L’AQUILA – Mazzata sul turismo montano aquilano. Da oggi l’hotel rifugio di Campo Imperatore è di nuovo chiuso, una serrata che mette in pericolo anche l’attività della storica funivia.
“Il funzionamento invernale della funivia presuppone che l’albergo sia utilizzabile non dico come struttura ricettiva ma almeno come rifugio – spiega infatti ad AbruzzoWeb il direttore degli impianti del Centro turistico del Gran Sasso, Marco Cordeschi – L’hotel deve stare aperto, se fosse chiuso avrebbe problemi l’esercizio corretto della funivia, che presuppone che a monte ci sia un ricovero”.
Negli ultimi due anni l’albergo è stato gestito dall’imprenditore aquilano Paolo Pecilli, che, però, ora sembra essersi arreso dopo le tante iniziative organizzate.
Una vera e propria emergenza che cade mentre la stagione sciistica si avvicina a larghi passi, anche se la tegola non rallenta i programmati piani di sviluppo della stazione.
Ieri sono stati infatti affidati i lavori di realizzazione del sistema di illuminazione notturna della funivia del Gran Sasso, attraverso i quali diventerà possibile effettuare il trasporto sospesi nel vuoto anche nelle ore serali e notturne.
Un’opera da 400 mila euro che costituisce variante suppletiva per la revisione e l’ammodernamento rispetto ai lavori già eseguiti da 3,5 milioni.
“I lavori vengono eseguiti come gli altri dalla Agudio Spa – prosegue Cordeschi – ora cominceranno gli scavi nella parte bassa del tracciato, ormai andiamo incontro all’inverno e non saranno possibili scavi nella parte alta”.
Secondo il direttore degli impianti, che da ingegnere sarà anche direttore dei lavori, “termineranno l’anno prossimo di sicuro. La cosa importante era iniziare”.
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