CRISI: ECONOMISTA SALVATORE, ”BENE ABRUZZO MA CONTESTO DIFFICILE”

15 Settembre 2012 14:49

Regione - Economia

PESCARA- “L’Abruzzo si posiziona bene tra le regioni italiane” e, dopo l’azione di risanamento, può pensare alla crescita, concentrandosi su settori quali agricoltura, piccola impresa e turismo, grazie a cui “potrebbe fare meglio dell’Italia”.

È questa, in sintesi, l’idea dell’economista Dominick Salvatore, consulente della Banca mondiale e del Fondo monetario internazionale, che oggi ha partecipato a un convegno promosso dalla Regione a Pescara.

All’iniziativa, dal titolo “L’Abruzzo tra risanamento e sviluppo”, ha partecipato anche il governatore Gianni Chiodi. Un convegno iniziato con la
protesta di due delegazioni di lavoratori, una della Airone Technic e l’altra della Sixty, all’interno dell’aeroporto d’Abruzzo per chiedere un incontro al governatore.

A moderare i lavori, nella sala congressi dell’Aeroporto Internazionale d’Abruzzo, è stato il direttore del quotidiano Il Centro, Mauro Tedeschini. Presenti in platea molti esponenti del mondo politico, sindacale e imprenditoriale abruzzese.

“L’Abruzzo, tra le regioni italiane – ha affermato Salvatore – si posiziona abbastanza bene, specialmente adesso che è rientrato con i costi, grazie al presidente Chiodi. Solo che è molto difficile crescere in una situazione in cui tutto il mondo, l’Italia, l’Europa, gli Stati Uniti e anche la Cina registrano una crescita molto ridotta”.

“La situazione internazionale, infatti, è grave – ha aggiunto – perché anche gli Stati Uniti, che normalmente ripartono dopo una recessione profonda, stanno ripartendo in modo troppo lento. L’Europa è in crisi ancor di più degli Stati Uniti e l’Italia ancor di più dell’Europa”.





“L’Abruzzo, però – ha sottolineato Salvatore – ha alcuni settori di qualità, come l’agricoltura, la piccola impresa, che deve essere valorizzata ancora di più, e il turismo. È proprio a partire da questi settori che l’Abruzzo può contare di far meglio delle altre regioni e meglio dell’Italia in generale”.

Rispondendo alle domande dei cronisti, Salvatore ha aggiunto che “il risanamento può aiutare la crescita perchè quando non c’è il risanamento molte delle risorse devono essere spese per rientrare e quindi non sono disponibili per la crescita”.

“Il risanamento in Abruzzo c’è stato – ha affermato – e il presidente è stato molto bravo, cosa difficile da fare in una situazione di grande crisi”.

“Adesso che siamo rientrati con i conti – ha concluso – le risorse possono essere indirizzate per stimolare la crescita”.

CHIODI: “SI APRE FASE DI SVILUPPO E CRESCITA”

“In Abruzzo è stato portato a termine un processo di risanamento incredibile. Adesso la regione inizia una nuova fase, cioè quella del contributo a tutti quei processi di crescita e di sviluppo”.

Lo ha affermato il presidente Chiodi, nel corso del convegno ‘L’Abruzzo tra risanamento e sviluppo’.





Parlando della strada da intraprendere verso la crescita e lo sviluppo, il governatore ha ricordato la “dotazione importante che noi abbiamo di fondi Fas per circa 600 milioni di euro che andranno ovviamente sul territorio per investimenti di tipo strategico e per il sostegno di diverse politiche, come, ad esempio, quelle economiche, industriali, occupazionali e culturali”.

“Dall’altro lato – ha aggiunto Chiodi – abbiamo anche la possibilità di ridurre le tasse e quando si riducono le tasse significa che si è fatto un buon lavoro: abbiamo posto nel passato le condizioni affinché si possa arrivare alla riduzione”.

“Saremo in controtendenza rispetto a tutti i fenomeni nazionali e direi anche europei – ha proseguito – in questi momenti in cui, invece, per effetto delle stesse situazioni in cui si è trovato l’Abruzzo, le tasse vengono aumentate”.

Chiodi si è soffermato anche sull’importanza della presenza in Abruzzo di un economista del calibro di Salvatore.

“Oggi l’economia è globalizzata – ha spiegato – e non si governa più a livello locale, soprattutto per microterritori come quelli abruzzesi. Di conseguenza è bene conoscere quali sono le tendenze economiche globali, affinché si possa intraprendere o comunque comprendere dove stia andando, non solo il Paese, ma l’economia globale, anche perché dobbiamo prepararci a quelli che possono essere i futuri scenari”.

“Il mondo cambia in maniera velocissima – ha sottolineato il governatore – cambiano gli equilibri anche in termini di produzione, di economia, di rapporto di forze, di potenza militare e di capacità di influenza. Questo è un fatto che non può essere misconosciuto anche a coloro che devono governare i territori”.

“Salvatore – ha concluso Chiodi – ha una visione globale che ci può essere utile a capire ciò che è meglio fare per fronteggiare gli scenari futuri dell’economia mondiale”.

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