CIMITERO L’AQUILA: DALLA PRIMAVERA 2014 BARE SPOSTATE IN UN NUOVO LOCULARIO

di Marianna Galeota

12 Novembre 2013 08:07

L'Aquila -




L’AQUILA – Inizieranno a partire dalla primavera 2014, stavolta si spera davvero, i lavori di ristrutturazione del cimitero monumentale dell’Aquila, che versa ormai da 4 anni e mezzo in una situazione di degrado e abbandono, dopo i danni causati dal terremoto del 6 aprile 2009.





È in fase di costruzione, infatti, un nuovo loculario dalla capienza di 600 posti che verrà utilizzato come deposito provvisorio per le bare che, di volta in volta, dovranno essere spostate per permettere l’esecuzione dei lavori nelle varie strutture del camposanto.
 
“Entro dicembre saranno pronti i progetti dei primi 5 loculari – spiega ad AbruzzoWeb il dirigente del settore Ricostruzione pubblica del Comune dell’Aquila Mario Di Gregorio – Per gli interventi sarà necessario spostare le salme nella nuova struttura, anche perchè la norma prevede che le bare non possano essere trasferite fuori dal cimitero né tenute all’aperto”.
 
Ci vorranno almeno un paio d’anni, secondo il dirigente, per riportare tutto nella condizione decorosa che i defunti meriterebbero e per mettere fine a una vergogna senza fine che, oltre alla dignità di un luogo sacro, riguarda anche la sicurezza degli aquilani che vanno a visitare i propri defunti.
 
I lavori, in ogni caso, andranno per step e si provvederà a eseguire le opere struttura per struttura, seguendo via via il completamento dei vari progetti, dei quali si parlava già nel 2011.
 
Nel gennaio di due anni fa, infatti, l’allora assessore alle Opere Pubbliche Ermanno Lisi annunciò a questo giornale il completamento dei progetti preliminari entro il mese di marzo. Elaborati che, stando a quanto afferma oggi Di Gregorio, invece non sarebbero mai stati redatti.
 
“Non c’è stato nessun progetto preliminare due anni fa – dice – Non c’erano i soldi per poterli fare, né per procedere alle fasi propedeutiche dei progetti, come gli esami per le tipologie di danno, di terreno o quelli alle fondazioni”.
 
Oltre alle opere di rifacimento dell’intero cimitero, Di Gregorio annuncia anche l’abbattimento dei loculi vicini alla chiesa di San Giuseppe, mai ultimati e dei quali è stato realizzato solo lo scheletro.
 
Sono 8 milioni di euro i fondi stanziati dal decreto 78 dell’allora commissario delegato del governo, Gianni Chiodi, e destinati alla ricostruzione del cimitero dell’Aquila e di altre 19 aree cimiteriali del “cratere”: 5 milioni per il capoluogo e le sue frazioni, altri 3 milioni suddivisi tra i comuni di Colledara (Teramo) e gli aquilani Cocullo, Fossa, Navelli, Sant’Eusanio Forconese e Villa Sant’Angelo, che incassano 400 mila euro.
 
Brittoli, nel Pescarese, avrà 344 mila euro, Pizzoli (L’Aquila) 295 mila, Castelvecchio Subequo (L’Aquila) 240 mila, Fontecchio (L’Aquila) 186 mila, Castelvecchio Calvisio (L’Aquila) 93 mila, Castel del Monte (L’Aquila) 16 mila euro. 
 
La struttura in cemento armato risale agli anni Settanta, e comprende un migliaio di posti mai utilizzati “perché troppo piccoli e dalle dimensioni non a norma – conclude Di Gregorio – Per questo verranno abbattuti”.
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