COMMERCIO CRISI, IPER DI PESCARA ANNUNCIA 55 ESUBERI, ”ALLARME SOCIALE”

25 Novembre 2014 13:42

Pescara -

PESCARA – La crisi economica travolge anche uno dei punti vendita storici della grande distribuzione, l'Iper di Città Sant'Angelo (Pescara), allungando la lista di licenziamenti ormai all'ordine del giorno in Abruzzo, con aziende costrette a chiudere o a ridurre l'organico.

Per i lavoratori della “grande i” si annuncia un periodo di forte tensione, considerato che l'azienda ha dichiarato 55 esuberi.





Finiper è pronta a licenziare, e lo ha annunciato nel corso di un incontro che si è svolto nei giorni scorsi con i rappresentanti di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, nelle persone di Lucio Cipollini, Davide Frigelli e Mario Miccoli.

I rappresentanti sindacali hanno bocciato la proposta dell'azienda, dichiarandola irricevibile, e hanno indetto un'assemblea con i lavoratori, che hanno partecipato in massa, decidendo che non sarà accolto un eventuale ammortizzatore sociale più elevato del 21 per cento e che l'azienda dovrà rivisitare il numero degli esuberi e aprire la mobilità volontaria incentivata.





In realtà, i primi scricchiolii in casa Iper risalgono a tre anni fa, quando l'azienda avviò la procedura di mobilità per 48 lavoratori e mentre venti addetti accettarono di lasciare il posto volontariamente, per i rimanenti si decise di fare ricorso ai contratti di solidarietà (la percentuale era ed è del 21 per cento, fino alla fine del 2014).

Oggi i dipendenti sono 247. Frigelli definisce “esagerato” il numero dei 55 esuberi, parla della “amarezza dei lavoratori” nell'apprendere la notizia e della loro “delusione nei confronti dell'azienda, a cui hanno dato molto”. Sottolinea infine che “siamo in una situazione di vero allarme sociale”.

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