8 MARZO, INTERVISTA ALLA PRIMA PRESIDENTE DI REGIONE DONNA IN ITALIA, ''DEVONO FATICARE IL DOPPIO MA SONO PIU' CONCRETE DELL'UOMO''

”DONNE, IMPEGNATEVI DI PIU’ IN POLITICA”, NENNA D’ANTONIO, L’ABRUZZO IERI E OGGI

di Marco Signori

7 Marzo 2016 19:00

L'Aquila - Cronaca

L'AQUILA – “Occorre recuperare il contatto tra eletti ed elettori, ma le donne si impegnino di più, anche perché per loro è ancora difficile emergere rispetto agli uomini”.

Anna Nenna D'Antonio, classe 1927, è stata la prima presidente di Regione donna d'Italia, rimasta l'unica fino ad oggi in Abruzzo. Eletta nel 1981 e restata in carica fino al 1983, dalla fine dell'esperienza in Regione è stata deputata ininterrottamente fino al 1994, concludendo l'esperienza parlamentare contemporaneamente alla Prima Repubblica.

Il messaggio che lancia dalle pagine di AbruzzoWeb per la festa dell'8 marzo è a tutte le donne che decidono di impegnarsi in politica, con una lucidità insolita per una novantenne. “A tutte coloro che si vanno distinguendo per capacità, serietà, onestà e impegno rivolgo un grande augurio e spero che queste qualità, specie quella della competenza, possano aumentare nel tempo perché c'è bisogno di un apporto femminile per poter soddisfare maggiormente le esigenze della gente”, dice.





Il richiamo costante è alla famiglia, anche se preferisce non commentare la nuova legge Cirinnà sulle unioni civili, e alle caratteristiche che rendono la donna essenziale nella vita democratica di una comunità, perché la donna “riesce a percepire meglio e di più le necessità popolari, dei bambini, delle madri, i problemi che angustiano la famiglia italiana, che ha mille bisogni”.

“La famiglia oggi attraversa un periodo molto brutto – argomenta la Nenna D'Antonio – c'è disoccupazione, una crisi profonda che sta attanagliando tutti, la presenza delle donne è richiesta dalla gente perché hanno dato segno di concretezza. La donna è portata a far fronte ai grandi problemi”.

“Molte volte gli uomini si disperdono su grandi disegni, anch'essi molto utili e necessari, ma la donna va dritto ad individuare il problema del singolo”.

Lontani i tempi della Prima Repubblica, drammaticamente però molto attuale la difficoltà per la donna di farsi largo, nella società come nelle istituzioni.

“Quando sono stata eletta presidente non era un momento favorevole per le donne, era purtroppo una cosa rara eleggere una donna a capo di un governo regionale, mi sono dovuta misurare molto con gli uomini, si scatenavano lotte interne e la donna doveva lavorare molto di più, ma quando si è impegnati e si ha passione si riesce in tutto, con il favore di Dio sono riuscita in questo grande obiettivo”.





“Penso di aver fatto molto a favore di una regione che anche allora non è che navigasse nell'oro, ma rispetto ad oggi le risposte si davano in concreto alla gente – ammonisce – da questo punto di vista auspico un rapporto più stretto tra eletti ed elettori, la gente conta, con tutti i bisogni di cui ha bisogno e urgenza, per cui quello che oggi auspico è un maggior contatto con la gente, che ieri c'era, si andava contrada per contrada, piazza per piazza a parlare, se venivano avevano ascolto, se scrivevano aveano risposta, il contatto c'era e si vedeva anche dai voti che si prendevano”.

“Oggi – aggiunge – c'è un certo distacco tra eletto ed elettore. Non è sufficiente presenziare ai convegni e stringere qualche mano e scappare via. Non mi piace per niente, per niente questa elezione fatta da gente nominata, condanno la legge delle liste bloccate, come si fa a fare il deputato o il senatore essendo nominato? L'elettore deve scegliere partecipando e in modo democratico!”.

Infine, un appello: “Alle donne che oggi stanno in politica e anche a quelle che non ci sono, dico di impegnarsi ed essere elette, non scelte dal capo. Servono più donne, ma scelte dalla gente. Do sempre il mio sostegno alle donne, ma se sono nominate non mi interessano, perché non sono frutto della democrazia”.

Risparmia commenti sull'attuale classe dirigente abruzzese, guarda invece con favore alla candidatura di Hillary Clinton, che potrebbe essere la prima presidente donna degli Stati Uniti d'America. “È la miglior presidente lì, viene da una storia e si è sempre misurata con la gente, non è mai stata nominata. Sì, tempi sono maturi per un presidente donna negli Usa”.

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