CHIUSURA PUNTI NASCITE: SOTTANELLI, ”REGIONE ABRUZZO LE SCONGIURI”

5 Febbraio 2015 14:57

Regione -

TERAMO – “È necessario che la Regione sciolga finalmente questo nodo e scongiuri la chiusura dei punti nascita in Abruzzo che hanno raggiunto, e superato, nel 2014 i 500 parti annui come il ‘San Liberatore di Atri’”.

Così l’onorevole Giulio Sottanelli, deputato abruzzese di Scelta Civica e capogruppo in Commissione Finanze, in merito alla riorganizzazione dei punti di nascita negli ospedali abruzzesi.





La Regione dall'aprile 2014, quindi dai tempi della Giunta di centrodestra guidata da Gianni Chiodi, non ha presentato il piano commissariale di riorganizzazione.

Nel chiedere il salvataggio dei punti nascita con più di 500 nascite, Sottanelli invita il presidente della Regione e Commissario, Luciano D’Alfonso, a colmare la lacuna ,per “dare una spinta” affinché la Regione porti in tempi brevi a conoscenza sia il Tavolo di Monitoraggio che il Comitato, a cui la Regione è sottoposta per via del deficit sanitario, delle proprie determinazioni assunte.

“Sulla questione della riorganizzazione dei punti nascita in Abruzzo, e in particolare di quelli in provincia di Teramo, ho interessato il sottosegretario all’Economia, Enrico Zanetti, che ha la delega al Patto con la salute per la gestione della spesa sanitaria delle Regioni, e a tutt’oggi il ministero è in attesa che la Regione presenti il suo piano: il mio auspicio è che ciò accada nel più breve tempo possibile così che si possa dar seguito alla riorganizzazione e garantire in tal modo il mantenimento dei punti che hanno superato la soglia dei 500 parti annui nel 2014”.





Sottanelli ricorda infine che all’ospedale ‘San Liberatore’ di Atri (Teramo), c’è stata grande mobilitazione e la raccolta di migliaia di firme di cittadini.

 

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