DIMISSIONI GALZIO: TORDERA, ”A ME NESSUNA LETTERA, SE ARRIVA LA RESPINGO”

20 Dicembre 2016 13:00

Regione -

L’AQUILA – “Le dimissioni del prof. Renato Galzio? Sulla mia scrivania non è arrivata alcuna lettera di questo tipo, ma se la dovessi ricevere non esiterei a respingerla perché l’eccellenza della neurochirurgia della nostra Asl passa attraverso l’alta professionalità di Galzio, come ampiamente dimostrato dal programma nazionale degli esiti reso noto dalla stampa nei giorni scorsi”.

Lo afferma in una nota il manager della Asl 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila, Rinaldo Tordera che, nel puntualizzare la posizione sul direttore di neurochirurgia, sottolinea l’importanza di assicurare un’adeguata tutela ai pazienti in relazione  ai vari territori dell’azienda.

SU NEUROCHIRURGIA: “AD AVEZZANO SOLO UN SERVIZIO”, OSSIA SENZA POSTI LETTO





“L’ospedale di Avezzano, come previsto dal piano sanitario regionale avrà un servizio di Neurochirurgia ma, al momento, per noi al primo posto c’è la sicurezza dei pazienti che con l’attuale carenza di organico non può essere garantita”.

Lo annuncia il manager della Asl provinciale aquilana, Rinaldo Tordera, in una nota in cui smentisce le dimissioni del primario aquilano Renato Galzio, confermando quindi che l’unità di Avezzano sarà senza posti letto, al contrario di quanto sostenuto nella battaglia politica bipartisan portata avanti dagli amministratori marsicani, dal sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, ai consiglieri Emilio Iampieri (Forza Italia) e Gianluca Ranieri (Movimento 5 stelle) che invece invocavano una unità complessa ossia con degenza.

Una guerra portata avanti anche dalle dichiarazioni “eretiche” di un ex medico marsicano, riprese dai media, che addirittura invocava il ribaltone, ossia la chiusura del reparto nel capoluogo per tenerlo solo ad Avezzano: bollate come mero campanilismo dal sindaco aquilano, Massimo Cialente, avevano comunque spinto il luminare Galzio alle dimissioni, che Tordera ritiene irricevibili e, comunque, non presentate ufficialmente.

“Intendiamo offrire la migliore assistenza possibile ai pazienti della Marsica applicando protocolli operativi che possano codificare e definire, in modo dettagliato, le modalità dell’attività – assicura Tordera – Tuttavia, per raggiungere questo obiettivo, serve un numero adeguato di neurochirurghi che oggi in servizio, primario compreso, sono nel complesso 7, a causa della prolungata assenza per malattia di tre specialisti”.





Secondo il direttore generale, “per potenziare la dotazione dei neurochirurghi vengono, ormai da molti mesi, utilizzate tutte le possibilità di reclutamento degli specialisti previste dalla legge, fermi restando i vincoli normativi che l’azienda deve rispettare. L’attivazione del servizio ad Avezzano – prosegue – potrà aver luogo solo in presenza delle necessarie condizioni a tutela degli utenti: un presupposto che per noi è un imperativo e una doverosa assunzione di responsabilità”.

“Va peraltro rimarcato che, come dimostrano inconfutabilmente i dati dell’Agenas pubblicati nei giorni scorsi – evidenzia ancora – i reparti che danno la maggiore sicurezza al paziente sono quelli in cui è molto alto il numero delle operazioni chirurgiche, indipendentemente dal fattore tempo relativo agli interventi”.

“Per l’ospedale di Avezzano stiamo lavorando da tempo per attuare compiutamente tutte le operazioni preliminari che porteranno all’attivazione del servizio previsto dal piano sanitario regionale”, evidenzia.

“Questa e solo questa è l’indicazione programmatica della Regione che la Asl è chiamata ad attuare – conclude Tordera – non avendo, un manager dell’azienda sanitaria, il potere di cambiare il piano di riordino ospedaliero, prerogativa che spetta esclusivamente alla Regione d’intesa col ministero della salute”.

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