DISSESTO IDROGEOLOGICO: POLEMICHE IN REGIONE SUI TAGLI AI FONDI

5 Settembre 2018 16:21

Regione - Cronaca

PESCARA – Polemiche in Regione sulle risorse destinate al dissesto idrogeologico. I consiglieri regionali di Forza Italia Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri parlano di un “taglio di 10 milioni di euro inizialmente destinati e vincolati al consolidamento e alla mitigazione del rischio idrogeologico inseriti all'interno del Patto del Sud (Masterplan), risorse dirottate per l'acquisto di nuovi pullman Tua”.

Ma il direttore generale della Regione Abruzzo, Vincenzo Rivera, parla di una “falsa rappresentazione dei fatti” precisando come “la Regione non ha tagliato i fondi per la messa in sicurezza del territorio ma li ha aumentati”.

I consiglieri regionali di Forza Italia, durante la conferenza stampa svoltasi a Pescara, hanno evidenziato “forti preoccupazioni poiché vengono messe a repentaglio l'incolumità dei cittadini e la sicurezza di diverse Comunità abruzzesi che da oggi continuano a rimanere ancora senza risorse, senza programmazione e senza risposte”.

“Ci riferiamo – spiegano Febbo e Sopiri – alla Delibera di Giunta numero 217 che prevede la rimodulazione dei finanziamenti del Patto per il Sud, attinenti al consolidamento e la mitigazione del rischio idrogeologico, a valere sulle risorse Fsc 2014-2020 assegnate ai patti per lo sviluppo (delibere Cipe 26 del 10/08/2016 e 56 del 1/12/2016) con un taglio immotivato di 10 milioni di euro, aggiornando la dotazione finanziaria destinata agli interventi per il dissesto inizialmente a complessivi 30 milioni di euro”. 





Secondo quanto esposto da Febbo e Sospiri, “verrebbero esclusi gli interventi riguardanti 11 progetti importanti, tra l'altro tutti ricadenti in zona R4, ossia ad alto fattore di rischio, come il consolidamento centro abitato di Montesilvano Colle, del centro abitato di Manoppello, del centro abitato di Rocca San Giovanni, dell'abitato di San Giovanni Lipioni, del centro abitato di Collecorvino, della parete rocciosa sottostante il centro di Montelapiano, di varie località di Roccaspinalveti, di frazioni di Torricella Sicura, del centro abitato di Civitaquana, del movimento franoso di Abbateggio, della strada via Parlatore di Orsogna”. 

“Tutte emergenze – sottolineano i due consiglieri regionali – che attendono da tempo risposte concrete e si rischia, se non si interviene tempestivamente, di mettere a repentaglio la sicurezza di cittadini e territori. Fatto ancora più grave – aggiungono i due esponenti azzurri – è che questi interventi erano già tutti autorizzati con le amministrazioni comunali che avevano iniziato le attività propedeutiche all' effettuazione dei lavori visto la loro urgenza”. 

“Nulla di negativo nell'acquisto di nuovi pullman per il trasporto pubblico – evidenziano – ma è assolutamente irresponsabile sottrarre delle risorse vincolate e già programmate per altri interventi per il contenimento del rischio idrogeologico, in prossimità della stagione invernale, per opere assolutamente urgenti alla tutela dell'incolumità di beni e cittadini”.

Da qui l'appello al vicepresidente Lolli attraverso una missiva “affinché si adoperi immediatamente per ripristinare interamente i capitoli di spesa del Masterplan così come approvati inizialmente, prima della rimodulazione effettuata con la Dgr numero 2017”. 

Ma il direttore generale della Regione Abruzzo, Vincenzo Rivera, parla di una “falsa rappresentazione dei fatti” precisando come “la Regione non ha tagliato i fondi per la messa in sicurezza del territorio ma li ha aumentati”.
Il direttore generale della Regione Abruzzo, Vincenzo Rivera, risponde così al consigliere regionale Mauro Febbo evidenziando come “la falsa rappresentazione dei fatti derivi da una lettura frettolosa e superficiale della delibera 217/2018 che riguarda la sola quota Fsc (fondo di sviluppo e coesione) del Masterplan”.





“Invero – spiega Rivera – con delibera 511/2018 sono stati programmati interventi di mitigazione del rischio idrogeologico per ulteriori 20 milioni di euro a valere sulle risorse Fesr (fondo europeo di sviluppo regionale). Il taglio di 10 milioni effettuato mediante la prima deliberazione è stato dunque più che compensato con l'incremento di 20 milioni disposto dalla seconda. Di tale incremento hanno beneficiato i comuni di Cortino, Tossicia, Torricella Sicura, Farindola, Campli, Isola del Gran Sasso, Valle Castellana, Pizzoli, Fano Adriano, Rocca Santa Maria, Civitella del Tronto, Teramo, Castelli e Crognaleto”.

“I comuni inizialmente inseriti nella graduatoria provvisoria (ancor oggi non approvata dal competente ministero) e fuoriusciti in ragione dell'intervenuta riprogrammazione (le cui regole sono dettate dagli accordi che disciplinano i differenti programmi Fsc e Fesr) – riferisce il dg Rivera – saranno recuperati all'esito della definizione degli interventi inseriti nel Programma Operativo Abruzzo del ministero dell' Ambiente e di quelli che l'attuale Governo dovrà garantire attraverso la completa attuazione del programma Italia Sicura, pari a 3 miliardi di euro, avviato dai precedenti governi Renzi e Gentiloni”.

Come noto – aggiunge ancora il direttore generale – il Masterplan ha espresso un fabbisogno complessivo di 215 milioni di euro per l'aumento della resilienza del territorio abruzzese. Di questi, inizialmente, 40 a valere sui fondi Fsc, 25 sui fondi Fesr, 19,7 sul Pp Mattm e 130,3 sul programma Italia Sicura”.

“A seguito della riprogrammazione regionale le quote sono state così ripartire: 30 Fsc, 45 Fesr, 19,7 Po Mattm e 120,3 su altre fonti nazionali. La quota a regia regionale è dunque salita da 65 milioni (40+ 25) a 75 milioni (30 + 45). La restante quota è a regia nazionale. Questi dati – conclude Rivera – sono inconfutabili”.

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