BUSSI – Dopo la visita al sito inquinato di Bussi (Pescara), la presidente della Camera, Laura Boldrini, ha inviato una lettera al ministro dell'Ambiente Gianluca Galletti per avere un quadro delle iniziative di bonifica e sul ricorso presentato in Appello contro l'assoluzione dei responsabili dell'inquinamento.
Il deputato abruzzese di Sinistra ecologia libertà, lo stesso partito della Boldrini, Gianni Melilla, ha reso noto i contenuti della missiva, dichiarando che “la bonifica del sito inquinato di Bussi è un punto prioritario nell'agenda istituzionale e politica della nostra Regione e continueremo a lavorare con tenacia in questa direzione”.
Ricordando come l'Italia sia stata sanzionata dall'Europa per violazione della direttiva sui rifiuti, nella gestione di duecento discariche abusive presenti in 18 regioni, il ministro ricorda che il dicastero ha predisposto una serie di azioni di supporto e assistenza alle amministrazioni locali e regionali cui in base all'ordinamento nazionale spetta la messa in sicurezza e la bonifica delle discariche abusive, per adempiere il più rapidamente possibile alle prescrizioni imposte dalla Corte di Giustizia.
Il sito di Bussi non è tuttavia ricompreso tra i siti oggetto della sentenza, pur essendo, scrive Galletti, “attenzionato dai tecnici del ministero”. Il commissario straordinario, ricorda poi il ministro nella missiva, è in possesso delle risorse necessarie alla bonifica.
Il ministero dell'Ambiente “si è costituito parte civile nel procedimento penale per il risarcimento del danno ambientale prodotto dalle attività svolte presso il polo chimico” e, a seguito dell'assoluzione in primo grado, “ha dato mandato all'Avvocatura dello Stato di proporre Appello”.
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