LUNEDI PROSEGUE L'OCCUPAZIONE DELLA SEDE DEL PARCO SIRENTE VELINO

DANNI FAUNA SELVATICA: LA RABBIA DEGLI AGRICOLTORI ”LA REGIONE CI IGNORA!”

di Filippo Tronca

9 Luglio 2017 10:17

Regione - Politica

L'AQUILA – “Dopo due giorni di presidio pacifico della sede del Parco Regionale Sirente Velino, da parte di decine di imprenditori agricoli, abbiamo ottenuto soltanto la piacevole presenza dei Carabinieri, piacevole e gradita a chi come noi non ha niente da temere dalla legge, invece nessuno della Regione Abruzzo si è palesato a rispondere alle richieste che da anni reiteriamo”.

Comincia così la durissima lettera di Vinicio Blasetti, uno degli agricoltori e allevatori che hanno occupato la sede del Parco regionale venerdi e sabato scorso e che torneranno a farlo da domani lunedi a partire dalle ore 9, per ottenere finalmente i risarcimenti dei danni subiti dalla fauna selvatica, particolare cinghiali e cervi, in sovranumero nell0'area protetta, e che procurano ingenti devastazioni alle colture.

La media delle somme che i manifestanti attendono  è  di 50 mila euro ad azienda, soldi non erogati dal Parco dal 2014, e dalla Regione Abruzzo anche dal 2010. L'ostacolo è rappresentato anche dalla norma del “de minimis” imposta dall'Unione europea, secondo la quale non si possono superare i 15mila euro di risarcimenti in tre anni, perché altrimenti diventerebbero aiuti di Stato, considerati illegittimi. Ma, fanno notare agricoltori e allevatori, si tratta di una cifra improponibile per aziende che hanno subìto danni molti più ingenti.





Silenti e in tutt'altre faccende affaccendati tutti i componenti del consiglio regionale e della Giunta, a cominciare dall’assessore all’agricoltura Dino Pepe, e l’assessore ai Parchi Donato di Matteo.

L’unico ad inviare una nota, per ora il solo consigliere Lorenzo Berardinetti, di Regione Facile.

“Registriamo – si legge ancora nella durissima lettera aperta  di Blasetti – ultima in ordine di tempo, anche la vostra defezione, chiamarsi fuori da una partita che vede immani sofferenze degli imprenditori in questione, significa non avere ben chiaro il mandato verso il quale si è pronunziato giuramento. Abbiamo scritto già in altre occasioni e non ho avuto riscontri, non siamo pazzi mitomani, chiediamo soltanto si faccia giustizia di una colpevole latitanza delle istituzioni, non vogliamo assegnare responsabilità oggettive, vogliamo soltanto che si ponga rimedio ad un fenomeno catastrofico che ci mette nella condizione di non poter proseguire nella nostra attività”.

Gli agricoltori annunciano che in mancanza di risposte si rivolgeranno al Presidente della Repubblica.





Beardinetti nella nota da lui invata oggi alle redazioni spiega che “Le soluzioni alle problematiche relative le questioni legate al mondo agricolo e zootecnico, con specifico riguardo al contenimento dei danni da fauna selvatica, sono da sempre state al centro della mia azione politica e amministrativa. Per tanto, alla luce delle polemiche innescate sulla vicenda, tengo a precisare che raggiunto telefonicamente dal direttore del Parco Oremo Di Nino avevo dato la mia disponibilità, già da giovedì scorso, appena pochi minuti dopo l’inizio della protesta, a incontrare gli agricoltori che pacificamente rivendicano un loro sacrosanto diritto”.

“Sicuramente, spinti dalla esasperazione – prosegue la nota – per una situazione non più sostenibile, alcuni manifestanti mi hanno invitato a non recarmi presso la sede del Parco perché volevano avere esclusivamente come interlocutori l’assessore Dino Pepe e il direttore del dipartimento agricoltura della Regione Abruzzo Antonio Di Paolo“.

Fatta questa precisazione Berardinetti conclude affermando che “mi sono comunque attivato, da subito, a porre in essere le migliori e più incisive azioni per superare, in via definitiva, questo problema non più rinviabile. Ho condiviso con il presidente della comunità del parco, il sindaco di Fagnano Alto Francesco D’Amore, di sollecitare, attraverso un documento, la convocazione di una riunione urgente di tutti i soggetti interessati a partire dagli amministratori locali, del mondo agricolo, quello venatorio, oltre la indispensabile presenza del presidente Luciano D’Alfonso e degli assessori Pepe e Paolucci, ciascuno per le proprie competenze, allo scopo di condividere ogni misura concreta da mettere in atto esaminando a fondo la questione del de minimis al fine di concedere i rimborsi che spettano agli agricoltori”.

 

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: