CONCERTO DELLA DISCORDIA A PESCARA: FDI, ‘SPOT ELETTORALE DI CUZZI CON SOLDI PUBBLICI’

18 Aprile 2018 16:45

Pescara -

PESCARA – “Abbiamo perso di vista il senso e il valore delle cose. In un momento storico in cui i giovani sono abbandonati a se stessi, in cui l'Italia è diventata una Repubblica fondata sullo stage non retribuito, ci sembra assurdo che il primo maggio, la giunta di Marco Alessandrini pensi a creare un evento di richiamo turistico invece di unire le forze e sfruttare l'occasione per trattare il tema del lavoro”.

Questo è quant affermano con una nota i consiglieri di opposizione al Comune di Pescara di Fratelli d'Italia Guerino Testa, Alfredo Cremonese e Massimo Pastore, intervenuti sulla questione del “concertone” del primo maggio a Pescara, e della scelta di far salire sul palco il rapper Gue Pequegno.





La scelta ha creato polemiche anche con i sindacati, che hanno deciso di non partecipare all'evento.

“Questa giunta che sembra passare per Pescara quasi per caso, come se fosse stata catapultata all'improvviso da un altro pianeta, che non si accorge o forse non vive i problemi della gente che la circonda, chiama due rapper, Guè Pequeno ed Emis Killa, per un concerto qualunque che non vuole lanciare nessun messaggio se non quello del malcontento”, affermano i consiglieri.

“Infatti anche i sindacati, che certamente sono più affini a questa amministrazione che agli scriventi, hanno deciso di prendere posizione contro la discutibile decisione. Decisamente un segnale, ormai trasversale, di presa di coscienza dell'inadeguatezza di questa amministrazione che continua a collezionare iniziative impopolari e poco legate al contesto della nostra realtà cittadina”, si legge nella nota. 





“Vogliamo ricordare che dal 2009 al 2014 quando a governare c'era il centrodestra in Provincia e in Comune, abbiamo fatto delle manifestazioni  congiunte nel centro cittadino per parlare del lavoro e per trovare delle soluzioni e per lanciare iniziative. Invece oggi non si è perso tempo di comunicare alla stampa il mega concertone rap”, continua la nota.

Per i consiglieri di Fratelli d'Italia è “un evidente spot elettorale dell'assessore alla Cultura Giacomo Cuzzi, senza ancora deliberarlo in giunta: insomma 60 mila per poche ore di concerto, e senza parlare di lavoro, sembra davvero una spesa consistente e poco razionale”.

“Ma di razionale, a dire il vero, da 5 anni a questa parte abbiamo visto poco o niente grazie alla giunta Alessandrini”, concludono.

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