GRAVE 23ENNE PESCARESE, E' RICOVERATO IN RIANIMAZIONE; NUOVO REPARTO A L'AQUILA, ATTIVI PRIMI 38 POSTI SU 80

CORONAVIRUS: 1.293 POSITIVI IN ABRUZZO, 88 DECEDUTI, LA MAPPA DEL CONTAGIO

29 Marzo 2020 15:44

Regione - Cronaca

L'AQUILA – In Abruzzo, dall'inizio dell'emergenza, sono stati registrati 1.293 casi positivi al Covid 19, diagnosticati dai test eseguiti nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara, anche attraverso l'Istituto Zooprofilattico di Teramo.

Rispetto a ieri si registra un aumento di 160 nuovi casi.

329 pazienti sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva (39 in provincia dell'Aquila, 72 in provincia di Chieti, 140 in provincia di Pescara e 78 in provincia di Teramo), 68 in terapia intensiva (14 in provincia dell'Aquila, 11 in provincia di Chieti, 33 in provincia di Pescara e 10 in provincia di Teramo), mentre gli altri 772 sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl (40 in provincia dell'Aquila, 141 in provincia di Chieti, 359 in provincia di Pescara e 232 in provincia di Teramo).

Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 88 pazienti deceduti: i nuovi decessi riguardano un 82enne di Lanciano; un 69enne di Pineto; un 50enne, un 61enne e un 89enne di Castiglione Messer Raimondo; un 77enne di Bellante; un 64enne e un 71enne di Pescara; un 63enne e un 64enne di Penne; una 82enne di Balsorano; un 71enne di Archi  (spetterà in ogni caso all'Istituto Superiore di sanità attribuire le morti al Coronavirus, in quanto si tratta di persone che potrebbero già essere state affette da patologie pregresse); 29 pazienti clinicamente guariti (che da sintomatici con manifestazioni cliniche associate al Covid 19, sono diventati asintomatici); 7 guariti (che hanno cioè risolto i sintomi dell'infezione e sono risultati negativi in due test consecutivi).

Dall'inizio dell'emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 7730 test, di cui 4590 sono risultati negativi.

La differenza tra il numero dei test eseguiti e gli esiti, è legato al fatto che più test vengono effettuati sullo stesso paziente. Nel totale viene considerato anche il numero degli esami presi in carico e tuttora in corso.

Del totale dei casi positivi, 101 si riferiscono alla Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila, 266 alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 576 alla Asl di Pescara e 350 alla Asl di Teramo.

Dei 160 casi positivi al Covid 19 registrati oggi, 13 fanno riferimento alla Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila, 37 alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 64 alla Asl di Pescara e 46 alla Asl di Teramo.





Il dato riguarda la presa in carico dei pazienti e non coincide necessariamente con la loro residenza anagrafica, in quanto ci sono pazienti residenti in una provincia che sono in cura in una diversa Asl provinciale. Inoltre, per ragioni cliniche, ci sono pazienti che sono stati trasferiti da un ospedale all'altro, anche in presidi di Asl differenti.

Lo comunica il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute dell'Assessorato regionale alla Sanità. 

NUOVO REPARTO A L'AQUILA, ATTIVI PRIMI 38 POSTI SU 80

Un nuovo reparto covid all’ospedale San Salvatore dell’Aquila: sono stati attivati oggi i primi 38 posti letto del Dipartimento di Medicina per i malati coronavirus che non necessitano di terapia intensiva o semi-intensiva. 

A regime, la nuova struttura che oltre alla specializzazione di medicina dispone di quella di pneumologia, dovrebbe arrivare a 80. La Asl provinciale dell’Aquila ha recepito le indicazioni dell’Unità di crisi regionale ed ha proceduto a tempo di record ad ampliare la dotazione per contrastare il probabile picco di contagi che potrebbe riguardare anche l’Abruzzo. 

I nuovi posti si aggiungono ai 20 di Malattie infettive, dove ne sono disponibili anche 2 di terapia intensiva, e agli attuali 14 di terapia intensiva del cosiddetto G8, il piccolo ospedale limitrofo al San Salvatore realizzato dopo il terremoto per l’evento mondiale che si è svolto all’Aquila, riaperto come covid-hospital proprio per la emergenza. Nelle prossime settimane, come annunciato dal sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, verrà ultimata e aperta anche la palazzina del Delta medico, ristrutturata dopo il terremoto, che ha una dotazione di 135  posti letto. 

Comunque, le tre strutture attualmente in funzione sono vicine tra di loro in seguito alla pianificazione attuata sotto la regia del direttore sanitario di presidio, Giovanna Micolucci, e del capo Dipartimento di medicina della Asl, dottoressa Sabrina Cicogna, primario del reparto di cardiologia, che si è posta l’obiettivo di tenere isolato e lontano da rischi di contagio, il nucleo centrale del San Salvatore, per evitare quanto accaduto purtroppo negli ospedali Pescara, Penne e Teramo. 

Ad annunciare l’apertura del medicina covid è stato l’assessore regionale al Bilancio e al Patrimonio Guido Liris, dirigente medico della Asl dell’Aquila da settimane in prima linea nella gestione della emergenza. 

“È un’altra domenica civid – spiega in una nota -, con l’attivazione di posti letto del Dipartimento di medicina che non hanno bisogno di terapia intensiva o semi-intensiva. Una nuova dotazione che va a sommarsi ai posti letto del G8 e del reparto di Malattie Infettive. Con la dottoressa Cicogna e il professor Grassi ho condiviso riflessioni e prospettive. Grazie per quanto instancabilmente state facendo”. 

Dei 38 posti, 12 sono di medicina e sono sotto la responsabilità del professor Davide Grassi, associato di Medicina interna dell’università dell’Aquila e 26 di pneumologia gestiti dal primario di peneumolgia, Alfeo Fioredonati. Gli spazi sono stati ricavati sgombrando i locali della libera professione, chiusa dopo l’emergenza, e la neurologia che è stata trasferita. 





GRAVE 23ENNE PESCARESE, E' RICOVERATO IN RIANIMAZIONE

C'è anche un 23enne tra le persone positive al Covid-19 ricoverate in terapia intensiva in Abruzzo. 

È il più giovane tra i pazienti abruzzesi in rianimazione. Il ragazzo, di Pescara, arrivato in ospedale con una grave insufficienza respiratoria, è stato intubato. 

Secondo quanto si apprende da fonti sanitarie, presenta un quadro critico di polmonite.

Nell'ambito dei trasferimenti disposti dalla Asl di Pescara per creare nuovi posti letto dedicati ai pazienti Covid-19, il giovane è stato trasferito all'ospedale di Sulmona (L'Aquila).

ALTRI 12 POSTI TERAPIA INTENSIVA AL MAZZINI, DG TRANQUILLIZZA IMPENNATA CONTAGI

Da domani saranno attivi presso il terzo Lotto dell'ospedale “Mazzini” di Teramo ulteriori 12 posti di terapia intensiva per pazienti covid. 

Lo rende noto il direttore generale facente funzione della Asl provinciale di Teramo, Maurizio Di Giosia, nel fare, in una lettera aperta, il punto della situazione sui contagi nel suo territorio alla lode della impennata degli ultimi giorni.

Di Giosia ha chiarito i particolari delle positività in ospedale di due pazienti asintontamatici che hanno portato alla chiusura dei reparti di Oncologia e Medicina donne. Il manager annuncia la riapertura dopo la sanificazione. 

“Nei presidi no covid prosegue la rimodulazione organizzativa con accorpamento e riduzione dei posti letto delle aree mediche e chirurgiche per recuperare personale da poter utilizzare per l'emergenza – spiega nella lettera -. In accordo con Regione Abruzzo, nell'ospedale COVID di Atri, sono stati aumentati i posti di Terapia Intensiva (fino ad 11) ed i posti letto di medicina COVID (fino a 70). Da domani saranno disponibili a Teramo ulteriori 12 posti di terapia intensiva per pazienti covid. A Teramo sono assicurate tutte le urgenze per le discipline Cardio-Toraco-Vascolari e Neurochirurgiche, eccellenze di riferimento per tutta la rete Regionale con percorsi COVID dedicati”. 

Nel ringraziare il persionale Di Giosia chiarisce che “siamo costantemente impegnati nell'affrontare l'altra emergenza dei Dispositivi di Protezione Individuale per i nostri operatori e per i pazienti (tute, mascherine FFp2, FFP3, camici visiere ed occhiali protettivi …), non solo a livello nazionale e con la Protezione Civile ma anche a livello internazionale per fronteggiare il fenomeno di pirateria che purtroppo imperversa nelle frontiere”. Il manager fa sapere che sono state attivate le 4 Unità Speciali di Continuità Assistenziale (Usca) che “nella prossima settimana saranno operative con modalità progressiva con medici e infermieri che si recheranno al domicilio dei pazienti positivi che non necessitano di ricovero ospedaliero per assicurare la continuità assistenziale in rete con i Medici di Medicina Generale”.

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