CONSIGLIO REGIONALE: IN COMMISSIONE 370 MILA EURO CONTRO GLI INCENDI

11 Agosto 2017 12:45

Regione - Politica

L'AQUILA – La seduta di oggi del Consiglio regionale, prevista per le 11, è stata aggiornata alle 15 per permette la riunione della commissione Bilancio e consentire l'esame di alcuni provvedimenti.

Tra questi c'è una variazione di bilancio che prevede, tra le altre cose, lo stanziamento di 370 mila euro per il sistema di protezione civile regionale e in particolare per la lotta agli incendi boschivi, emergenza di questi primi giorni di agosto.

In aula era presente, fin dalle ore 10, tra gli esponenti di maggioranza, il consigliere regionale di Sinistra italiana nonché assessore al Sociale Marinella Sclocco.

Secondo quanto appreso, l'approvazione dei provvedimenti in prima commissione, presieduta da Maurizio Di Nicola (Centro democratico) si annuncia difficile perché si registrano tensioni tra i vari schieramenti.

Quella di oggi sarà l'ultima riunione dell'assemblea legislativa prima della pausa estiva.





IL CINQUE STELLE: “TEATRINO PER FINANZIARE SENZA COPERTURA”

“Ennesima Commissione per finanziare norme in assenza di certezza di una copertura di bilancio”.

Questa è la sintesi che il Movimento 5 stelle fa, per mano dei consiglieri Sara Marcozzi e Domenico Pettinari, dei lavori della prima commissione (Bilancio) convocata questa mattina all’Aquila e del Consiglio regionale che seguirà.

“Mentre gran parte degli abruzzesi è meritatamente distratta dalle vacanze estive, per l’ennesima volta, centrodestra e centrosinistra mettono in scena il teatrino dei finti scontri e dell’ostruzionismo finalizzato in gran parte a finanziare, discrezionalmente e nella totale assenza di programmazione e di copertura finanziaria, interventi specifici e particolari”, scrivono i grillini.

Il Cinque torna sul tema bilancio ricordando come “né la Regione facile e veloce del presidente D’Alfonso né il precedente governo di centrodestra abbiano, dal 2011 a oggi, mai provveduto al riaccertamento straordinario dei residui né all’approvazione dei rendiconti. Una gravissima condotta, quella di chi si definisce ‘classe dirigente esperta’ – attacca – che ha fatto precipitare i conti e i cui mancati adempimenti in materia di bilancio hanno fatto dell’Abruzzo una tra le peggiori regioni d’Italia, nella incapacità di determinare l’esatto ammontare del disavanzo d’esercizio ad oggi quantificabile sulla base del rendiconto 2012 in oltre 750 milioni”.

“Nonostante i continui richiami della Corte dei Conti, che più volte ha richiamato il Consiglio regionale rispetto alla copertura finanziaria dei provvedimenti, sia il centro-destra che il centro-sinistra continuano con questo scellerato modus-operandi – prosegue la nota – È inaccettabile e surreale essere oggi chiamati di nuovo all’approvazione di leggi che impegnano capitoli di bilancio nella grave incertezza e della reale capacità di spesa della regione”.





Anche rispetto al progetto di legge sul Piano valanghe in discussione nella seduta di oggi del Consiglio, il M5s fa notare che “la legge per l’approvazione del piano rischio valanghe risale al 1992. Si tratta, dunque, di adempimenti chiari che la legge impone da tempo e che neanche il precedente governo di centro-destra ha mai provveduto ad adottare”.

“A distanza di sette mesi dalla tragedia di Rigopiano, il governo D’Alfonso approverà con colpevole ritardo un provvedimento che sarebbe dovuto essere già da anni nel patrimonio legislativo di questa regione – proseguono la Marcozzi e Pettinari – Le calamità naturali non sono certamente prevedibili, ma la totale mancanza di azioni di prevenzione da parte dei governi che si sono succeduti in Regione Abruzzo ha esposto e continua ad esporre il territorio a costanti rischi basti pensare, da ultimo, agli incendi sulle nostre montagne”.

“Anche su questo fronte il Governo regionale, non avendo messo in atto alcune misura per la prevenzione, arriva ex post, a incendi ormai spenti, a stanziare briciole sul tema della prevenzione degli incendi boschivi”, rincarano.

Altro capitolo che desta particolare irritazione nei pentastellati è quello della cultura.
“Ancora una volta siamo costretti ad assistere al ricorso di finanziamenti a pioggia per mezzo di emendamenti presentati dal consigliere di turno, di maggioranza o finta opposizione, che vuole mostrarsi come il salvatore della patria davanti alla sua comunità ma che così facendo aiuta singole realtà culturali a ‘tirare a campare’, consolidando in maniera indissolubile il rapporto di dipendenza che si instaura tra politici e i soggetti che si occupano di cultura”, accusano.

“Da tre anni ascoltiamo le promesse di questo Governo regionale sulla redazione di un testo unico sulla cultura che, però, non arrivato mai. Riteniamo che la cultura meriti più rispetto: dalla programmazione pluriennale delle più grandi realtà del territorio, ai bandi pubblici permetta – attaccano ancora – In assenza di una seria programmazione e di una legge organica che stabilisca una volta per tutte modalità e criteri di assegnazione dei fondi per la cultura per tutte le prestigiose realtà di questa regione”.

“Evidentemente centrodestra e centrosinistra, che hanno ridotto la nostra Regione nelle condizioni disastrate in cui versa oggi, nulla hanno imparato dall’esperienza e continuano a perpetrare atti e condotte lesivi dell’interesse collettivo e in spregio della buona e corretta amministrazione” concludono i consiglieri Marcozzi e Pettinari.

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