DECRETO TERREMOTO: AUDIZIONI ALLA CAMERA, CHIESTO AMPLIAMENTO CRATERE E ZONA ECONOMICA SPECIALE

22 Febbraio 2017 17:31

Teramo - Cronaca

TERAMO – “Il decreto sugli ultimi eventi sismici inizia oggi con le audizioni il suo iter alla Camera. In quel testo bisogna affrontare subito alcune questioni politiche urgenti che riguardano soprattutto l'Abruzzo e io sono impegnata in questo senso. Con i colleghi della Camera siamo al lavoro. Mi sono anche messa in contatto con il presidente della commissione, Ermete Realacci“.

Lo dice la senatrice del Pd Stefania Pezzopane, eletta in Abruzzo. Il testo del decreto terremoto, licenziato dal Consiglio dei ministri non soddisfa i sindaci nel nuovo cratere sismico, abruzzese, laziale umbro e marchigiano, colpiti dai terremoti del 24 agosto, 30 ottobre 2016 e del 18 gennaio 2017.

Si chiede poi un burocrazia più snella per la ricostruzione, esenzioni fiscali di almeno 2 anni, e non solo fino a novembre.

Del tutto inadeguato l'aiuto alle fasce deboli della popolazioni fissata a soli 6 mila euro annui di reddito Isee, perché in questo modo non ci rientrano nemmeno i pensionati con la minima, ovvero a 500 euro al mese.





I sindaci chiedono di istituire Zone economiche speciali (Zes), in cui prevedere particolari misure fiscali, incentivi speciali, canoni agevolati e sconti sulle tariffe per rilanciare attività economiche e imprese e attrarre investitori.

E poi si chiede con forza di ampliare il cratere: chiedono di entrare, in provincia dell'Aquila, Pizzoli, Cagnano, Barete e la frazione aquilana di Arischia.

Chiedono altrettanto i comuni del Teramano, Isola del Gran Sasso, Colledara, Castel Castagna, Fano Adriano, Pietracamela, Penna Sant’Andrea e Basciano, che hanno costituito il comitato #crateretrasparente.

“Bisogna ampliarlo – conferma la senatrice – tutto naturalmente sulla base di dati incontrovertibili ed eccezionalmente gravi, tenendo conto dei danni causati soprattutto nelle Province dell'Aquila e Teramo dal terremoto del 30 ottobre 2016 e soprattutto dal sisma del 18 gennaio 2017, ben 4 scosse fino a 5.5 di magnitudo. Vengono segnalati problemi anche in altri comuni, tutto deve essere preso in seria considerazione”.





La seconda questione riguarda le misure economiche, già importanti e sicuramente molto più intense di quanto fu previsto nel 2009 ma che è necessario intensificare.

“Nelle aree terremotate – conferma la Pezzopane – bisogna istituire zone economiche speciali. Su questo tema specifico ho presentato un disegno di legge al Senato. In terzo luogo, le norme di semplificazione, previste nel decreto, vanno introdotte anche per la ricostruzione post terremoto 2009, sia nel cratere che all'esterno”.

“Mi riferisco in particolare all'appalto integrato, che va assolutamente previsto per scuole e sedi universitarie. Dobbiamo superare le procedure lunghe che stanno bloccando i cantieri e andare incontro anche ad alcune proposte fornite da Anci ed Ance per agevolare le procedure”, aggiunge ancora.

“In quarto luogo – conclude – bisogna escludere la possibilità di costruire nelle aree di cratere infrastrutture sensibili tipo i metanodotti”.

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