CONSIGLIO REGIONALE: MALTEMPO, NUCLEARE E SOTTOTETTI

8 Marzo 2011 12:32

Regione - Politica

L’AQUILA – Il Consiglio regionale dell’Abruzzo ha approvato all’unanimità una risoluzione che impegna il presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi, a richiedere alla presidenza del Consiglio dei Ministri la dichiarazione dello stato di emergenza per calamità naturale della provincia di Teramo e alcuni centri della provincia di Pescara in seguito alla straordinaria ondata di maltempo dei giorni scorsi.

Prima del voto in aula, si è svolta una riunione nella quale hanno partecipato i rappresentanti della Giunta regionale, i capigruppo, il presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, il presidente della giunta provinciale Valter Catarra e i sindaci dei centri teramani colpiti.

Intanto il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, e l’assessore Gianfranco Giuliante hanno firmato, e inviato, la lettera con cui si richiede alla presidenza del Consiglio dei ministri, per il tramite del dipartimento di Protezione civile, la dichiarazione dello stato di emergenza.

Alle ore 18, inoltre, l’assessore regionale Giuliante, ha incontrato il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, al quale ha consegnato la documentazione per la richiesta dello stato di calamità.

Nel corso della seduta pomeridiana straordinaria, poi, il Consiglio ha respinto la mozione dell’Idv contro l’utilizzo dell’energia nucleare e, in serata, ha approvato la sanatoria per il recupero dei sottotetti.

L’INIZIO DEI LAVORI

Il presidente, Nazario Pagano, poco dopo mezzogiorno ha aperto la seduta ordinaria del Consiglio regionale.

Sono presenti in aula i sindaci dei Comuni della provincia di Teramo ed il Presidente della Giunta provinciale teramana Valter Catarra per sensibilizzare il Consiglio regionale ad intraprendere iniziative a favore dei centri teramani colpiti dal maltempo.

All’ordine del giorno, oltre ad una serie di interrogazioni e interpellanze, anche la discussione su due progetti di legge, riguardanti “Misurazione e valutazione delle prestazioni delle strutture amministrative regionali” e “Norme sull’attivita’ edilizia nella regione Abruzzo”.

I lavori riprenderanno nel pomeriggio alle 16, in seduta straordinaria, per discutere su “Nucleare e Regione Abruzzo. Considerazioni e proposte”. Mercoledi’ alle 10 si riunisce la Prima Commissione (Bilancio e Affari Generali), mentre alle 11.30 e’ convocata la Giunta per il Regolamento. Giovedi’ alle 10, infine, e’ prevista la seduta della Seconda Commissione.

SEDUTA SOSPESA: CONSIGLIERI INCONTRANO SINDACI DEL TERAMANO

L’AQUILA – La seduta ordinaria del Consiglio regionale si è aperta con l’assemblea che ha esaminato interrogazioni ed interpellanze. Ilaovri sono stati poi sospesi per permettere ai consiglieri di incontrare i sindaci dei comuni del teramano colpiti nei giorni dall’alluvione.

Alla ripresa dei lavori, il consiglio potrebbe esaminare l’attesa riforma dell’edilizia, tra le cui norme c’é il recupero dei sottotetti, sanatoria che, secondo stime, dovrebbe portare circa 2 milioni e mezzo di euro nelle casse della Regione: secondo quanto si è appreso l’ente vorrebbe dirottarli proprio per stanziare fondi per le aree alluvionate.

PDL PRESENTA RISOLUZIONE SU MALTEMPO NEL TERAMANO





In accordo col presidente, Gianni Chiodi, è stata presentata questa mattina dal gruppo Pdl una risoluzione urgente con cui il Consiglio regionale impegna il presidente stesso a ribadire lo stato di gravissima emergenza determinatosi su tutto il territorio provinciale in seguito alle copiose precipitazioni dei giorni scorsi e a richiedere alla presidenza del Consiglio dei Ministri la dichiarazione dello stato di emergenza per calamità naturale della Provincia di Teramo e, inoltre, l’assegnazione di adeguate risorse finanziarie per fronteggiare le spese correlate all’evento.

“Si tratta – spiega Emiliano Di Matteo, vice capogruppo del Pdl – di una risposta di particolare rilievo politico, data nella prima seduta utile, con la quale avviare formalmente una collaborazione con il Governo, cosi’ da dare tempestivamente seguito al lavoro avviato dalla Provincia di Teramo e dai Comuni interessati. Il consiglio regionale – continua Di Matteo – coordinera’ tale lavoro affinchè l’istruttoria del Governo si muova con la necessaria rapidità e assistita da dati analitici obiettivi e oggettivi”.

“Sappiamo di non essere gli unici ad essere stati colpiti nel recente passato da calamità naturali e penso ad esempio all’esondazione del torrente Ete Morto – sottolinea l’esponente del Pdl – ma riteniamo sia possibile valutare l’opportunità di agganciare le nostre richieste a quella di altre provincie, come Fermo e Ascoli, per accelerare nel più breve tempo possibile un auspicato quanto necessario ritorno alla normalità delle popolazioni disagiate”.

Il documento è stato diffuso dal consigliere Riccardo Chiavaroli, neo portavoce del gruppo consiliare del Pdl, il quale ha così commentato la risoluzione: “Una prima risposta concreta quanto fattiva al di là di ogni sterile polemica”.

IN AULA ANCHE LA RISOLUZIONE DELL’OPPOSIZIONE

L’AQUILA – Anche l’opposizione presenta una sua risoluzione sul maltempo. Primi firmatari i consiglieri Pd del teramano Ruffini e Di Luca.

Tra i sottoscrittori anche i rappresentanti dell’Udc, Menna, e di Fli, Rabbuffo.

SI’ A RISOLUZIONE MALTEMPO, SEGUONO LAVORI SUL NUCLEARE

L’AQUILA – Il Consiglio regionale d’Abruzzo ha approvato all’unanimità la risoluzione urgente sull’emergenza in provincia di Teramo provocata dall’alluvione dei giorni scorsi.

La seduta ordinaria è stata sospesa. I lavori proseguiranno con la sessione straordinaria sul tema del nucleare.

Secondo quanto si è appreso, i consiglieri potrebbero riprendere, al termine della sessione straordinaria, l’ordine del giorno, in particolare la riforma dell’edilizia, attesa in particolare per il recupero dei sottotetti, sanatoria che potrebbe portare due milioni e mezzo di euro nelle casse della Regione.

L’Ente potrebbe destinarli ai Comuni del Teramano per i danni causati dall’alluvione.

LE REAZIONI DELLE FORZE POLITICHE

“La richiesta – sostiene il consigliere regionale del Pd Claudio Ruffini – deve essere portata avanti congiuntamente con la Regione Marche affinché il provvedimento sia più forte in sede di Consiglio dei Ministri. L’odg di oggi – prosegue – è stato condiviso da tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale e ciò rappresenta un punto di forza per il suo esito positivo in sede di approvazione. Auspico – conclude – una decisione rapida e rispondente alle reali esigenze del territorio».

“Questa emergenza – ha sottolineato Lanfranco Venturoni, capogruppo del Pdl – ha messo in evidenza un altro problema: il forte dissesto idrogeologico presente nella provincia teramana. Ora dobbiamo attivarci per risolvere tempestivamente l’emergenza e garantire una risposta al territorio”.





CHIODI E GIULIANTE FORMALIZZANO RICHIESTA STATO EMERGENZA

L’AQUILA – Il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, e l’assessore Gianfranco Giuliante hanno firmato, e inviato, la lettera con cui si richiede alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, per il tramite del Dipartimento di Protezione civile, la dichiarazione dello stato di emergenza per i gravi eventi meteorologici, con fenomeni alluvionali, che hanno interessato il territorio della provincia di Teramo e altri comuni della regione nei giorni 1, 2 e 3 marzo scorsi (ai sensi e per gli effetti dell’art. 5 della legge 24 febbraio 1992 n. 225).

“A seguito di suddetti eventi – si legge nella missiva – sono pervenute e stanno pervenendo presso la Sala operativa della Protezione civile della Regione Abruzzo e agli Uffici competenti numerose segnalazioni e richieste di interventi straordinari da parte di amministrazioni pubbliche colpite, nonché richieste di sopralluoghi urgenti in relazione alle specifiche gravita'”.

“Da una prima stima – scrivono Chiodi e Giuliante – i Comuni coinvolti risultano essere circa 50, oltre all’amministrazione provinciale di Teramo che registra danni ingenti su tutta la rete infrastrutturale di propria competenza. Risulta inoltre compromesso anche il regime idraulico dei fiumi interessati che hanno subito evidenti modificazioni territoriali, determinando un nuovo scenario di potenziale rischio per le strutture ed infrastrutture esposte”.
“Detta situazione – si sottolinea ancora nella lettera – è pertanto di portata tale da determinare la necessità di provvedere all’adozione delle necessarie iniziative per il ritorno alle normali condizioni di vita mediante l’utilizzo dei poteri straordinari e derogatori (fra cui il Patto di stabilità per gli Enti locali), ricorrendo nel caso di specie i requisiti richiesti dalla legge 24 febbraio 1992 n. 225, per procedere alla dichiarazione dello stato di emergenza”.

“In soli quattro giorni – ha riconosciuto l’assessore Giuliante – è stata svolta un’enorme mole di lavoro. In così poco tempo siamo riusciti ad acquisire tutta la documentazione necessaria per integrare la richiesta dello stato di emergenza”.

RESPINTA LA MOZIONE IDV CONTRO IL NUCLEARE

L’AQUILA – Il Consiglio regionale, convocato in seduta straordinaria per dibattere sulle problematiche connesse all’utilizzo dell’energia nucleare, ha respinto con 23 voti contrari e 11 favorevoli la mozione presentata dall’Idv che impegnava il presidente Gianni Chiodi a seguire l’esempio di alcuni suoi colleghi governatori nella battaglia contro la legge sul nucleare.

Nella mozione si chiedeva di riconoscere l’incompatibilità delle centrali con le specificità ambientali del territorio, nonché con la caratterizzazione, ormai acquisita con anni di investimenti e di promozione, di regione verde d’Europaa e quindi scongiurare ogni ipotesi di localizzazione di centrali sul territorio abruzzese.

ACERBO E SAIA: LA REGIONE APRE LE PORTE AL NUCLEARE

L’AQUILA – I consiglieri regionali abruzzesi Antonio Saia, Comunisti italiani, e Maurizio Acerbo, Rifondazione comunista, dichiarano che, “con una votazione a dir poco irrispettosa della volontà a suo tempo espressa in referendum contro il nucleare da cittadini abruzzesi”, la maggioranza di centrodestra in Consiglio ha bocciato la risoluzione presentata dalle opposizioni di centrosinistra, primo firmatario Lucrezio Paolini, che dava mandato al presidente Chiodi di rappresentare la contrarietà della Regione all’installazione, sul proprio territorio, di centrali nucleari.

“Con tale decisione – dichiarano – la maggioranza di centrodestra ha di fatto spalancato le porte dell’Abruzzo a ospitare centrali nucleari, anche perché molte Regioni, di diverso orientamento politico, si sono già pronunciate contro e stante il fatto che la Corte Costituzionale ha ribadito l’esclusiva competenze delle Regioni a ospitare centrali nucleari sul proprio territorio”.

Pertanto, la Regione Abruzzo, “per ora, potrebbe essere la sola o una delle poche regioni destinataria di centrali nucleari. È evidente l’irresponsabilità di tale decisone – concludono i due esponenti dell’opposizione – in quanto appare contradditorio e inopportuno che si decida di dare l’assenso alla costruzione di una centrale nucleare in un territorio come quello abruzzese, quasi totalmente ricompreso in zona ad alto rischio sismico e, tra l’altro, con grande valenza ambientalistica e con un economia fondata in modo preminente sul turismo”.

APPROVATO RECUPERO SOTTOTETTI

L’AQUILA – Il Consiglio regionale ha approvato con 25 voti a favore la sanatoria di recupero dei sottotetti, che ne consente l’utilizzo “a fini abitativi”.

La sanatoria è stata stralciata dal provvedimento complessivo di riforma dell’edilizia, rimandato a un’altra seduta, anche perché gravato da un migliaio di emendamenti su cui votare.

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