DRAGAGGIO PORTO PESCARA: SOSPIRI, ”ANCONA EROGHI SUBITO SOMME”

20 Febbraio 2019 14:46

Pescara - Politica

PESCARA  -“L'Autorità del Sistema portuale di Ancona deve subito erogare le somme necessarie per garantire il dragaggio continuo e costante, e dunque l'agibilità, del porto canale di Pescara. E questa non è una cortesia nei confronti della città, ma è suo preciso dovere istituzionale, avendo competenza sui nostri porti e disponendo delle somme necessarie, ovvero 800mila euro''.

Come riporta l'Ansa, lo ha dichiarato in una nota Lorenzo Sospiri, capogruppo Fi alla Regione Abruzzo.





''Entro pochi giorni vogliamo avere le necessarie garanzie e rassicurazioni leggendo atti documentali, in caso contrario, una volta completate le procedure di insediamento in Regione, sarà nostra premura farci ricevere ad Ancona dall'autorità stessa. Fermo restando che, come sempre sostenuto, altro impegno del nuovo Governo regionale sarà quello di uscire dall'Autorità marchigiana per entrare all'interno di un altro sistema portuale più consono e compatibile con quello abruzzese”, ha annunciato il consigliere regionale di Forza Italia Lorenzo Sospiri.

“Che il porto di Pescara avesse problemi di insabbiamento è cosa sicuramente risaputa – ha sottolineato – e lo sapevamo tutti anche a fine luglio quando durante un'audizione di Commissione, venne fuori che l'Autorità del sistema portuale, che oggi disciplina tutti i porti abruzzesi, aveva escluso i nostri scali da qualunque fondo di investimento, dirottando ogni risorsa sui porti marchigiani prevedendo cinque grandi opere”.

“Un'esclusione – ha ricordato – che, peraltro, aveva penalizzato anche i lavori di costruzione dei due nuovi moli guardiani, per i quali sono necessari 51milioni di euro, a fronte di una disponibilità personale della Regione di appena 15milioni di euro fondi Masterplan. All'epoca, a fronte della nostra sonora denuncia, l'intera compagine del Pd, anziché salire sulle barricate e sbattere i pugni sul tavolo dell'autorità portuale, pretendendo attenzione e risorse per gli scali portuali di Pescara, si è affrettata a smentire tali notizie, affermando che i fondi non apparivano perché la Regione del Governatore D'Alfonso aveva già deciso, in modo autonomo, di finanziare le opere su porti nazionali con fondi regionali, ovvero con i soldi degli abruzzesi”.





“Sapevamo che era un pretesto per mascherare l'assenza di autorevolezza dell'Abruzzo al tavolo dell'Autorità portuale e oggi ne abbiamo la conferma ufficiale: visto lo stop dei lavori di apertura della diga foranea e della realizzazione dei nuovi moli guardiani, occorre dragare il porto canale per garantirne l'agibilità. Ma anche per il dragaggio del porto di Pescara non sembrerebbero esserci risorse”, ha continuato.

“Che invece ci sono e parliamo di un tesoretto di 800 mila euro che va subito attivato per garantire la continuità del dragaggio dei fondali del porto canale senza soluzione di continuità rispetto all'intervento odierno avviato dal Genio Civile Opere marittime, che è ovviamente insufficiente a coprire tutte le esigenze dello scalo portuale. L'autorità portuale ha però il dovere e la competenza specifica di garantire la piena fruibilità dello scalo pescarese'', ha concluso.

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