COMUNALI TERAMO: BERARDO RABBUFFO E’ IL SESTO CANDIDATO SINDACO

di Filippo Tronca

15 Aprile 2014 14:00

Teramo - Politica

TERAMO – Berardo Rabbuffo, consigliere regionale uscente di Futuro e libertà, sarà il sesto candidato a sindaco alle elezioni comunali di Teramo del 25 maggio prossimo.

A sostenerlo il gruppo civico Libera Teramo, l'Alleanza dei liberali e Democratici per l’Europa, il Centro democratico, questi ultimi presenti insieme anche alle elezioni regionali ed europee.

Dovrà vedersela con Gianluca Pomante, candidato sindaco dei movimenti civici, il sindaco uscente Maurizio Brucchi, che si ricandida con il centrodestra, Fabio Berardini, per il Movimento 5 stelle, Manola Di Pasquale candidata del Partito democratico, Graziella Cordone sostenuta da Rifondazione comunista, Sinistra ecologia libertà e la lista civica Città di virtù.

LA NOTA DI ANNUNCIO DELLA CANDIDATURA





Dopo aver impiegato forze ed energie per trovare un’alternativa al sindaco uscente che poco, o nulla, ha fatto per la nostra città, ho deciso insieme ad altri amici con i quali ho condiviso il mio percorso politico, di impegnarmi in prima persona in questa tornata elettorale come candidato sindaco di Teramo.

Ho accolto così il loro invito, sentendo questo impegno come un dovere, nel rispetto di quel bene comune troppo spesso accantonato nella nostra Teramo. Avrei preferito aderire ad un progetto più ampio che raggruppasse alcuni dei candidati e dei partiti in campo e che fosse in grado di rappresentare una novità, con il valore aggiunto di esperienze anche professionali e imprenditoriali nell’amministrazione cittadina. I personalismi spinti, le becere convenienze di partito, le autolesioniste fughe in avanti del Partito Democratico hanno però impedito questo progetto.

La molteplice, e variegata, offerta di candidati a sindaco non ha rappresentato per me, come per tanti altri teramani, un’alternativa pienamente percorribile, sia per ragioni politiche sia per le storie personali di ciascuno.

Ho deciso, quindi, di assumere su di me il peso dell’ impegno, coerente con il mio pensiero e la mia storia politica, di trasformare il Comune di Teramo da centro di potere a centro di erogazione di servizi da ripensare come migliori, e a minor costo, per i cittadini.





E questo perché l’impegno politico non può essere inteso come clientelismo né come un’azienda di famiglia, e neppure può essere ricatto, mentre credo, soprattutto in un momento così difficile e buio per l’intero Paese, che chi senta di possedere energie positive per migliorare la situazione, debba tirarle fuori. E che sia questo più che mai il momento per farlo.

La nostra proposta vuole essere una rappresentazione plastica dell’impegno civile che sentiamo perché non ci vogliamo rassegnare ad accettare una partita già chiusa a tavolino nell’interesse di pochi e contro l’interesse di tanti cittadini che vivono, invece, i problemi di una quotidianità fatta di maggiori costi per i servizi locali e di tasse funzionali solo a conservare i privilegi di taluni.

Per questo facciamo ora appello alla parte a quei cittadini teramani che pagano e che subiscono le conseguenze di cattive amministrazioni, quelli che non si fanno strangolare da ricatti e clientelismi. In definitiva, a tutti quei teramani liberi e intenzionati davvero a cambiare le cose.

 

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: