi per l’importo di circa 750 mila euro con un ribasso dell’11.19%, come illustra l’ordinanza di custodia cautelare del gip Marco Billi, che aggiunge pure che la seconda classificata è risultata la società Dragaggi Srl con ribasso 10.99%.

Ma quella gara, per la procura, sarebbe stata viziata perché Biscontin e Taraborelli avrebbero organizzato un cartello di partecipazione all’appalto per favorire la ditta Dragaggi che, anche se non aggiudicataria della gara, sarebbe subentrata alla vincitrice.

Per i pm la Dragaggi Srl sarebbe stata a conoscenza dei nomi dei partecipanti alla gara e delle percentuali di ribasso che avrebbero proposto.

L’ex dirigente ai Lavori pubblici del Comune di Pescara, secondo l’accusa avrebbe ricevuto, per aver diffuso le notizie in merito ai partecipanti, la corresponsione di varie utilità come viaggi all’estero, ospitalità in albergo e biglietto aereo per New York.

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