COMUNE PESCARA: AUMENTO DELLE TASSE PER 16,7 MILIONI DI EURO

4 Settembre 2014 14:07

Regione -

PESCARA – La stangata è servita. Ieri sera a Pescara dopo una tesissima seduta di Consiglio comunale, la maggioranza guidata dal sindaco, Marco Alessandrini, del Partito democratico, ha approvato la tanto vituperata manovra lacrime e sangue, che quadruplica per imprese e famiglie l’addizionale comunale Irpef e aumenta di un una volta e mezza l’aliquota Tasi.

Quasi nessuno sconto per alleggerire la pressione fiscale delle famiglie svantaggiate.

Unica eccezione, la detrazione sulla prima casa di 100 euro dall’importo della Tasi e 200 euro dall’Imu per alcune tipologie di abitazioni (A1, A8 e A9) e per gli immobili di edilizia residenziale pubblica.

In tutto 16 milioni e 700 mila euro di tasse aggiuntive a carico dei contribuenti pescaresi.

A questa manovra si aggiunge un piano di tagli e razionalizzazione delle spese che si auspica arrivi fino a 4,7 milioni di euro per un gettito complessivo di oltre 10 milioni di euro.





Rimandati per ora l’ultimo salasso, quello che sarà rappresentato dalla sarà la tassa sullo smaltimento dei rifiuti, la Tari.

Nella concitata seduta, la maggioranza, tra urla e proteste, grazie ad un maxi emendamento ha dazzerato i 1.500 emendamenti presentati da opposizione ed in parte dalla Lista Teodoro, che poi però ha votato a favore.

Affossati dunque gli emendamenti dell’opposizione di centrodestra che chiedevano la razionalizzazione delle spese correnti per 3 milioni e 623mila euro; scartato anche quello del Movimento 5 Stelle, che prevedeva l’azzeramento delle indennità di sindaco, consiglieri e assessori per i prossimi quattro mesi ed effettuare una sforbiciata del 15 per cento su 490 voci che contribuiscono ad appesantire i conti del Comune, ali fine di recuperare 10 milioni e 400 mila euro, evitando così di aumentare la Tasi.

Emendamenti definiti dal vicesindaco Enzo Del Vecchio “un pout-pourri di demagogia politica”.

Inutile anche l’assedio al Consiglio di un centinaio di pensionati, rappresentanti delle cooperative sociali, lavoratori a progetto e con partite Iva, che oltre che contro gli aumenti record delle tasse hanno protestato per la mancanza di tutele per le fasce deboli della popolazioni, sottolineando che “tanti lavoratori precari a progetto, famiglie monoreddito e i pensionati sociali rischiano la miseria”.

Furente la Cna, la Confederazione nazionale degli artigiani e delle piccole e medie imprese, che parla a proposito degli aumenti di “cifre da brivido, che rischiano di mettere in ginocchio la città”.





“Questo salasso – spiega il direttore provinciale di Cna, Carmine Salce – sottrarrà ai cittadini le poche risorse in circolazione, come i famosi 80 euro nelle buste paga più povere, che avrebbero dovuto invece rilanciare i consumi. Per quel che riguarda l'addizionale Irpef comunale, che nel 2013 incideva su un reddito di 25 mila euro con una quota di 122 euro, pari allo 0,49 per cento, ora dopo gli aumenti si passerà a 432 euro, pari all'1,73 per cento. E ciò inciderà, tanto, sia sugli imprenditori che sulle famiglie. Un'ulteriore stangata arriverà attraverso la Tasi, ovvero la Tassa sui servizi indivisibili, che graverà tanto sui proprietari che sugli inquilini.

A fronte di un immobile di 100 metri quadrati adibito ad abitazione principale – incalza Salce – si pagheranno adesso 345 euro, contro gli zero euro del 2013 e i soli 183 del 2012.

A detta della Cna, la linea scelta dai nuovi amministratori pescaresi “rischia di avere una sola conseguenza: entrate effettive largamente inferiori alle attese, perché molte attività chiuderanno e non pagheranno più nemmeno un uro di tasse, e largamente insufficienti a far fronte alle spese”.

 “Allora – conclude Salce – si avrà la prova provata che la sola strada praticabile è il taglio delle spese, come noi abbiamo suggerito e non un aumento delle entrate che rischia di restare solo sulla carta. Immagino che entro la fine dell'anno si dovrà prendere atto di questa necessità, in modo da cambiare le scelte già dai primi mesi del 2015”.

 

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