DISINNESCATA CON SUCCESSO LA BOMBA DI RIVISONDOLI, 300 PERSONE EVACUATE

20 Giugno 2017 18:57

L'Aquila - Cronaca

RIVISONDOLI – Disinnescato oggi con successo l'ordigno bellico dell'ultimo conflitto mondiale a Rivisondoli, 1.300 metri sul livello del mare, noto centro turistico montano della provincia dell'Aquila.

Il 7 giugno scorso era stato trovato, in località Pie' Lucente, a pochi metri dalla capanna dove ogni anno si svolge il presepe vivente più antico e rinomato d'Italia.

In 300, tutti i residenti di Rivisondoli, fin dall'alba sono stati trasferiti in pullman a Pescocostanzo (L'Aquila), alloggiando per tutta la mattinata nei locali della palestra comunale.





Le operazioni di disinnesco dell'ordigno sono state svolte dal Sesto Reggimento Genio Pionieri di Roma, con la collaborazione del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, dalle 8.30 e fino alle 13, in anticipo sui tempi previsti.

Con il Genio Pionieri e i Vigili del Fuoco nell'operazione sono stati impegnati Carabinieri, Polizia, Protezione civile e personale di pronto soccorso.

La bomba è stata poi fatta brillare in località Pantaniello.

Nell'area interessata è stato disposto, a cura dell'Enac, il divieto di sorvolo per il tempo necessario alle operazioni.





Presenti tecnici delle strutture erogatrici dei servizi essenziali, quali Enel, Altosangro Gas srl e Saca Sil, per garantire pronti interventi che, comunque, non sono serviti.

Sospesa anche la circolazione sulla Statale 17 e sulle strade regionali e comunali del comprensorio, con lo stop anche dei servizi di linea del trasporto pubblico.

“È stata un'esperienza molto particolare e seguita passo passo con tutta attenzione da noi amministratori locali – ha dichiarato il sindaco di Rivisondoli, Roberto Ciampaglia – l'operazione è riuscita, senza disagi né imprevisti di sorta”.

“Viviamo in una zona che fu nevralgica nella seconda guerra mondiale e, nonostante siano trascorsi oltre settant'anni dalla fine del conflitto, di tanto in tanto si rinvengono residuati bellici, testimonianza di quel periodo molto triste e sanguinoso per la nostra terra”, ha aggiunto.

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