DEGRADO MONTESILVANO, APP PER LE RONDE ECCO IL ‘PACCHETTO’ SICUREZZA DEI COMITATI

di Alessia Centi Pizzutilli

10 Agosto 2017 07:00

Pescara - Cronaca

MONTESILVANO – Restituire il decoro a Montesilvano (Pescara), attuare il Daspo urbano, limitare il numero di migranti nel litorale, intensificare i controlli da parte delle forze dell'ordine e istituire delle ronde di volontari, coordinati da un'applicazione per smartphone.

Questo il 'pacchetto', che comprende anche la tecnologia, sulla sicurezza e contro il degrado che hanno in mente i comitati cittadini #riprendiamociMontesilvano e via Firenze, che insieme ad altri residenti delle zone interessate hanno manifestato sotto la Prefettura di Pescara lo scorso 4 agosto, chiedendo di essere ricevuti dal prefetto Francesco Provolo.

Incontro che in effetti c'è stato, ma con il vice prefetto Carlo Torlontano





“Siamo soddisfatti – dichiara ad AbruzzoWeb Osvaldo Cucciniello, presidente del comitato via Firenze – siamo stati ricevuti insieme al portavoce del comitato #RiprendiamociMontesilvano Marco Forconi e abbiamo avuto un lungo colloquio con il vice-prefetto, che ha mostrato sensibilità e attenzione verso le nostre richieste, impegnandosi affinché venga ripristinata la sicurezza dei cittadini nelle zone critiche di Montesilvano”.

Più controlli e pugno duro verso chi delinque, ma, se non dovesse bastare, arriva l'App per le ronde. 

A lanciare il progetto è proprio Cucciniello.

“La nuova App è in fase di sperimentazione – spiega – appena sarà pronta verrà portata all'attenzione del Consiglio comunale e poi della Regione. In pratica, i cittadini diventano guardiani del territorio e se avvertono situazioni di pericolo, inviano un messaggio al vigilante che monitora la zona il quale, a sua volta, provvederà ad avvisare le forze dell'ordine”.





Una soluzione che è già realtà in Friuli Venezia Giulia, dove addirittura la Regione ha deciso di finanziare l'iniziativa.

Un contributo a cui aspirano i cittadini del comitato. “Ci auguriamo di poter seguire questa stessa linea – aggiunge Cucciniello – i residenti sono esasperati e la situazione non accenna a migliorare, creando, tra l'altro, gravi danni al nostro turismo”.

Tra le richieste portate in prefettura, anche quella di istituire nei luoghi con maggiore criticità, la zona a traffico limitato. 

“Potrebbe essere una buona soluzione, seppur palliativa – il giudizio del presidente del comitato – limitando il traffico, prostitute e protettori sarebbero costretti a spostarsi altrove”.

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