LA RATIFICA OGGI DA CONFERENZA STATO REGIONI E CONSIGLIO DEI MINISTRI D'ALFONSO, ''ORGOGLIOSI''; FORZA ITALIA, ''MERITO DI CHIODI, ORA GIU' TASSE''

DA REGIONE CANAGLIA A REGIONE MODELLO ABRUZZO, FINE COMMISSARIAMENTO SANITA’

15 Settembre 2016 18:41

Regione - Politica

L'AQUILA  – Da regione canaglia dopo un efficace lavoro di risanamento a regione modello: è la parabola dell’Abruzzo, la prima tra le regioni con i conti in rosso ad uscire dal commissariamento per l’eccessivo debito della sanità, dopo 9 anni in cui il governo si è in pratica sostituito nella gestione.  

Due i passaggi formali che hanno ratificato oggi la fine della “tutela” imposta dal governo: quello di oggi pomeriggio con la Conferenza Stato Regioni che ha dato parere favorevole alla  delibera di giunta regionale del 26 luglio, che ha avviato la procedura dall’uscita dal commissariamento e ha approvato il Piano di riqualificazione del sistema sanitario abruzzese.  

A seguire il consiglio dei ministri a Palazzo Chigi, che intorno alle 19, ha dato il lasciapassare ufficiale.

La Regione Abruzzo si riappropria ora della competenza e può pensare, gradualmente, all'abbassamento delle tasse Irpef ed Irap che erano state aumentate per far fronte al deficit.

Sarà la maggioranza di centrosinistra a governare il complesso processo considerando che la sanità costituisce oltre l'80 per cento del bilancio regionale e che e' in atto anche la riforma lorenzin basata su tagli e razionalizzazioni.

Oggi si chiude così un percorso cominciato nel marzo 2007, a partire da 4 miliardi di euro di debito, e passato da tre Giunte regionali, quella di centrosinistra di Ottaviano Del Turco, a cui ha fatto seguito quella del centrodestra guidata da Gianni Chiodi, che nelle vesti di commissario ad acta ha avviato e fatto buona parte della non facile opera di risanamento e riduzione della spesa sanitaria.

Un lavoro basato sul raggiungimento dell'equlibrio economico finanziario e del rispetto dei livelli essenziali di assistenza (Lea), andati positivamente con Chiodi. Opera poi portato a termine dall’attuale governo di centrosinistra di Luciano D’Alfonso, che ha svolto le funzioni di commissario per conto del governo nazionale.





L’uscita dal commissariamento era stata annunciata più volte negli ultimi mesi, ma sempre rinviata. Segno che la trattativa con il governo sulle misure necessarie per mettere in sicurezza i conti anche negli anni a venire, è stata tormentata e complessa.

Fino alla decisiva delibera del 26 luglio, che però provocato l’ira delle opposizioni che in Consiglio regionale, pochi giorni prima erano riuscite a far approvare un ordine del giorno che imponeva il ritiro del Piano di riordino sanitario e una sua radicale modifica.

Ad esprimere soddisfazione e a complimentarsi con l’Abruzzo Giovanni Toti, vicepresidente della Conferenza, e presidente della Regione Liguria.

“È la prima regione che esce dal commissariamento, c'è stato un grande lavoro da parte della regione Abruzzo e della Conferenza che lo ha supportato – ha detto Toti –  un buon risultato, segno che le regioni possono essere efficienti ed efficaci”.

Le Regioni che restano ancora commissariate sono Lazio, Campania, Molise, Sicilia, Calabria, Piemonte e Puglia.

Hanno partecipato alla conferenza Stato Regioni e poi si sono recati a palazzo Chigi il presidente D’Alfonso, e l’assessore alla sanità Silvio Paolucci.

“Ci riprendiamo il nostro destino –  commenta a caldo D'Alfonso- siamo la prima Regione uscita da un commissariamento durato 9 anni. Abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi sia di riordino dei conti che di performance per qualità e quantità di servizi alla salute”, sottolinea.

“La fine del commissariamento non significa arbitrio – prosegue D'Alfonso – ma cultura della programmazione, valorizzazione del significato dei dati: faremo sì che si inauguri una nuova stagione di investimenti, innovazioni, formazione del capitale umano e diritti della salute sostenibili”.





“E' un risultato che ci riempie d'orgoglio – aggiunge l'assessore Paolucci – frutto di un lungo lavoro, che negli ultimi due anni ha visto questa amministrazione regionale lavorare senza sosta per restituire agli abruzzesi la gestione della sanità. E un ringraziamento va al presidente Luciano D'Alfonso e alla struttura commissariale per la fiducia che hanno riposto in me. Oltre, naturalmente, al prezioso lavoro di accompagnamento, indirizzo e monitoraggio reso dai ministri dell'economia, delle finanze e della salute, e delle strutture tecniche competenti. Ci sono stati momenti difficili, ma tutte le scelte che sono state prese, avevano l'unico obiettivo di migliorare la qualità dell'offerta sanitaria ai nostri utenti”.

Non si fa attendere la replica del gruppo consiliare di forza Italia, che ironicamente ringraziano Toti per i complimenti all'Abruzzo, aggiungendo però che “chiaramente il riferimento è al lavoro svolto dal Governo di Gianni Chiodi che ha prodotto questo importante risultato che sarebbe stato raggiunto comunque indipendente dalle decisioni dell’attuale Giunta regionale di centrosinistra”. Ribandendo ora la necessità di ridurre la pressione fiscale.

Nei giorni l’assessore Paolucci, ha a tal proposito annunciato che una delle priorità sarà proprio quella di ridurre la pressione fiscale, aumentata d’imperio in Abruzzo proprio per risanare i conti della sanità.

Con la fine del commissariamento i poteri in materia sanitaria torneranno dopo anni di etero direzione da parte del governo e della struttura commissariale, alla giunta regionale, al consiglio regionale, e alla competente commissione.

Fermo restando che rimarrà l’obbligo di portare a compimento la riorganizzazione della rete ospedaliera, che prevede il dimensionamento di molti plessi ospedalieri abruzzesi, e il mantenimento di reparti e prestazioni specialistiche in base ala consistenza dei bacini di utenza, la riduzione del ricorso al ricovero ospedaliero e la realizzazione di una rete di medicina del territorio, meno costosa e si spera più efficace.

Allo storico risultato sarà dedicata una conferenza stampa convocata domani alle 12  nella Sala Blu della sede di Pescara della Regione di viale Bovio, a cui interverrà il sottosegretario di Stato alla salute Vito De Filippo, oltre al presidente D'Alfonso e  a Paolucci.

 

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