CHIETI – Trenta computer recentemente rubati in alcune scuole della provincia di Chieti sono stati ritrovati a Lanciano e Chieti nelle abitazioni dove vivevano due fratelli romeni, uno dei quali da mesi sottoposto a obbligo di dimora a Chieti.
A seguito di indagini del Commissariato di Lanciano e della Squadra Mobile di Chieti i due – 19 e 24 anni – sono stati arrestati su ordinanza del gip di Lanciano Massimo Canosa, chiesta dal procuratore Francesco Menditto.
Identificata la provenienza finora di 9 pc rubati ad Altino e di 3 portati via dal plesso di Fara Filiorum Petri. Durante la perquisizione trovata anche altra refurtiva, attrezzi edili e arnesi da scasso.
Diverse le bande sul territorio specializzate nei furti di pc nelle scuole, è stato spiegato nella conferenza stampa in Procura da Menditto, alla presenza del questore di Chieti Vincenzo Feltrinelli, del dirigente del commissariato di Lanciano Francesco Lagrasta e del capo della Mobile Francesco Costantini.
“Attiveremo ora le procedure di legge che prevedono l'espulsione dall'Italia degli stranieri condannati e che commettono gravi reati – ha detto Menditto – Chi viene da noi è accolto e va considerato una ricchezza, in questo l'Abruzzo è avanti rispetto a molte altre regioni, ma chi continua a delinquere deve andare via”.
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