D’ALFONSO ACCENTRA L’URBANISTICA, DOPO LE DELEGHE ECCO LA TASK FORCE

di Filippo Tronca

3 Ottobre 2015 08:00

Regione - Politica

L'AQUILA – La pianificazione urbanistica e ambientale dell'Abruzzo degli anni a venire ha un dominus incontrastato.

È il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, che, con il rimpasto di Giunta, non solo ha superato la crisi della sua maggioranza, ma nel giro di valzer delle deleghe ha sfilato, avocandole a sé, quelle dell’Ambiente dell'ormai ex assessore Mario Mazzocca, di Sinistra ecologia libertà, ora suo sottosegretario, e quella dell’Urbanistica, prima nelle competenze dell’assessore Donato Di Matteo.

E non basta. Il “super presidente” è a capo anche del gruppo di lavoro di esperti, nominato con delibera di Giunta il 15 settembre scorso, che ha come compito, per ora, di redigere entro il 15 ottobre un masterplan per “il rilancio e la ripresa industriale ed economica dell’Abruzzo”.

Tra poco meno di due settimane lo studio dovrà essere consegnato al governo per diventare parte integrante del masterplan per il rilancio del Sud, voluto dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, che lo ha annunciato in anteprima nella sua prima visita all'Aquila.

Un piano che consentirà anche all’Abruzzo di attingere ai 12 miliardi non spesi dei Fondi strutturali 2007-2013, alle nuove risorse per le politiche di coesione 2014-2020, di cui 40 miliardi riservati al Sud, a cui si aggiungono i 20 miliardi di cofinanziamento nazionale.





Poi il gruppo di lavoro si occuperà anche, a supporto di D’Alfonso, nella modifiche della legge urbanistica del 1986, e della Piano paesistico regionale.

In un'ottica, si prevede, di sviluppo, tesa a ridurre vincoli e limitazioni,ambientali e alfine proprio di realizzare le infrastrutture e le linee di sviluppo contenute nel Masterplan per il Sud.

E non è dunque un caso che la delega all’Ambiente sia stata sottratta a un ambientalista di chiara fama come Mazzocca, ex Pd ma eletto nelle liste di Sinistra ecologia libertà.

Nella legge urbanistica, per esempio, l’obiettivo potrebbe essere quello di rendere gli standard più flessibili per ampliare le aree commerciali, potenziare lo strumento del project financing, introdurre l’autodichiarazione di inizio lavori.

Nel piano paesistico si punta, assicurano negli uffici della Regione, a far saltare i vincoli ritenuti eccessivi, che precludono ogni insediamento lungo le coste e nelle aree di montagna oltre 800 metri.





Fanno parte del gruppo di lavoro Luciano D'Amico, rettore Università di Teramo, Eugenio Coccia, direttore del Gran Sasso Science Istitute, Gioacchino Del Monaco, Anas Compartimento Abruzzo, Enzo Di Salvatore, Università di Teramo, Berardino Di Vincenzo, Beni Culturali e Paesaggistici dell'Abruzzo, Luciano Fratocchi e Lelio Iapadre, Università dell'Aquila, Piergiorgio Landini, Roberto Mascarucci e Nicola Mattoscio, Università D'Annunzio, Massimo Palladini, urbanista, Pierluigi Properzi, presidente Istituto nazionale di Urbanistica Abruzzo e Molise, Umberto Sgambati, Ad Proger Spa.

E ancora Camillo D’Alessandro, consigliere regionale Pd ed ex sottosegretario, Tommaso Di Rino, direttore dipartimento sviluppo economico, Claudio Ruffini, segretario particolare del presidente, Evelina D’Avolio, componente dell’ufficio di presidenza.

La struttura tecnica è composta dai dipendenti regionali: Irene Ciabini, Sergio Di Pietrantonio, Carla Lomarco, Sabrina Saccomandi e Alessandra Volpe.

Un ruolo importante avrà poi l'ex direttore degli Affari della presidenza della Giunta degli ultimi 6 anni di centrodestra, quell'Antonio Sorgi nominato il 9 settembre, coordinatore del gruppo di lavoro che dovrà redigere il nuovo Piano paesistico regionale.

Nomina che ha provocato polemiche soprattutto da parte del mondo ambientalista, ma anche in Consiglio regionale, in particolare da parte del Movimento 5 stelle, in quanto Sorgi è stato arrestato ai domiciliari nel settembre 2014 nell’ambito dell’inchiesta “Re Sole” dalla procura della Repubblica dell’Aquila sull’appalto dell’ampliamento del cimitero di Francavilla (Chieti), con 7 indagati complessivi.

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