DISTRETTI INDUSTRIALI: CRESCITA SOPRA LA MEDIA NELLA REGIONE

13 Aprile 2016 10:22

Regione - Economia

L'AQUILA – Nel 2015 le esportazioni dei distretti tradizionali abruzzesi hanno registrato un buon profilo di sviluppo (+4,6%), leggermente superiore alla media dei distretti italiani (+4,2%) e al totale manifatturiero nazionale (+3,7%), interrompendo così sette anni consecutivi di contrazione.

I dati sono forniti dal monitor dei distretti industriali dell'abruzzo della direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo per Banca dell’Adriatico





La crescita, proseguita anche nel quarto trimestre (+4,7%), è basata sugli ottimi risultati della pasta di Fara (+15,8%) e dei vini di Montepulciano (+8,3%) e sulla ripresa del mobilio abruzzese (+3,4%). Chiudono in negativo, invece, i due distretti abbigliamento nord abruzzese (-11,5%) e dell’abbigliamento sud abruzzese (-5,9%), con risultati altalenanti nel corso dell’anno.

La nuova forte accelerazione del quarto trimestre (+293,5%) porta le esportazioni del polo ICT dell’Aquila, a più che raddoppiare le esportazioni a consuntivo 2015 (con 95 milioni di euro aggiuntivi), grazie alla spinta del mercato prioritario, gli Stati Uniti.





“Anche i distretti tradizionali hanno beneficiato del traino del mercato statunitense (+32%) che ha sfiorato nel 2015 gli 80 milioni di euro, confermandosi di gran lunga il primo sbocco commerciale con una quota del 16,2%. – commenta Roberto Dal Mas, direttore generale di Banca dell’Adriatico – L’export diretto verso gli Usa è stato sostenuto, nel corso dell’anno, dall’evoluzione positiva della domanda statunitense, in particolare per consumi, e dall’andamento del cambio. Particolarmente vivaci le vendite su questo mercato di mobili (raddoppiate a 14,8 milioni dai 7,2 del 2014) e di pasta di Fara (+35,7%, con 10 milioni aggiuntivi).”

Anche la Germania (+15,7%) e la Svizzera (+10,4%), secondo e terzo mercato di sbocco dei distretti tradizionali abruzzesi, hanno contribuito in modo significativo alla crescita delle esportazioni nel 2015. In particolare sul mercato tedesco si sono distinti la pasta di Fara, i vini di Montepulciano ed il mobilio abruzzese, mentre in Svizzera è da registrare soprattutto il forte balzo registrato dall’abbigliamento del sud abruzzese (+51,3%).

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