DA NOVEMBRE ADDIO AL REDAZIONE ABRUZZESE DEL TEMPO, ”ERA SCRITTO”

di Arianna Iannotti

26 Ottobre 2014 19:18

Regione -

PESCARA – Sit-in di protesta organizzato dall’Assostampa a Pescara contro la chiusura della pagina regionale del quotidiano nazionale Il Tempo che, dopo quasi un sessantennio,cesserà la pubblicazione dal prossimo primo novembre.  

In tanti, tra sindacalisti, esponenti del mondo della politica e semplici simpatizzanti, si sono ritrovati intorno al caporedattore Abruzzo Franco Avallone e ai redattori della storica testata per la manifestazione che si è svolta in piazza Salotto, a pochi passi dalla sede della redazione pescarese. 

Dieci i redattori che rischiano di perdere in posto di lavoro e che sono stati messi in permesso straordinario in attesa della discussione del piano editoriale presso il ministero del Lavoro, mentre 30 sono complessivamente i collaboratori che hanno già ricevuto la lettera con cui si annuncia la fine della collaborazione, a firma dell’amministratore delegato del Tempo di Roma Federico Vincenzoni e del direttore responsabile Gian Marco Chiocci. 

Per solidarietà con loro, già da dieci giorni i redattori hanno ritirato le firme dagli articoli pubblicati sul giornale. 





“Oltre alla perdita dei posti di lavoro – ha detto il segretario Assostampa Abruzzo Franco Farias – la chiusura del Tempo significa per la nostra regione un drammatico ritorno indietro di oltre mezzo secolo. Stiamo retrocedendo e diventando una regione tra le più desertificate d’Italia nel campo dell’informazione”. 

“Si profila inoltre – ha continuato Farias – una situazione difficilissima per tutto il mondo dell’informazione locale, tenendo conto delle difficoltà che sta vivendo anche il quotidiano Il Messaggero, che preannuncia la chiusura della redazione aquilana, e della situazione altrettanto grave dell’emittenza televisiva locale”. 

Di fronte a questa situazione, il presidente dell’ordine dei giornalisti d’Abruzzo, Stefano Pallotta, ha chiamato in causa l’amministrazione regionale chiedendo un intervento incisivo e strategico nel settore, in sinergia con le forze sindacali che hanno subito risposto all’appello intervenendo al sit-in di protesta.

Erano presenti anche il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi, l’onorevole Fabrizio Di Stefano e l’assessore comunale di Pescara Sandra Santavenere.  





A rispondere all’appello è stato anche il presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio che ha fissato per il prossimo 29 novembre l’apertura dei già annunciati Stati generali dell’informazione: un tavolo di lavoro, aperto ai rappresentati del sindacato e dell’ordine dei giornalisti, per fotografare la situazione locale e chiedere a Roma interventi di sostegno per il settore. 

In attesa dell’incontro ministeriale a Roma sul futuro del giornale, lo scenario sinora disegnato si presenta a tinte fosche. Per Marco Patricelli, che nella redazione abruzzese del Tempo ricopre il ruolo di fiduciario di redazione, c’è stato “un piano preordinato che portava alla chiusura delle pagine regionali del giornale”. 

Tanto è vero, spiega Patricelli, che “ai collaboratori è arrivata la lettera unilaterale di rescissione del contratto nel giorno in cui doveva tenersi l’incontro tra la Federazione nazionale della stampa e quella degli editori”. 

Altre scelte motiverebbero la sensazione che fosse tutto già scritto: “La chiusura improvvisa del mercato pubblicitario, il mancato aggiornamento del sito internet, il depauperamento del numero dei collaboratori e via dicendo”, conclude Patricelli.

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