COOP SCOPPITO, APERTA UN’INCHIESTA: SEQUESTRATI DOCUMENTI IN COMUNE

28 Novembre 2014 08:39

L'Aquila - Cronaca

SCOPPITO – La vicenda dell’apertura del supermercato Coop nel Comune aquilano di Scoppito, segnata dalle polemiche, approda in procura.

Nei giorni scorsi, agenti forestali del comando provinciale e della sezione di polizia giudiziaria hanno infatti effettuato una serie di sequestri di documenti negli uffici dell’amministrazione comunale.





I sequestri, secondo quanto si è appreso, sono stati disposti nell’ambito di un’inchiesta giudiziaria coordinata dal sostituto procuratore Roberta D’Avolio.

Negli anni passati il dibattito sulla Coop ha spaccato letteralmente il paese tra favorevoli e contrari, anche alla luce della presenza di altri esercizi commerciali nella zona, costruiti e da costruire.

Lo scenario si è più volte ribaltato, alla luce anche del cambio traumatico di amministrazione con la caduta del sindaco di centrodestra, Dante De Nuntiis, dichiaratamente favorevole all’arrivo, e l’elezione del successore Marco Giusti, più prudente.





La sua amministrazione, infatti, aveva anche bloccato la variante al piano regolatore generale per il cambio di destinazione d’uso sui terreni di proprietà dell’imprenditore Graziano Rosone, ma poi il tribunale amministrativo regionale (Tar) ha forzato la mano, con la conseguente minaccia di un contenzioso milionario da parte dei proprietari delle particelle.

Alla fine la Coop ha aperto i battenti il 28 giugno scorso, con 100 metri quadrati di spazio e 10 assunti, salutata come una “svolta per il territorio”. Ma nel frattempo, le indagini su eventuali illeciti sono state aperte e proseguono. Alberto Orsini

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