GUARDIAGRELE – Il Coordinamento Territoriale per l’Ambiente (Cta) di Guardiagrele (Chieti) e il Comando Provinciale di Chieti del Corpo Forestale dello Stato hanno denunciato 6 bracconieri e sequestrato 25 allodole abbattute con richiami irregolari.
La Forestale aveva disposto controlli mirati e coordinati del territorio sull’ attività venatoria in diverse zone del Parco Nazionale della Majella perché erano forti i sospetti di azioni illecite all’interno della area protetta o a ridosso.
Infatti all’alba una delle pattuglie coinvolte, nel comune di Roccapia (L’Aquila), in località Sant’Egidio, in zona B del Parco, ha individuato e sequestrato un richiamo acustico elettromagnetico utilizzato per attirare la selvaggina, in un campo cespugliato completo di batteria e perfettamente funzionante.
Sul versante chietino, le pattuglie composte dai Comandi stazione di Cansano, Popoli bis, Lettomanoppello, Palena e del Cta, in collaborazione con i Comandi stazione di Torricella Peligna e di Villa Santa Maria, dipendenti dal Comando Provinciale di Chieti, hanno sequestrato a Civitaluparella (Chieti) altri richiami e hanno colto in flagranza sei cacciatori che, a breve distanza dai dispositivi illeciti, attendevano pronti per colpire la selvaggina attirata fraudolentemente, tanto che avevano già abbattuto 25 allodole.
I cacciatori: S.D.C., 30 anni, D.D.A., 24, A.D.C., 28, F.T., 27, A.D.U., 24, A.D.B.B., 24, sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per la violazione ai sensi della legge 157/92, sequestrati i richiami acustici elettromagnetici e le 25 prede abbattute.
Durante le perlustrazioni è stata elevata anche una sanzione amministrativa a un tartufaio che, contrariamente alle disposizioni dettate dalla normativa sulla raccolta dei tartufi, utilizzava un numero di cani oltre il consentito, nel comune di Palena.
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