L’AQUILA -“Creiamo l’atmosfera”.
È difficile definire con parole diverse da quelle di Giampaolo Cotellessa ciò di cui si occupa la sua azienda, la Creation vetrina group srl.
È un piccolo cuore che pulsa creatività questa azienda, nata 25 anni fa dalla passione per l’allestimento delle vetrine e diventata nel tempo una tra le realtà più importanti nel campo del visual merchandising a livello nazionale e internazionale.
Famosi sono ormai gli alberi giganti alti fino a 30 metri, realizzati con materiali totalmente riciclati, che negli anni hanno impreziosito il Natale di numerosi centri e gallerie commerciali italiane.
La sede di questo ‘gioiello’ made in L’Aquila si trova nel nucleo industriale del comune di Fossa, e neanche questa, insieme agli uffici che si trovavano nel centro storico del capoluogo, è stata risparmiata dalla furia del terremoto del 2009.
“Ci siamo rimboccati le maniche, riavviando subito l’attività e facendo i lavori a nostre spese. Ma i tempi, oggi, sono difficilissimi”, spiega ad AbruzzoWeb Cotellessa, che con lo spettro della restituzione al 100 per cento dei contributi sospesi non riesce a essere ottimista: “Se così dovesse essere, chiudiamo i battenti”.
Intanto, grazie alle luci di Creation vetrina il Natale si è acceso anche quest’anno a Gardaland, ma anche nelle stazioni di Napoli, Milano e Torino, così come nella piccola baita di Natale che si trova a Fossa, ritrovo soprattutto degli aquilani in cerca di fantastiche decorazioni natalizie.
Ma quest’anno anche Creation vetrina ha pronta una letterina da attaccare all’ormai famoso “Albero dei desideri” realizzato qualche anno fa nella stazione Termini a Roma: “Fare qualcosa per l’imprenditoria aquilana, perché se non ci sono più supporti laterali, dalla politica alle banche, questa è destinata a morire”.
Quanto ci vuole per montare uno dei vostri famosi alberi giganti?
Abbiamo terminato il montaggio nel parco divertimenti di Gardaland di quello più alto in assoluto: ben 30 metri di altezza, 12 metri di diametro, decorato con 36 mila luci ‘led’ e 3 mila ‘strobo’.
Alla base dell’albero abbiamo posizionato delle enormi sfere da 1,2 metri di diametro. Abbiamo impiegato circa una settimana per terminare la sua installazione. Mediamente per l’allestimento completo di una grande struttura (quest’anno abbiamo realizzato il natale nelle Stazioni di Milano, Torino e Napoli) occorrono dai tre ai quattro giorni lavorativi. Ci tengo a precisare che con il mio team lavoriamo sempre nella massima sicurezza, grazie anche all’esperienza che abbiamo ormai acquisito nel settore.
Dove viene prodotto il materiale utilizzato per le decorazioni?
La produzione delle strutture e dei materiali di decorazione viene effettuata in Germania, dall’azienda Barthelmess, di cui sono socio dal 2003. Nella nostra azienda provvediamo ad assemblarne i componenti.
Come è nata la passione per i grandi allestimenti?
Ho iniziato come vetrinista nel 1966 nella catena d’abbigliamento Monti. Con il tempo mi sono specializzato e nel 1987 ho fondato la Creation Vetrina: siamo un team familiare, ma non soltanto perché con me lavorano anche i miei figli, mia moglie e mio fratello; io considero tutti i miei collaboratori, 15 in totale, come fossero miei figli.
Quando si lavora a un progetto lo si fa tutti insieme, ci si scontra e ci si confronta per arrivare poi alla soluzione migliore.
Come avete superato il terremoto di quasi quattro anni fa e come state affrontando la crisi economica in atto?
Il 27 maggio del 2009, dopo poco più di un mese dal sisma, eravamo già operativi, avendo traslocato gli uffici presso la nostra baita di Fossa e in seguito acquistando due container. Uffici che erano in pieno centro, in via Garibaldi, e restano tuttora inagibili.
Per riaprire subito, ho pagato di tasca mia i lavori per riparare i danni subiti dal nostro capannone, ma del rimborso di quei soldi ancora non se ne vede ancora alcun accenno. Fino a un anno fa i nostri uffici erano ancora nei container.
Abbiamo investito anche per realizzare i nuovi locali/uffici proprio all’interno del capannone, in modo da poter ricevere i nostri clienti in ambienti più dignitosi.
La crisi di questo momento è pesantissima. Il problema è la mancanza di liquidità, i grandi gruppi con i quali lavoriamo pagano sempre più a lungo termine e le banche agiscono come se avessero dimenticato che qui c’è stata una tragedia enorme.
Se ci chiederanno, come sembra, la restituzione del 100 per cento delle tasse, sarà davvero la fine. E non è giusto, perché noi avremmo potuto chiudere l’attività subito dopo il terremoto e, se non l’abbiamo fatto, è soltanto per amore verso l’azienda e verso la nostra città.
In questo clima di profonda austerity, le decorazioni e gli ‘abbellimenti’ non rischiano di sembrare superflui?
Qualche giorno fa eravamo alla Stazione Termini di Roma per installare alcuni alberi. A un certo punto sono venuti verso di noi alcuni senzatetto che dormono in stazione, a chiederci degli scatoloni. La realtà è molto dura e difficile, e noi lo sappiamo bene. Ma quello che sappiamo fare è creare l’atmosfera, addolcirla e impreziosirla. Magari regalando qualche sorriso e qualche speranza in più. L’”Albero dei desideri” ne è un esempio.
Nei suoi progetti c’è anche quello di creare una sorta di ‘borgo ludico’. Di cosa si tratta?
Possiedo un terreno di circa 30 mila metri quadrati a Fossa, vicino la sede dell’azienda. Mi piacerebbe realizzare una grande struttura che possa servire come punto di aggregazione per le persone, dove ci siano spazi per la cultura, per le attività artigianali, e luoghi dedicati ai bambini.
Al centro, una piazza dove poter realizzare d’inverno una pista di pattinaggio e d’estate eventi e fiere.
Se è vero che la crisi si supera con le idee, io ne ho tantissime. Purtroppo manca chi queste idee le sostenga a livello economico.
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