CORONAVIRUS: ANAAO, ”SANITARI CONTAGIATI PER UNA CATENA ERRORI”

2 Aprile 2020 13:36

Italia - Cronaca

ROMA  – Così tanti operatori sanitari si contagiati, oltre 10mila, “per una catena di errori di gestione”. 

Lo afferma il maggiore dei sindacati dei medici ospedalieri, l'Anaao-Assomed. 





Innanzitutto, spiega il sindacato, la “tardiva attivazione delle misure di contenimento (lockdown) e la palese impreparazione, anche per problemi strutturali negli ospedali, soprattutto nei Pronto Soccorso, e nel territorio nell'azione di prevenzione e contenimento del rischio biologico”.

È mancata o è stata inadeguata, cioè, “l'attuazione di quanto già scritto nei Piani Pandemici Nazionali (ultimo del 2006) e Regionali (2007): percorsi puliti/sporchi, aree pulite/sporche con apposite zone filtro, sistemi di ventilazione a pressione negativa, docce per il personale, sanificazione”. 

Altro errore la “gravissima carenza, o assoluta mancanza in alcuni casi ed inadeguatezza in altri, dei Dispositivi di protezione individuale Dpi: semplicemente non risultavano stoccati, in palese contrasto con quanto prevede la normativa vigente. Carenza coperta con norme di legge ad hoc con cui si è innalzata a dignità di Dpi la semplice mascherina chirurgica”.





Anche l'obbligo di sorveglianza della sicurezza per il personale sanitario “è stato omesso: tale grave omissione è stata favorita addirittura da indirizzi legislativi, come l'articolo 7 del DL 14/2020, con cui si è escluso il personale sanitario dal dovere dell'isolamento fiduciario in caso di esposizione non protetta a Covid-19”. 

Ancora: “E' stata disattesa l'indicazione e la tempistica, anche questa prevista da una normativa specifica, all'esecuzione dei tamponi naso faringei con conseguente mancata messa in sicurezza di tutto il personale che garantisce i servizi pubblici essenziali, in primis quello sanitario”.

Dunque, “se le norme e gli indirizzi richiamati non saranno cambiati rapidamente, dovremo rassegnarci al fatto che sempre di più dalla prima linea – conclude l'Anaao – salga la richiesta di applicazione dell'articolo 44 del D.Lgs 81/2008 che disciplina il 'diritto di resistenza' del lavoratore a fronte di un pericolo per la propria salute 'grave', 'immediato' ed 'inevitabile'”.

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