DAL CALCIO AL CABARET: UNA VITA AL MICROFONO PER IL GIORNALISTA MARSICANO ADRIANO MEGNA

di Marianna Galeota

4 Agosto 2014 08:38

Regione -

AVEZZANO – Dai microfoni delle radiocronache calcistiche a quelli dell’animazione turistica e dell’intrattenimento.

Due mondi opposti che si intrecciano nella vita dell’ex giornalista marsicano Adriano Megna che, dopo 14 anni trascorsi come cronista sportivo a Radio Monte Velino, a raccontare goal e azioni di gioco dell’Avezzano Calcio, ha scelto di abbandonare il mondo dell’etere per dedicarsi all’animazione in hotel e villaggi turistici.

“Stare dietro a un microfono in radio è molto più semplice che parlare o presentare una serata di fronte a tanta gente. Avere un pubblico di fronte è un bel banco di prova per chi si è sempre mascherato dietro a un microfono”, racconta ad AbruzzoWeb l’ex radiocronista, oggi 41 enne, che gira in lungo in largo l’Italia come capoanimatore con spettacoli di cabaret, concerti, e intrattenimento per grandi e bambini: Eleonora De Angelis di Rieti e Marta Di Giovambattista di Avezzano fanno parte del suo staff di animazione del Sea Park di Giulianova (Teramo).

Portare gioia e allegria tra le persone non è di certo un lavoro per tutti: “Spesso capita di essere tristi e di dover comunque andare avanti con gli spettacoli, i giochi in spiaggia e il cabaret – ammette – È il mio lavoro e in certi casi mi stampo un bel sorriso in faccia e vado avanti”





“Quando morì mia madre, per esempio, ripresi a lavorare dopo pochi giorni e questo, forse, mi aiutò anche a tirarmi su. The show must go on, del resto – aggiunge – Alle persone che vogliono stare bene e divertirsi non importa dei tuoi problemi personali. Ed è giusto così”.

Ma l’attività di Megna non si ferma ai 3 mesi estivi: l'animatore marsicano è infatti impegnato anche in inverno negli alberghi montani di Pescasseroli e Rocca Di Mezzo.

“Faccio una vita che mi porta sempre in giro – confessa – Per questo non riesco ad avere una relazione stabile e a permettermi una famiglia, almeno per ora. Il mio lavoro tuttavia mi piace troppo, quindi per adesso questa condizione non mi pesa”.

Megna ricorda gli anni trascorsi alla radio e spera un giorno di poter tornare a raccontare partite di calcio come un tempo, con le sue radiocronache “particolari”.





“Facevo cronache da tifoso, divertenti e molto colorite – specifica – ma anche pericolose alle volte. Spesso i tifosi delle squadre avversarie ce l’avevano col mio modo di fare un po’ ‘fazioso’ e per la mia eccessiva gioia ai gol della mia squadra. Una volta un tifoso buttò giù con un calcio la porta della cabina stampa e fui costretto a terminare la radiocronaca della partita dalla curva!”.

Tra i match più belli commentati in 14 anni, Megna ricorda la sua prima radiocronaca nel novembre del 1991 per Avezzano Vastese (1-1), ma anche lo spareggio per la serie C2 L’Aquila-Torres al Flaminio e il match tra il Teramo e l’Avezzano per per la promozione in C1 nel 1996 che finì con una vittoria dei marsicani per una rete a zero.

Ma le passioni di Megna non finiscono con l'intrattenimento. Nel tempo libero, infatti, si cimenta con la musica.

“Sono un cantautore e ho scritto molti testi, partecipando anche alle selezioni di Sanremo che però, putroppo, non ho mai passato – conclude – Sono un vero appassionato e suono il pianoforte, la chitarra, il basso e la batteria. Questa mia dote mi aiuta molto nel mio lavoro: spesso faccio anche concerti dal vivo. La mia migliore imitazione? È quella di Vasco Rossi“.

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