IL PRESIDENTE, ''NON SAPPIAMO ANCORA COME ASSUMERE I 200 ADDETTI NEGLI UFFICI, E CE NE SERVONO 1.000 PER SMALTIRE 15.000 PRATICHE L'ANNO''''

DECRETO SISMA: MARSILIO IN AUDIZIONE ALLA CAMERA, ‘MODELLO RICOSTRUZIONE ERRATO’

6 Novembre 2019 15:57

Regione -

L'AQUILA – “Sono oltre 10 anni che affrontiamo periodicamente il tema della ricostruzione, tra l'altro in questo periodo sono interventi anche altri eventi sismici. Tutte queste occasioni non sono mai state sfruttate per mettere mano a un documento conclusivo. Il tempo è un fattore vincolante per la ricostruzione ma se si fa tardi i nostri bei borghi rischiano di diventare solo dei bei presepi”. 

Lo ha riferito intervenendo in Commissione Ambiente della Camera durante un'audizione sul decreto terremoto, il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio.





L'incontro ha fatto seguito a quello di ieri in cui hanno preso la parola il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, il sindaco di Teramo, Gianguido D'Alberto, il coordinatore dei sindaci del cratere sismico 2009, e sindaco di Barisciano, Francesco Di Paolo, e ancora il commissario per la ricostruzione 2016, Piero Farabollini, il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, il capo della Struttura di missione, Fabrizio Curcio, nonché esponenti dell’Anci, dell’Upi, e i numerosi altri sindaci. Il decreto, che andrà convertito in legge, nella stesura del governo si occupa esclusivamente del terremoto 2016-2017, ma saranno introdotte anche norme che riguardano gli altri eventi sismici come quello dell’Aquila 2009. Ultima spiaggia, dunque per tutti i territori abruzzesi terremotati, per ottenere  le misure che vengono richieste oramai da anni, a cominciare da quelle capaci di risolvere il nodo tasse sospese nel cratere 2009 e da restituire perchè considerati aiuti di Stato dall Europa, la semplificazione della burocrazia necessaria al decollo della ricostruzione nel cratere 2016, l'aumento del personale negli uffici. 

“Per il sisma del 2016 e del 2017 è stato adottato un modello sbagliato di ricostruzione e ciò sta comportando – ha sottolineato oggi Marsilio – uno stallo che ha bloccato la ricostruzione. Quindi con le misure urgenti che si vogliono adottare oggi si tenta in qualche modo di recuperare”. Marsilio ha poi chiesto agli esponenti della Commissione Ambiente di “ascoltare con umiltà e rispetto le richieste dei territori, perché i nostri emendamenti sono largamente condivisi da tutti, compresi i tecnici e i sindaci, gli ordini professionali. Quindi non è un problema di piantare bandierine o conseguire il risultato migliore. La speranza dei territori – ha ribadito ancora il governatore – è che questo sia l'ultimo decreto”.

“A giugno è stato riaperto lo Sblocca cantieri e da fine agosto a oggi il commissario Farabollini non ci ha ancora detto come assumere le persone, da impiegare sui processi per la ricostruzione. Noi i 200 previsti non li abbiamo neanche visti e erano pochi. Ma ne chiediamo 1000 e non per spararla grossa”, ha spiegato Marsilio, durante l'audizione in Commissione Ambiente. 





“Da noi sta diminuendo il personale attivo negli uffici, noi possiamo fare 15 mila pratiche l'anno, quindi significa che ci vorranno ancora 10 anni per finirle”, ha aggiunto Marsilio. “Non vorrei sentire che il problema è economico, noi stiamo risparmiando 50 milioni per il personale, perché non ha senso avere i miliardi da parte per questo scopo e non usarli per la ricostruzione. Quindi vorrei che la scusa che il personale costa troppo non prevalga nel vostro giudizio”.

 

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