CONGRESSO PD: MARZOLI, ”SBAGLIATO FAR PAGARE 2 EURO PER VOTARE”

di Lilia D'Alesio

27 Febbraio 2015 19:21

Chieti - Politica

CHIETI – “Ritengo un grave errore prevedere l’obbligo di pagare 2 euro al momento della votazione di domenica, in quanto in un momento di congiuntura economica difficile per tutte le famiglie ci deve essere attenzione massima alla volontà di partecipazione, senza richieste di spesa ai cittadini”.

Queste le parole di Alessandro Marzoli, vice presidente del Consiglio comunale di Chieti e candidato segretario regionale del Pd in merito al congresso che si terrà dopodomani, domenica 1° marzo.





“La mia candidatura – afferma Marzoli – era stata ingiustamente esclusa e poi riammessa dopo la pronuncia della Commissione nazionale di garanzia che ha definito la delibera regionale di esclusione ‘manifestamente infondata’, lasciando però solo poche ore per compilare le liste e pochissimi giorni per far conoscere in Abruzzo la nostra idea di partito. Ma questo ci spinge solo a correre più forte”.

Secondo Marzoli “il Pd Abruzzo deve essere più aperto e inclusivo e non vivere la diversità di idee come fonte di fastidio o preoccupazione, ma come punto di forza per costruire un comunità partito che sia davvero rappresentativa di un’ampia fascia della popolazione, come avvenuto a livello nazionale con il Pd a guida Matteo Renzi”.

Ed è proprio per queste motivazioni che il candidato non ritiene opportuno che si acceda al voto pagando i tanto discussi 2 euro.





“I costi per le sedi e il materiale possono essere tranquillamente sostenuti con i versamenti volontari che molti elettori alle primarie vorranno fare – continua Marzoli – ma assolutamente non è il caso di chiedere soldi a chi sceglie di sostenere il Partito democratico abruzzese che a partire dal primo marzo inizierà una nuova avventura”.

“Questo anche alla luce del fatto che non ci saranno costi di personale, dal momento che nel Pd ci sono tantissimi volontari che con grande generosità saranno nei seggi dalle 8 alle 20 per consentire quello che auspichiamo diventi un bel momento di partecipazione nella nostra regione”, ricorda.

“Chiediamo infine – conclude il candidato alla segreteria regionale Pd – che sia possibile votare anche in un seggio diverso da quello di residenza per non impedire a simpatizzanti fuori sede di poter esprimere il proprio voto domenica se non si trovano nella loro città per motivi di studio o di lavoro”.

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