TRA ELEMENTI DI ATTRITO CON EX CONSIGLIERI DI 'INSIEME PER L'AQUILA' L'ATTEGGIAMENTO DA ''ZARINA'' DEL CAPOGRUPPO ERSILIA LANCIA

CRISI COMUNE: DA LIRIS MESSAGGIO A BIONDI, STRAPPO INTERNO A FDI SPACCA MAGGIORANZA

di Alessia Centi Pizzutilli

29 Gennaio 2020 08:00

Regione - Politica

L’AQUILA – La maggioranza al Comune dell’Aquila si spacca nuovamente per lacerazioni interne al partito di Fratelli d’Italia e salta la seduta del primo Consiglio del nuovo anno, che si è riunito ieri mattina nella sede municipale di Villa Gioia.

È mancato, infatti, il numero legale al momento della votazione del secondo punto all’ordine del giorno, riguardante l’acquisizione al patrimonio dell’ente dei terreni occupati con il parco del Beato Vincenzo e piazza Italia.

In particolare sono usciti dall’Aula i quattro consiglieri di Insieme per L’Aquila, confluiti nel gruppo di Giorgia Meloni a fine anno, Vito Colonna, Leonardo Scimia, Ferdinando Colantoni e Giancarlo Della Pelle, fedelissimi dell’assessore regionale ed ex vice sindaco del capoluogo abruzzese Guido Quintino Liris, e Roberto Junior Silveri, eletto nelle fila di Forza Italia, poi passato al gruppo di Insieme, oggi consigliere del Gruppo misto.





I dissidi sono dovuti allo stallo amministrativo, per il quale una parte della maggioranza punta il dito contro l'assessore Vittorio Fabrizi, tecnico rivendicato da Fdi, “colpevole” dell’impasse in capo al suo assessorato e in particolare in riferimento alla delega alle Opere pubbliche e allo Sport.

Ma a scatenare la dura reazione dei 4 consiglieri di Fdi, fino ad oggi considerato “uno dei gruppi più moderati”, sarebbe stato il ritardo nella notifica di accettazione nel gruppo dei meloniani.

Già nel momento dell’annuncio dell’adesione, infatti, si erano sollevate le prime polemiche all'interno del partito del sindaco del capoluogo abruzzese, Pierluigi Biondi: “A casa mia certi annunci li fa il partito”, aveva scritto sui social il capogruppo di Fdi, Ersilia Lancia, vice presidente del Consiglio comunale, vice coordinatrice provinciale del partito e moglie del coordinatore regionale di Fdi, Etel Sigismondi.

Un atteggiamento ritenuto da “zarina”, stando a quanto si dice nei corridoi del Comune dell’Aquila, anche se nessuno dei consiglieri lo ha confermato pubblicamente.





Il messaggio politico inequivocabile  lanciato al sindaco Biondi dai consiglieri, condiviso anche da Liris, è teso a dimostrare che “così non si può andare sia da un punto di vista politico che amministrativo”.

La crisi di maggioranza, aperta il 23 dicembre scorso quando parte del centrodestra ha disertato l’Aula nel giorno dell’approvazione del bilancio di previsione, di fatto non è stata risolta ed è risultato vano il tentativo di “nascondere la polvere sotto il tappeto”. 

Silveri, uscito dal gruppo di riferimento dell’assessore regionale, da quanto appreso mantiene rapporti con Liris, anche se ha annunciato nelle scorse settimane la sua vicinanza alla Lega.

Alla luce di quanto accaduto ieri in Consiglio, appare chiaro che l’accordo tra le forze politiche trovato a seguito della crisi di dicembre sia stato raggiunto solo grazie “all’interferenza” dei vertici regionali e in particolare del governatore Marco Marsilio, di Fratelli d’Italia, che avrebbe imposto a Biondi un passo indietro per evitare un eventuale contraccolpo nell’esecutivo regionale.

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