L'ASSESSORE CAPRI: ''STRISCIA LA NOTIZIA SBAGLIA, NON E' TUTTO FERMO'' LE CIFRE DELLA DIRIGENTE DE PAULIS: 12 MILIONI IMPEGNATI, CHIESTI ALTRI 4

CIMITERO L’AQUILA: SERVONO ALTRI SOLDI E 3 MILA BARE DA SPOSTARE ‘MA SI LAVORA’

di Alberto Orsini

27 Aprile 2016 08:08

L'Aquila -

L’AQUILA – Ci sono 3 mila bare da spostare per avviare tutti i lavori di ricostruzione del cimitero monumentale dell’Aquila, un’impresa epocale che da sola costerà 2,5 milioni di euro.

È questo l’ostacolo più grande a oggi mentre l’Italia si indigna a vedere il camposanto “ancora fermo dopo 7 anni dal sisma” come rappresentato su Canale 5 da Jimmy Ghione, inviato della trasmissione Striscia la Notizia.

E sì che alcune immagini, tipo i cumuli di cocci di lapide vicino al monumento ai 9 Martiri o le tombe esplose all’edificio “Banca d’Italia”, sono identiche a sette anni fa, ma molto si è mosso, secondo le cifre diffuse dal dirigente del settore Ricostruzione pubblica, Enrica De Paulis.

Come si legge nel report che ha preparato in risposta all’interrogazione del consigliere Emanuele Imprudente (Noi con Salvini), sono 6,3 milioni i fondi impegnati della delibera Cipe 135 del 2012; altri 5,6 milioni sono stati messi a disposizione con fondi di bilancio.





Il totale fa quasi 12 milioni e neanche bastano: altri 4 milioni verranno richiesti nel prossimo stanziamento.

“La prossima volta che viene Striscia magari potrebbe chiamare anche me”, sbotta l’assessore ai Lavori pubblici Maurizio Capri, che ha ereditato la patata bollente dal suo predecessore Alfredo Moroni.

“La situazione non è bella e non possiamo negarlo – ammette – ma i soldi che avevamo sono stati tutti impegnati e si è in attesa che partano i lavori. Su mia indicazione sono stati chiesti altri 4 milioni nella prossima delibera Cipe sulla ricostruzione pubblica. Che ci sono ritardi è vero, ma soldi fermi non ce ne sono”.

“I loculi per ospitare le bare saranno realizzati come provvisori, ma potranno poi essere resi definitivi e venduti – spiega Luca Pelliccione, dirigente che per anni si è occupato del comparto prima di ‘ruotare’ ad altro incarico – Saranno con una base in cemento armato prefabbricato e poi in acciaio”.

Un altro dei problemi è costituito dalla necessità di dialogare per procedere di pari passo da parte di due settori comunali: i Lavori pubblici, che realizzano le strutture, e l’Ambiente, che si occuperà dello spostamento delle salme (inteso come andata nei loculi provvisori e ritorno in quelli ristrutturati) con un appalto ad hoc.





LE CIFRE

Per quanto riguarda gli interventi finanziati con i fondi della delibera Cipe 135/2012, spiega la De Paulis nel documento, sono in corso di esecuzione o in gara di appalto circa la metà degli interventi, per un costo di 3 milioni, mentre i restanti sono in fase di progettazione.

Tra questi, il restauro della camera mortuaria per 476 mila euro, in corso da parte della ditta Santillo di Campobasso, e la ricostruzione della grande edicola funeraria di San Giuseppe dei Minimi, solo questa con 500 salme, puntellata con 40 mila euro dall’Aedes.

Da aggiudicare la gara da 840 mila euro, con 149 partecipanti per il noto “edificio 96”, quello moderno in cui molti aquilani accedono a dispetto dei danni strutturali dopo aver buttato giù le recinzioni.

Sono stati completati interventi per circa 3 milioni, di cui 1,8 milioni per la sistemazione del cimitero del capoluogo e 1,2 milioni per i cimiteri delle frazioni, che sono ben 19 e i cui danni all’inizio erano stati “sottostimati”, come denuncia la dirigente.

Tra le altre cifre, sono in corso lavori per complessivi 2 milioni e in gara d’appalto 800 mila euro; risultano in fase di progetto esecutivo interventi per circa 2,4 milioni e progetto preliminare per circa 2,7 milioni. Infine sono stati programmati e finanziati con fondi di bilancio 2015 ulteriori interventi per 1,8 milioni.

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