CHIRURGIA PLASTICA: ECCO COME RITOCCARE LE BRACCIA FLACCIDE ”AD ALI DI PIPISTRELLO”

di Paolo Vittorini*

27 Febbraio 2013 09:07

L'Aquila -

L’AQUILA – Anche la zona braccia può essere soggetta a inestetismi come depositi di grasso e ptosi delle strutture muscolo cutanee.

Nel primo caso, per ridefinire il profilo si ricorre a una liposcultura localizzata, mentre nel secondo al lifting o minilifting ascellare per ottenere il completo e migliore rassodamento.

I lifting e la brachioplastica sono interventi che servono a rimodellare le braccia riducendone la circonferenza, l’accumulo di tessuto adiposo e la pelle in eccesso attraverso l’associazione di liposcultura e resezione di pelle in eccesso.

L’intervento di lifting ascellare e delle braccia è finalizzato alla riduzione degli accumuli adiposi eccedenti e della flaccidità cutanea più o meno marcata che, a seconda del caso in questione, può interessare la regione ascellare e prossimale delle braccia o estendersi a interessare il braccio in tutta la sua superficie, determinando un effetto di braccia a bandiera o ad ali di pipistrello.

La brachioplastica è volta invece all’asportazione di cute e adipe in eccesso, in corrispondenza della regione interna delle braccia nelle forme di disrtrofia cutaneo-adiposa più estese, tramite intervento chirurgico.





Una condizione di ridondanza cutanea o di lassità con distrofia cutanea della faccia interna e antero-mediale delle braccia può essere trattata con brachioplastica.

Nei casi di lipodistrofia lieve e di flaccidità limitata all’ascella e della radice delle braccia può esser praticata una resezione di cute ascellare con conseguente lifting ascellare e miglioramento esclusivamente dell’inestetismo ascellare.

L’intervento porterà cicatrici estese nel cavo ascellare e nelle forme di distrofia marcata potranno estendersi longitudinalmente lungo la faccia mediale del braccio con lunghezza variabile a seconda del grado di flaccidità cutanea presente.

Questo intervento, nella sua forma più estesa, viene spesso richiesto da pazienti che hanno avuto un cospicuo calo di peso, che non praticano attività sportiva regolare o che sono più avanti con l’età.

La metodica chirurgica utilizzata è quella dell’associazione, se vi è indicazione chirurgica, nello stesso tempo operatorio della tecnica di lipoaspirazione, viene aspirato il grasso in eccesso per ridurre la circonferenza del braccio, alla tecnica di resezione dell’eccesso cutaneo ascellare tramite un’incisione nel solco ascellare che riduce la flaccidità del cavo ascellare e solo indirettamente della radice mediale del braccio.

Se vi è una flaccidità accentuata che interessa oltre l’ascella anche la regione mediale del braccio, si pratica un’incisione longitudinale nella parte interna del braccio stesso che può estendersi fino al gomito, praticando la resezione cutaneo adiposa necessaria a migliorare il difetto.





L’intervento di lifting ascellare e delle braccia necessita di un ricovero in day hospital per la correzione delle forme lievi di flaccidità ascellare e di un ricovero di uno/due giorni per il trattamento delle flaccidità e adiposità marcate delle braccia.

Per circa due settimane si dovrà indossare una guaina elastica lievemente compressiva e procedere con sedute di linfodrenaggio manuale per accellerare la risoluzione dell’edema postoperatorio di braccio, avambraccio e mano. La sutura viene generalmente rimossa tra la nona e la dodicesima giornata.

È possibile tornare alla propria attività lavorativa dopo circa due settimane nel caso in cui l’intervento sia più esteso e comprenda sia la fase di lipoaspirazione che di incisione longitudinale che potrà estendersi dal cavo ascellare sino al condilo mediale del gomito. Per l’attività sportiva sarà necessario attendere almeno tre mesi per permettere i normali processi di consolidazione della cicatrice e di stabilizzazione del risultato.

* specialista in chirurgia plastica e ricostruttiva, è responsabile del servizio di chirurgia plastica e direttore dell’Accademia d’Estetica presso la Casa di cura Villa Letizia dell’Aquila

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