CHIETI – Giorgio Squinzi stamani non sarà a Chieti per suggellare la fusione tra Confindustria Pescara Chieti.
Lo comunica una nota. “Il presidente nazionale dell'associazione di categoria – si legge – è impegnato in altri impegni che aveva già in agenda”.
Ieri, alla vigilia del suo arrivo, Ernesto Petricca, direttore dell’associazione Confimi Abruzzo, ha chiesto “nomi nuovi nella corsa alle presidenze di prossimo rinnovo, candidati che rappresentino una volontà di rinnovamento all’insegna della trasparenza e dell’igiene morale”.
Squinzi sarebbe dovuto essere ospite dell’assemblea generale dei soci per la delibera della fusione delle associazioni di Chieti e Pescara, messa a segno prima di quella L’Aquila-Teramo che pure era stata annunciata prima.
Poche ore prima dell’arrivo dei vertici, Petricca ha arroventato il clima, soffermandosi, in particolare, sul progetto complessivo di fusione di un’unica Confindustria regionale, che dovrebbe portare alla presidenza, come già annunciato, l’ormai ex presidente provinciale aquilano, Fabio Spinosa Pingue.
“Vorremmo essere certi di brindare con lei a un battesimo, e giammai ai piedi di un moribondo”, polemizza Petricca rivolto a Squinzi.
“Le fusioni possono generare maggiore efficienza aziendale oppure creare mostri che chiudono i bilanci in perdita” ha ricorda, denunciando “la corsa al successo personale che alcuni presidenti mettono in atto servendosi dell’associazione”.
Una denuncia totale della “lotta intestina che sta logorando le Confindustrie locali”.
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