CONCERTO PESCARA 12 LUGLIO: SFERA EBBASTA INQUISITO PER ISTIGAZIONE USO DI DROGHE

12 Gennaio 2019 09:59

L'Aquila -

PESCARA – “Istigazione all'uso di sostanze stupefacenti”, durante in concerto del 12 luglio luglio scorso all'ex Cofa a Pescara, nell'ambito del Terrasound Festival. Questa l'ipotesi di reato, riferisce il quotidiano Il Centro, con cui la Procura di Pescara ha indagato Gionata Boschetti, meglio conosciuto Sfera Ebbasta, celebre cantante trap, campione di vendita Salito agli onori delle cronache per la tragedia di Corinaldo nelle marche nella notte dell'8 dicembre, quando 6 persone sono morte schiacciate dalla calca umana, in fuga dal panico scatenatosi dentro la discoteca Lanterna Azzurra, mentre attendevano da ore il concerto del trapper, che però stava esibendosi in un'altra discoteca. 





Per quanto riguarda l'inchiesta di Pescara, tutto è partito da una denuncia dei senatori di Forza Italia, Lucio Malan e Massimo Mallegni, relativa anche ad altre serate del trapper in giro per l'Italia. La querela è stata infatti presentata a 18 procure e i senatori chiedono alla magistratura di verificare “se nei testi si possa ravvisare il reato di istigazione e proselitismo all’uso di sostanze stupefacenti”. 

Più precisamente, “i testi di Sfera Ebbasta si riferiscono tutti all’uso di droghe e al loro spaccio, prospettando tale stile di vita come simbolo di successo“. Ciò sarebbe sufficiente, per loro, a procedere per vie legali contro l’artista: “Poco importa che l’artista faccia o no uso di droga: il personaggio che appare pubblicamente lo propone come modello positivo. L’articolo 82 della legge 309 del 1990 si riferisce proprio a questo, a maggior ragione quando rivolta a giovanissimi”.





“Chiedo che i magistrati – ha spiegato Malan ai cronisti – verifichino se nei testi da lui proferiti pubblicamente si configuri, come a me pare, il reato di istigazione all’uso di droghe, punito con reclusione da uno a sei anni, pena aumentata se ci si rivolge a minori”.

“Nelle sue asserite canzoni, accanto a un atteggiamento di totale disprezzo nei confronti delle donne, descritte unicamente come un bene di consumo di cui approfittare, spesso dopo averle ubriacate, vi è un incessante esaltazione del consumo di droga e spesso della guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di droghe -prosegue Malan-. Ciò è particolarmente grave data l’età di molti componenti del pubblico degli spettacoli del Boschetti. Tutto questo nulla cambia riguardo alle responsabilità sui tragici fatti avvenuti alla Lanterna azzurra di Corinaldo, che però hanno portato alla luce una serie di probabili violazioni della legge. Quando l’idolo della serata, o meglio della nottata, è uno che continuamente propone lo stile di vita del tossicodipendente, esalta la figura di Pablo Escobar, il più noto dei narcotrafficanti, parla di guida a 180 all’ora in stato di ebbrezza come esperienza di cui vantarsi, non è così strano se il locale non osserva le norme di sicurezza o qualche sconsiderato pensa di usare lo spray al peperoncino sulla gente per divertirsi. Le leggi vanno rispettate anche e soprattutto quando si sta sopra un palco, ascoltati da centinaia di giovani e giovanissimi”, conclude Malan.

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